Covid, l’allarme di Crisanti: “Stiamo creando terreno per una variante resistente ai vaccini”
"L'Italia non contrasta il contagio per decisioni politiche che rifiuto di commentare. Come l'anno scorso del resto, sottovalutando i rischi per l'autunno", commenta il virologo. E aggiunge: "A settembre avremo un ritorno dei contagi più evidente"
“Non siamo sulla buona strada per l’uscita dalla pandemia, anzi continuando così stiamo creando il terreno per una nuova variante del tutto resistente ai vaccini“. Così il professore ordinario di Microbiologia a Padova Andrea Crisanti, che in un’intervista a La Stampa assicura che “la protezione con la doppia dose cala dal 94 al 64 per cento” come segnala uno studio israeliano secondo cui anche il vaccino Pfizer sarebbe meno efficace. “Conferma i dati inglesi e cioè che la variante Delta infetta i vaccinati e si trasmette più pericolosamente. Per i non vaccinati si fa dura, perché sono più esposti al virus. Per i vaccinati invece resta importante mantenere le misure di sicurezza, perché esiste la possibilità di reinfettarsi” e “per questo bisogna vaccinarsi tutti il più in fretta possibile, ma raramente può accadere di ammalarsi comunque”, spiega il virologo.
L’Italia, dice Crisanti, “Non contrasta il contagio per decisioni politiche che rifiuto di commentare. Come l’anno scorso del resto, sottovalutando i rischi per l’autunno. L’Italia era e rimane in una condizione di vulnerabilità“, “la curva cresce, ma viene frenata dal caldo e dai vaccini, anche se la popolazione è ancora troppo poco protetta. A settembre avremo un ritorno dei contagi più evidente“.