Il Cts: oltre una soglia di contagi, scuole tutte chiuse. In zona rossa verso la chiusura anche di elementari e medie
Il parere degli esperti: se l'incidenza supera i 250 casi ogni 100mila abitanti chiuse tutte le scuole. Misure modulabili a livello comunale o provinciale
Con la crescita dei contagi tra gli studenti e l’allarme legato alle varianti, il governo valuta la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado, e non solo delle superiori come accaduto finora, nelle Regioni rosse, nelle zone rosse locali (anche all’interno di Regioni gialle) o nelle zone in cui l’incidenza superi i 250 casi Covid ogni 100mila abitanti.
A fornire queste indicazioni è stato il Comitato tecnico scientifico (Cts), che ieri si è riunito in serata per rispondere ai quesiti dell’esecutivo. La decisione ufficiale è stata affidata a un verbale inviato alla presidenza del Consiglio insieme a uno studio dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss) che definisce il quadro dei contagi nelle scuole.
Scuole: il parere del Cts
Il Cts ha sempre sottolineato che la scuola non è esente dal rischio contagio, ma finora le scuole elementari e medie erano rimaste aperte anche in zona rossa (ad eccezione di ulteriori provvedimenti a livello locale). La nuova indicazione arriva in vista del nuovo Dpcm anti Covid atteso per l’inizio della settimana prossima.
Il compromesso trovato dagli scienziati, prevede che nelle zone rosse o ad alto rischio (Regioni o paesi) saranno chiuse le scuole di ogni ordine e grado. Gli studenti dovranno inoltre essere in Dad anche in zone comprese nelle Regioni arancioni o gialle dove l’incidenza dei casi sia superiore a 250 ogni 100mila abitanti.
Nelle Regioni arancioni, le scuole resteranno aperte, ma i presidenti delle Regioni potranno disporre chiusure anche su base provinciale, nei casi in cui se ne rilevi la necessità sulla base dei dati, con un maggior ricorso alla didattica a distanza. Infine, nelle Regioni gialle e bianche, le scuole resteranno aperte secondo le regole fissate dall’ultimo Dpcm.
Secondo il Cts, ci sarebbe “un impatto dei nuovi contagi nelle scuole, ma differenziato. Per questo sarebbe auspicabile una modulazione delle misure a seconda delle zone, variabile in base a Comuni o Province e non soltanto su base regionale”. Per questo, le misure dovranno essere calibrate a livello locale, comunale o provinciale e non solo su base regionale.
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