Roma, 27enne licenziato uccide a coltellate il datore di lavoro all’uscita della metro
È successo tutto sotto gli occhi spaventati dei passanti. Erano da poco passate le 22 di martedì 22 giugno quando in piazzale Appio a Roma, a due passi dalla basilica di San Giovanni in Laterano, un 27enne ha estratto dalla tasca un coltello e ha pugnalato più volte, fino a ucciderlo, l’uomo con cui stava parlando, un 41enne di nazionalità irachena.
L’assassino, datosi alla fuga, è stato acciuffato dalle forze dell’ordine 24 ore più tardi, appena sceso dal treno a Napoli, dove si era diretto proprio per cercare riparo. Il suo nome è Grigoryan Suren, richiedente asilo di nazionalità armena, incensurato.
La sua vittima si chiamava invece Khaled Bilal Ahmed, anche lui richiedente asilo e anche lui incensurato. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, il movente dell’omicidio sarebbe un licenziamento. Ahmed, contitolare con un socio di una stazione di autolavaggio, nei giorni scorsi aveva licenziato Suren dopo aver notato alcuni ammanchi di denaro in cassa.
L’armeno ha così dato appuntamento per un chiarimento all’ex datore di lavoro. I due si sono visti, appunto, nella serata di martedì 22 giugno in piazzale Appio, a pochi passi dall’uscita della metropolitana di San Giovanni, all’angolo con via Taranto.
Come riporta RomaToday, la dinamica dell’accaduto è stata ricostruita anche grazie alle telecamere di videosorveglianza della zona. Nelle immagini si vedono i due uomini discutere in modo apparentemente tranquillo quando, improvvisamente, il 27enne tira fuori il coltello e colpisce l’ex datore di lavoro più volte al collo e alla gola.