Crisanti: “L’autunno in Italia sarà come nei mattatoi tedeschi. Pericolo nuova ondata”
Il Covid-19 è molto meno virulento al momento, ma non mancano i focolai sparsi in tutta Italia. La situazione, in termini numerici, è di gran lunga diversa rispetto ai mesi scorsi. Eppure, mentre torniamo alla quotidianità quasi dimenticando cosa è accaduto, gli esperti lanciano l’allarme sul prossimo futuro. “Non possiamo aspettarci che SarsCov2 sparisca come la Sars, nel giro di un’estate, perché ci sono milioni di contagiati in tutti e cinque i continenti”. Lo dice al Fatto Quotidiano Andrea Crisanti, direttore della Microbiologia e virologia dell’Università di Padova, precisando che “è soltanto diventato meno probabile infettarsi in Italia in questo preciso momento, per l’effetto positivo del lockdown, delle mascherine e della distanza. E del caldo secco. Ma il nostro autunno sarà come i mattatoi tedeschi adesso, dove il virus anche ora sta facendo danni seri. Ci serva da lezione perché è quello che potrebbe succedere anche da noi in autunno e inverno”.
“Dovremo aggredire sul nascere ogni singolo cluster. I contagi importati da Paesi in cui l’epidemia è fuori controllo sono molto pericolosi”, spiega il virologo. “E se non vengono individuati subito, l’Italia rischia di perdere tutto il lavoro fatto con il lockdown. In questo momento la probabilità di infettarsi in Italia, specialmente in alcune regioni, è piuttosto bassa. Personalmente evito gli assembramenti ma vado al ristorante, ho smesso di portare la mascherina Ffp2 e sono passato a quella chirurgica. E un giorno spero di potermela levare del tutto”.
Quanto alla bassa carica virale del covid riscontrata nei tamponi risultati positivi, Crisanti spiega che “questi risultati sono ottenuti valutando la capacità del virus di infettare cellule in vitro, un sistema artificiale che non necessariamente riproduce fedelmente la capacità infettiva nell’uomo. Inoltre pazienti con basse cariche virali erano presenti anche durante la fase acuta dell’epidemia”.