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Cristiano Lucarelli difende il figlio accusato di stupro: “Sempre più convinto della sua innocenza”

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Cristiano Lucarelli difende il figlio accusato di stupro: “Sempre più convinto della sua innocenza”

“Se prima ero convinto che mio figlio fosse innocente, dopo aver letto gli atti rafforzo ancora più l’idea”. Cristiano Lucarelli prende le difese del figlio, finito agli arresti domiciliari con l’accusa di aver violentato una studentessa americana lo scorso marzo.

“Eccomi pensavate che scappassi, che mi nascondessi, che non ci mettessi la faccia?”, esordisce il video pubblicato su Instagram dall’ex centravanti del Livorno, oggi allenatore. “Mi dispiace deludervi, ma la faccia ce l’ho sempre messa per tante cose, figuriamoci se non ce la metto per una cosa che ho creato io, per un ragazzo che ho educato e cresciuto io, al quale ho trasmesso sempre dei grani valori, dei valori di orgoglio, tolleranza, contrarietà a ogni forma di violenza, soprattutto verso le donne”, sottolinea. “Inviterei con i commenti a stare calmi, non c’è ancora una sentenza di primo grado e siamo alle indagini preliminari”, continua Lucarelli, affermando che “si è buttato sul campo del processo mediatico, che era quello che ci spaventava, perché l’argomento è sensibile e si rischia di dare giudizi affrettati”.

“Mattia e l’altro indagato sono stati intercettati, senza saperlo, in una telefonata dove parlavano di un’ingiustizia, di uno scherzo, che non credevano a quello che stavano leggendo. Secondo chi ha ascoltato questa conversazione”, afferma Lucarelli, “non si evinceva l’ammissione di colpevolezza”. “Ma se io non ho commesso il fatto, perché durante una telefonata dovrei sentirmi colpevole?”

L’ex calciatore ha poi concluso invitando a “una riflessione”: “anche io queste cose le ho sempre sentite in tv, quando ci sei dentro è tutto diverso”.

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