Roma, disabile insultato per i lavori dell’ascensore: “Paraplegico del c****, spero ti si blocchi anche il pisello”
Il cartello anonimo appeso in portineria
Roma, disabile insultato per i lavori dell’ascensore
Simone si è ritrovato disabile all’improvviso, a 36 anni, per un incidente sul lavoro che inizialmente sembrava piuttosto banale. Al di là del dolore per quello che gli è accaduto, lui e la sua famiglia hanno dovuto subire anche un altro oltraggio: nel condominio dove abitano, nel quartiere di Centocelle a Roma, lo hanno insultato, ovviamente in forma anonima, per via dei lavori di installazione di un ascensore più funzionale e utilizzabile anche con la sedia a rotelle.
“Brutto paraplegico del c…o, guarda che estate di m…a ci stai facendo passare. Se quando è finito l’ascensore non lo usi tutti i giorni, ti auguro che oltre al pisello ti si blocchi anche il cervello. Buona giornata”. È questo il contenuto shock del foglio A4 scritto al pc che la famiglia di Simone ha trovato appeso nella portineria dello stabile. Un gesto inqualificabile che ha colpito profondamente la famiglia di Simone Rapisarda, ancora sofferente dopo il dramma che l’aveva già colpita.
Cosa è successo a Simone Rapisarda
La storia di Simone Rapisarda la racconta per primo Iacopo Melio su Fanpage: Simone lavorava come fornaio in un negozio che si trova a Centocelle, non lontano dalla casa dove vive con la moglie Karolina Collacchi, 32 anni, e due figli gemelli, un maschio e una femmina, di 12 anni. Il 26 ottobre scorso, Simone è tornato a casa con un forte dolore alla schiena dopo aver sollevato un peso eccessivo.
Sembrava un incidente di poco conto, ma al risveglio l’uomo aveva perso la sensibilità alle gambe. I medici hanno poi diagnosticato il peggio: un’ernia che aveva lesionato il midollo spinale. questo ha tolto a Simone la possibilità di camminare sulle proprie gambe.
Durante i ricoveri e la riabilitazione, la moglie Karolina si è posta un solo obiettivo: rimuovere tutte le barriere architettoniche in casa, in modo da consentire a Simone di spostarsi anche con la sedia a rotelle.
A una riunione di condominio è riuscita anche a ottenere l’ok per la sostituzione dell’ascensore dello stabile, con uno più grande.
I lavori, però, hanno infastidito qualcuno. Qualcuno che ha commesso poi l’agghiacciante gesto di attaccare l’ignobile cartello.
La risposta della moglie Karolina: “Se ti scopro, ti denuncio”
Karolina, dopo lo shock iniziale, ha risposto. E con la penna ha aggiunto il suo messaggio a quello dell’anonimo autore: “Grazie per le parole gentili, a mio marito non funzionano le gambe, a te invece non ha mai funzionato il cervello! Penso che l’ascensore sarà utile a tutti, ma se sei uno con le palle sarai l’unico a non usarlo, vero?”
“Se scopro chi sei – ha aggiunto – ti denuncio, dopo sono c…i veri per te! Questa situazione non è difficile solo per voi ai piani superiori ma anche per noi che dobbiamo usare un macchinario terrificante, ma che c…o ne sai tu della vita difficile, sei un grande imbecille”.