Funerali di Diabolik, ultrà della Lazio ucciso a Roma: la diretta live | L’addio dei tifosi a Fabrizio Piscitelli
Piscitelli è stato ucciso con un colpo di pistola alla nuca lo scorso 7 agosto, al Parco degli Acquedotti. Dopo un lungo tira e molla con la famiglia, oggi le esequie in forma privata. Roma è blindata
Funerali Diabolik diretta live: l’addio a Fabrizio Piscitelli, ultrà Lazio
Dopo un lungo tira e molla tra la questura e la famiglia, oggi – mercoledì 21 agosto 2019 – è il giorno dei funerali di Diabolik, al secolo Fabrizio Piscitelli, l’ultrà della Lazio ucciso con un colpo di pistola alla nuca al Parco degli Acquedotti, a Roma, lo scorso 7 agosto, da un killer travestito da runner: TPI seguirà in diretta la funzione.
Fin dopo la morte di Piscitelli, la famiglia ha spinto per garantire a Diabolik “un funerale degno”, opponendosi alla decisione della questura di vietare i funerali in forma pubblica per “motivi di ordine e sicurezza”. Una prima funzione, in forma privata, era stata organizzata per il 13 agosto. Ma i familiari hanno disertato la cerimonia, non concedendo l’autorizzazione per il trasporto della salma dal policlinico Tor Vergata al luogo del funerale.
Alla fine, l’ultimo omaggio a Piscitelli è stato organizzato per la giornata di oggi, a partire dalle ore 15 al Santuario del Divino Amore sull’Ardeatina. TPI segue l’evento LIVE.
Funerali Diabolik diretta live | La diretta della cerimonia
(articolo in aggiornamento)
- Ad attendere il feretro dell’ex capo degli Irriducibili c’era anche uno striscione con scritto “È uno che per come lo conosco io andrebbe solo e a piedi al funerale suo”
- Alle 15 è iniziata la funzione all’interno del Santuario del Divino Amore di Roma
- Esposta anche una grande bandiera nera, con la scritta rossa Diablo e il disegno degli occhi di Diabolik. I tifosi del gruppo Irriducibili indossano anche una maglietta decorata alla stessa maniera
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- Sono circa 500 i tifosi accorsi per dare l’ultimo saluto a Diabolik. Oltre agli applausi, qualcuno ha sollevato il braccio in un saluto romano
- Alle 15 inizia la messa all’interno della Chiesa, dove potranno entrare – lo ricordiamo – solo 100 persone invitate dalla famiglia dell’ultrà ucciso
- La bara dentro la quale riposa Piscitelli è stata personalizzata: nera, con la scritta “Irriducibili” e il volto di Diabolik, il celebre personaggio dei fumetti ideato da Angela e Luciana Giussani
- Poco dopo le 14 il feretro di Fabrizio Piscitelli è arrivato al santuario del Divino Amore. Una nutrita schiera di tifosi e ultras della Lazio hanno accolto la bara con applausi e cori
- Sono più di 300 i poliziotti e i carabinieri impiegati per garantire la sicurezza nella zona del Santuario del Divino Amore
(Aggiornate in continuazione per leggere gli ultimi aggiornamenti)
- Al funerale è prevista anche una nutrita rappresentanza degli Irriducibili, il gruppo ultrà della Curva Nord di cui Piscitelli è stato a lungo leader. Il gruppo ha fatto sapere di avere intenzione di tenere un comportamento “di educazione esemplare” proprio per non “cadere in squallide provocazioni, tese da sciacalli e occhi indiscreti”
- I maggiori controlli riguardano tre aree: il policlinico di Tor Vergata, da dove parte la salma; il cimitero di Prima Porta, dove il feretro arriva dopo il funerale; il Santuario del Divino Amore, dove si svolgerà la cerimonia funebre. È previsto un alto dispiegamento di forze, soprattutto nel piazzale antistante il Santuario, dove si concentrano tutti coloro che non possono partecipare al funerale vero e proprio, stampa compresa
- Alle esequie – in forma privata – possono partecipare solo 100 persone, selezionate dalla famiglia di Diabolik. Roma è blindata, visto che la questura prevede l’afflusso di un gran numero di tifosi della Lazio
- “Mio padre è stato ucciso da uomo libero – ha dichiarato la figlia di Diabolik, Ginevra, qualche giorno fa – ma per giorni non mi è stato permesso di vederlo, mi è stato negato di celebrare un funerale normale e non mi è stata data ancora una spiegazione. La questura continua a non saper dare una spiegazione del perché abbiano deciso di prendere un provvedimento così estremo, applicato solo in particolarissimi casi”