Roma, tre dipendenti Ama vittime di una spedizione punitiva: avevano denunciato i colleghi per furto di carburante
Aggrediti con calci e pugni per aver “fatto la spia”: tre dipendenti Ama, l’azienda municipalizzata che a Roma gestisce i rifiuti, sono stati picchiati brutalmente dopo aver segnalato che oltre 2mila loro colleghi hanno nel tempo rubato oltre 300mila litri di carburante dai mezzi utilizzati per pulire le strade. Le vittime hanno denunciato un sudamericano che “mentre teneva a bada due tecnici operativi territoriali ha strappato a morsi una lattina e l’ha usata per sfregiare al volto il terzo”.
Uno dei tre ha dovuto sottoporsi ad intervento chirurgico. L’aggressione sarebbe avvenuta nell’androne della sede Ama di via Sapri, a pochi passi da Porta Pia, attorno alle poco prima delle 5 del mattino dello scorso 28 gennaio. L’uomo denunciato avrebbe messo un braccio attorno al collo di uno dei tre denuncianti, come a volerlo strozzare. Poi gli ha fratturato un dito della mano destra e gli ha causato un trauma cranico, colpendolo. Il collega, intervenuto sentendo le urla, è intervenuto ma ha avuto la peggio, riscontrando una frattura scomposta al polso sinistro.
È stato operato e giudicato guaribile in 60 giorni. La terza vittima, arrivata proprio in quel momento sul posto di lavoro, è stato colpito con calci e pugni al volto e ha riportato una distorsione alla caviglia. Dopo l’aggressione, definita nella denuncia una “spedizione punitiva”, l’uomo è scappato.