C’è l’emergenza Covid, ma all’Umberto I di Roma i pazienti sono stipati in sala d’attesa. Motivo? Il set di Mission Impossible con Tom Cruise
Pazienti Covid stipati in sala d’attesa perché metà dell’ospedale è stato affittato per le riprese della saga Mission Impossible con Tom Cruise. Succede al Policlinico Umberto I di Roma dove da giorni i malati di Coronavirus sono costretti a “dormire in letti di fortuna e ad andare nel bagno pubblico”, come racconta a TPI C., una ragazza ricoverata. Come si vede nella foto, le persone sono tutte ravvicinate in una sala comune e qualcuno dorme su poltrone con le rotelle.
“Uno dei pazienti è stato 3 giorni in questa sala – ci spiega C. – prima di passare finalmente al reparto con l’ossigeno. Da domenica non l’ha guardato nessuno e aveva la febbre a 39 e mezzo e difficoltà respiratorie”. La situazione è davvero surreale all’interno dell’ospedale, perché mentre a pochi metri di distanza è stato ricreato l’intero set del film, nella sala d’attesa i letti non bastano: “La persona che adesso hanno intubato è stata costretta ad andare al bagno pubblico tenendo la porta con una mano e con l’altra la poltrona, perché non ci sono per tutti”, dice C.
Mission Impossible e problemi nell’ospedale
Le riprese del film Mission Impossible, ultimo episodio della celebre saga cinematografica erano da programma lo scorso marzo, ma sono state necessariamente rimandate ad ottobre a causa dell’emergenza Coronavirus, che ne ha impedito la realizzazione. Da quanto si apprende la produzione americana ha previsto severe misure anti Covid-19, per permettere agli attori e allo staff di lavorare in sicurezza nonostante l’epidemia e i contagi in crescita in città. L’uscita del film nelle sale cinematografiche al momento è prevista a novembre 2022.
Nonostante le severe misure di sicurezza, il set del nuovo film sta creando però diversi problemi all’Umberto I, il luogo dove si stanno girando numerose scene del film. Il problema è che all’interno della struttura – come riporta anche Repubblica – ci sono 140 malati di Covid-19 “poco distanziati” dalla numerosa troupe hollywoodiana.
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