Andrea Crisanti contro Antonella Viola: “Sul vino ha detto una stupidaggine”
Il vino fa litigare due tra gli scienziati più conosciuti d’Italia. Andrea Crisanti, microbiologo dell’Università di Padova e oggi senatore del Pd, non concorda con la collega Antonella Viola, immunologa del medesimo ateneo, che in più occasioni ha sottolineato i danni alla salute derivanti dal consumo di alcol.
Durante il programma radiofonico Un Giorno da Pecora, è stato chiesto al professor Crisanti se è d’accordo con la tesi di Viola: “Assolutamente no”, ha risposto il senatore dem. “Non so come le sia uscita questa stupidaggine. Non ci sono evidenze scientifiche che dimostrino che il vino fa male, se non quando preso in dosi elevate”.
Secondo Antonella Viola, invece, il vino fa male sempre e comunque. L’immunologa ne parla anche nel suo libro uscito l’anno scorso “La via dell’equilibrio” (Feltrinelli), in cui scrive che “l’alcol del vino è cancerogeno” e che è “falso dire che due bicchieri non fanno male”.
La professoressa è tornata sull’argomento la scorsa settimana, ospite del Festival della Prevenzione della Lilt di Milano. Durante un dibattito Maurizio Vecchi, direttore della gastroenterologia del Policlinico di Milano, ha affermato che “una piccola dose (di vino, ndr) nella dieta mediterranea ci può stare”. “Invece no, è infiammatorio soprattutto per le donne”, ha ribattuto Viola. “Le bevande zuccherate e l’alcool indeboliscono la barriera intestinale e favoriscono l’infiammazione”.
Secondo l’immunologa, “nelle nostre giornate normali dovremmo bere acqua”. “Dobbiamo dire che secondo l’Organizzazione mondiale della Sanità non c’è una soglia di protezione dell’alcol. Non è possibile dire ‘Se io bevo due bicchieri al giorno, non mi succede niente’. Il rischio poi è individuale. L’unica cosa che possiamo dire è che nelle donne è un po’ più pericoloso che negli uomini”.
Crisanti ha anche lanciato una frecciatina contro la collega a proposito delle voci circa una sua possibile candidatura con il Pd alle elezioni europee: “Non sapevo le avessero proposta la candidatura dal Pd né tantomeno che lei l’avesse rifiutata”, ha detto il microbiologo a Un Giorno da Pecora. “Forse pensava di non essere eletta perché va presa una valanga di voti per esserlo, un problema non da poco”.
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