De Luca: “Figliuolo è come un turista svedese. Si dimettano lui e Speranza”
De Luca: “Figliuolo è come un turista svedese. Si dimettano lui e Speranza”
Una “comunicazione demenziale” che può mettere a rischio la campagna vaccinale. È il commento del presidente della regione Campania Vincenzo De Luca sul nuovo cambiamento delle regole per la somministrazione del vaccino di AstraZeneca, dopo che ieri il commissario straordinario per l’emergenza Covid-19, il generale Francesco Paolo Figliuolo, ha riconosciuto gli errori comunicativi delle autorità sanitarie.
“Mi è capitato di ascoltare il generale con il medagliere il quale ci ha raccontato tranquillamente che su Astrazeneca hanno dato 10 comunicazioni diverse, come se lui fosse un turista svedese”, ha detto oggi De Luca a margine dell’inaugurazione del nuovo reparto di terapia intensiva del Policlinico Vanvitelli di Napoli.
“Qualcuno glielo dovrebbe ricordare che il commissario al Covid è lui e quindi, in questi casi, o si dimette il commissario o il ministro della Salute o preferibilmente si dimettono tutti e due e se ne vanno a casa, che sarebbe la cosa migliore”.
Il generale Figliuolo ieri ha affermato che “probabilmente si poteva comunicare meglio” la decisione di autorizzare la cosiddetta vaccinazione eterologa, ossia la somministrazione del richiamo con un vaccino diverso per le persone di età inferiore a 60 anni di età che hanno ricevuto il vaccino di AstraZeneca come prima dose. A Domenica In su Raiuno, il commissario ha anche dichiarato che “ci sono state oltre 10 indicazioni diverse nel tempo” sulla somministrazione del vaccino di AstraZeneca. “Ma questo è figlio di un virus che è mutevole, di un rapporto rischi-benefici che cambia nel tempo e di quello che fa la farmacovigilanza sia nel mondo, si in Europa, sia in Italia”.
Secondo De Luca invece “quella comunicazione demenziale ha determinato un rallentamento drammatico e una crisi di fiducia in milioni di cittadini”, esprimendo preoccupazione per una scarsa partecipazione alla campagna di vaccinazione. “Colgo ancora una volta l’occasione per sollecitare fortemente i cittadini di Napoli a partecipare alla campagna di vaccinazione”, ha detto De Luca, invitando in particolare i ragazzi ad andare “a vaccinarsi in massa, altrimenti avremo un mese di ottobre che sarà un inferno”.
Il presidente della regione Campania ha dichiarato che a mancare sono soprattutto “i cittadini nella fascia 50-59 anni e quello che non ha funzionato è una comunicazione nazionale demenziale”.
De Luca ha anche protestato contro le mancate consegne dei vaccini di Pfizer. “La regione Lazio, stessa popolazione della Campania, riceve 240mila vaccini in più rispetto a noi. Sono degli irresponsabili e sono fra i responsabili di questa mancata adesione alla campagna di vaccinazione”.
L’ex sindaco di Salerno ha anche usato parole forti per commentare il caso del rave illegale organizzato a Lodi negli scorsi giorni. “Gente che va a ballare, centinaia di ragazzi, come siamo felici, che bella libertà abbiamo conquistato: questi andranno a finire in terapia intensiva fra poco”.
De Luca non è nuovo a critiche dure al governo e al commissario Figliuolo per la gestione della campagna vaccinale. A inizio mese aveva dichiarato che il contributo dello Stato alla pandemia “è stato totalmente negativo”, sostenendo che il merito del commissariamento è nullo in quanto “fa come Amazon”. Ad aprile De Luca aveva criticato la scelta del generale di indossare l’uniforme, chiedendo che “chi ha funzioni civili si presenti con una immagine civile”.