Difende su TikTok l’autore di un femminicidio: psicologa radiata dall’Ordine
La psicologa Manuela Bargnesi, 43 anni, è stata radiata dall’Ordine degli psicologi per essersi espressa, in un video su TikTok, in difesa di Giovanni Padovani, il 28enne condannato in appello all’ergastolo per il femminicidio dell’ex fidanzata Alessandra Matteuzzi, 56 anni.
Bargnesi è stata radiata al termine di un procedimento disciplinare avviato dopo un esposto all’Ordine presentato da Stefania Matteuzzi, sorella della vittima.
La sera del del 23 agosto 2022, a Bologna, Padovani uccise l’ex fidanzata colpendola con martellate in testa, calci e pugni. Bargnesi, che aveva incontrato in carcere l’assassino, nel video in questione diceva di voler raccontare ai suoi follower “come sono andati realmente i fatti”, parlando di “una relazione tossica” tra i due e di “una storia inedita che sicuramente non sentirete sui giornali”.
Secondo la professionista, “Giovanni Padovani non aveva indole violenta” ed era “un soggetto fragile che non aveva le risorse per affrontare una relazione abusante”. “Non ha il profilo del killer, in lui non sono mai stati presenti tratti aggressivi prima della relazione con la Matteuzzi”, sosteneva la psicologa.
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Nel provvedimento disciplinare, l’Ordine degli psicologi delle Marche, a cui Bargnesi era iscritta, condanna “con il massimo rigore” l’utilizzo delle piattaforme social, rimarcando che “non può essere TikTok il luogo deputato per uno psicologo, dove riportare e discutere della propria attività professionale”.
“Il decoro e l’immagine stessa della professione – si legge nella decisione del Consiglio regionale – risultano così essere profondamente lesi”. La psicologa avrebbe infranto nove articoli del codice deontologico, dal segreto professionale al principio di responsabilità, facendo esternazioni su Matteuzzi senza averla mai incontrata in contesto clinico e senza mai citare testi o autori, né criteri.
Bargnesi avrebbe agito “senza il minimo rispetto per la dignità professionale, violando con il suo comportamento il decoro e rappresentando in maniera deplorevole la professione di psicologo”. Inoltre, secondo l’Ordine, non avrebbe colto la gravità delle questioni trattate e la loro estrema pericolosità: come l’eventualità, per esempio, che un maltrattante possa accusare la compagna di istigarlo nei suoi comportamenti violenti, proprio sulla base di quanto affermato nelle frasi dei video.
La psicologa ora può impugnare la sanzione disciplinare davanti al tribunale di Ancona.