Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 12:52
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Cronaca

La criminologa difende i ragazzi del “Centro stupri”: “Colpa del lockdown, vivono in una società difficile”

Immagine di copertina

“Spezzo una lancia a favore dei ragazzi: vivono in una società difficile”. La criminologa Angelica Giancola commenta così oggi su un quotidiano locale la storia dei ragazzi friulani che hanno indossato le t-shirt “Centro stupri” e prenotato il tavolo in discoteca con lo stesso nome. Comportamenti che tra tweet e foto postate sui social andavano avanti da un po’, di una gravità a cui non è esattamente facile trovare alibi. La criminologa in questione però, con notevoli acrobazie dialettiche, ne fornisce qualcuno, pur sottolineando la gravità del gesto.

“La mancanza di socializzazione, figlia dei mesi di isolamento, la voglia di recuperare il tempo perso, la ricerca di un posto al sole”, secondo la Giancola sarebbero uno dei moventi. E lo slogan “Centro stupri” secondo lei non rappresenta un’adesione a un pensiero o a un comportamento, ma “è una bassa provocazione che mira a far parlare di sé”. “Pensiamo solo al periodo che abbiamo passato, ai giorni di convivenza forzata tra le mura domestiche associati non di rado a problemi economici. Se uno era la parte forte, in questa condizione, diventa ancora più violento”.

Direi che non dovrebbe essere questo il caso dei ragazzi del Centro stupri, tutti di famiglie più che facoltose. E poi, sempre sui ragazzi e il loro gesto, la criminologa aggiunge: “I ragazzi vivono in una società difficile e sono in grandissima difficoltà. Tante volte interrogandoli mi sono sentita dire “volevo solo essere ascoltato””. Insomma, un po’ colpa del lockdown, un po’ della ricerca di visibilità, un po’ del desiderio di essere ascoltati. Vostro onore, l’imputato è assolto.

Leggi anche: 1. Tavolo in discoteca e t-shirt “Centro stupri”: il vergognoso slogan di un gruppo di ragazzi (di Selvaggia Lucarelli) / 2. I ragazzi dello slogan “centro stupri” e quei cognomi che pesano: indaga anche la Digos (di Selvaggia Lucarelli)
Ti potrebbe interessare
Cronaca / Come sta Martina Voce, la 21enne italiana colpita con 30 coltellate dal suo ex a Oslo
Cronaca / Roma, chi suonerà al Concerto di Capodanno? Sfuma Daniele Silvestri, si pensa alla soluzione “vintage”
Cronaca / “Ha ucciso un anziano e ha provato a ucciderne altri 4”: arrestata falsa operatrice sanitaria
Ti potrebbe interessare
Cronaca / Come sta Martina Voce, la 21enne italiana colpita con 30 coltellate dal suo ex a Oslo
Cronaca / Roma, chi suonerà al Concerto di Capodanno? Sfuma Daniele Silvestri, si pensa alla soluzione “vintage”
Cronaca / “Ha ucciso un anziano e ha provato a ucciderne altri 4”: arrestata falsa operatrice sanitaria
Cronaca / Alessandro Basciano: "In carcere ero in cella con un pedofilo e un femminicida"
Cronaca / Brescia, dipendente comunale ai domiciliari: ha sottratto 355mila euro dalle casse pubbliche
Cronaca / John Elkann: “Nostra madre ci picchiava. Lapo subiva più di tutti”
Cronaca / Il collega cha ha investito e ucciso il portuale di Genova: “Colpo di sonno per iperlavoro, il giorno prima avevo fumato una canna”
Cronaca / Inaugurato il nuovo ufficio postale mobile in Piazza San Pietro
Cronaca / Firenze, famiglia trovata morta in casa: ipotesi intossicazione da monossido di carbonio
Ambiente / È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale. Da oggi potete acquistare la copia digitale