Cutro, la rabbia dei parenti delle vittime: “Ci aspettavamo un omaggio di Meloni alle bare”
Cutro, la rabbia dei parenti delle vittime: “Ci aspettavamo un omaggio di Meloni alle bare”
Lo scorso 4 marzo, sulle spiagge di Steccato di Cutro è stato recuperato il corpo di un bambino. Oggi, a distanza di 13 giorni dal naufragio, il mare ha restituito un altro corpicino: un bimbo di 5 anni, reso irriconoscibile dall’acqua.
Ieri, la premier Giorgia Meloni ha finalmente raggiunto Cutro per il Consiglio dei ministri in cui è stato approvato il nuovo decreto migranti. Ma nonostante “il profondo dolore”, provato dalla premier dal giorno della tragedia, il tempo di andare a far visita alle salme nel palazzetto dello sport di Crotone non c’è stato. Una visita lampo, quella di Meloni: cdm, conferenza stampa e poi via, di corsa.
“L’invito di Giorgia Meloni ai familiari delle vittime del naufragio ad andare prossimamente a Palazzo Chigi non ha più senso ormai. Molte persone sono ripartite dall’Italia per tornare nei Paesi in cui vivono, la maggior parte in Germania, ma anche in Belgio e Austria. Ci saremmo aspettati una visita ieri, visto che tutto il Governo era a Cutro per il Consiglio dei ministri, invece ci hanno lasciati soli nel nostro dolore”, ha detto a Repubblica Alidad Shiri, 31 anni, giunto a Cutro per cercare il cugino di 17, tutt’ora disperso.
Dopo una settimana di attesa, ha deciso di ritornare nella città in cui vive. Alidad, insieme ai familiari delle vittime, ieri ha atteso invano l’arrivo di Giorgia Meloni al palazzetto di Crotone, dove sono state collocate oltre 50 bare. Nove delle salme, 73 quelle accertate, sono ancora senza nome. I superstiti, 82, ancora sotto shock, sono stati trasferiti dal fatiscente Cara di Crotone in un hotel; i minori, invece, in una comunità.
Proseguono intanto le indagini per il riconoscimento degli scafisti: 4 gli identificati, uno è stato riconosciuto tra le vittime, ma si pensa siano almeno 7 o 8 in tutto.