Monterotondo, tutto quello che c’è da sapere su Deborah e gli anni delle violenze subite dal padre
Deborah Sciacquatori storia | Deborah Sciacquatori, la 19enne che ha colpito a morte il padre durante una lite in famiglia, ha vissuto anni di violenze. Lorenzo Sciacquatori, infatti, era un violento, faceva uso di sostante stupefacenti e picchiava la madre anche davanti a Deborah.
Antonia, la madre di Deborah, nel 2014 aveva trovato la forza di denunciare Lorenzo, che per questo era stato arrestato e condannato a sei mesi di reclusione per maltrattamenti e per resistenza a pubblico ufficiale.
> Leggi le notizie di cronaca di TPI
Anche la Procura dei minori, cui era stata inviata un’informativa sulla situazione familiare di Deborah, era a conoscenza dei fatti, ma non era intervenuta in alcun modo.
Lorenzo era un ex pugile con problemi di alcol e di violenza, che si allenava nel garage di casa con un pungiball su cui sfogava rabbia e violenza; ma evidentemente non gli bastava.
Deborah Sciacquatori storia |La ragazza che ha ucciso il padre violento a Monterotondo è tornata libera
Dopo i sei mesi a Rebibbia, Lorenzo ha finito di scontare la pena ai domiciliari, sempre nella casa di via Aldo Moro, a Monterotondo, con la compagna e la figlia. Antonia aveva acconsentito a riaccoglierlo convinta che i mesi trascorsi a Rebibbia avessero contribuito a disintossicarlo dalla droga.
Invece, dopo un periodo di relativa tranquillità, le violenze erano riprese. Fino al drammatico epilogo di domenica all’alba con la morte del 41enne.
L’uomo, seguito anche dal Sert e dal Dsm, era scostante e refrattario. “Qualche mese fa – dice il vicesindaco Antonino Lupi – abbiamo contattato una psichiatra che lo aveva assistito in passato”. Su Deborah nessuna segnalazione, “una studentessa modello e una ragazza ben inserita nel contesto sociale”.
Deborah Sciacquatori storia: cosa è accaduto la notte in cui ha ucciso il padre
Secondo la ricostruzione fatta dal procuratore Francesco Menditto alle 4,50 di domenica mattina Lorenzo Sciacquatori è rientrato nell’appartamento in via Aldo Moro, a Monterotondo, al solito ubriaco dopo la notte passata fuori.
Ha preso a calci e a pugni la porta per far alzare la compagna, sua coetanea. Sono iniziate le abituali aggressioni, le urla che tutti nel palazzo sentivano da sempre. “Mi devi andare a comprare da bere” grida la vittima alla donna. Antonia esce per accontentarlo, sperando di calmarlo. Quando torna la situazione non è migliorata, la figlia è chiusa in camera con la nonna al riparo da altre aggressioni.
Deborah Sciacquatori storia | “Papà perdonami, non doveva finire così. Ti voglio bene”: il drammatico racconto di Deborah
Quando il padre arriva anche lì, Deborah decide di intervenire. È a quel punto che le tre donne scappano di casa, la 19enne ancora in pigiama. Lui le insegue, raggiungendole dove si erano nascoste.
Le aggredisce provando prima a strattonare l’anziana madre perché rientrasse in casa, poi afferra di spalle la compagna, cingendole il braccio intorno al collo. Deborah cerca di portare via la madre, la colluttazione è violenta al punto che impugna il coltello del nonno che finisce nel collo del padre, appena sotto l’orecchio.
“Papà smettila, non fare niente” gli urla ancora ignara della ferita che inizia a perdere sangue. Quando la 19enne realizza ciò che è successo, prova a rimediare. “Non mi lasciare, io ti voglio bene” gli urla disperata prima di tamponargli la ferita con delle confezioni di verdura surgelata arraffata in tutta fretta in casa.
Il procuratore di Tivoli Francesco Menditto spiega: “Queste parole sono state confermate anche dai testimoni presenti al momento dei fatti” ed aggiunge “Deborah nel corso dell’interrogatorio ha pianto tantissimo”.
I Carabinieri hanno acquisito tutte le comunicazioni dei servizi sociali e sentito i nonni materni della 19enne. Anche loro hanno confermato i maltrattamenti subiti dalla figlia. Oggi alle 14,30 si svolgeranno i funerali di Lorenzo nella chiesa di S. Maria del Carmelo. Incerta la partecipazione di Deborah, finora protetta dai familiari.
Dove erano le istituzioni e i servizi sociali quando nel 2014 Sciacquatori venne denunciato? Allora Deborah era minorenne. La Procura della Repubblica accerterà se si è trattato di legittima difesa o eccesso di legittima difesa e valuterà le responsabilità di Deborah. (Leggi: Cosa cambia con la legge sulla legittima difesa).
A Deborah Sciacquatori e al suo avvocato Sarah Proietti è stato notificato il decreto di liberazione. Eccesso colposo di legittima difesa la contestazione formalizzata alla 19enne.
“Al momento la ragazza è indagata per eccesso colposo di legittima difesa, ma non è escluso che, nelle prossime 2 settimane, si possa chiedere al gip l’archiviazione perché la ragazza, allo stato degli atti a nostra conoscenza, ha agito per difendersi”. A dirlo sempre il Procuratore capo di Tivoli, Francesco Menditto.