Covid, le ultime notizie di oggi. Brusaferro (Iss) chiede prudenza: “Rt verso stabilizzazione”. Green pass, Lamorgese: “Al via intensificazione controlli”
COVID, LE ULTIME NOTIZIE DI OGGI DALL’ITALIA E DAL MONDO
COVID ULTIME NOTIZIE OGGI – Mentre il governo ragiona se estendere l’obbligatorietà del Green Pass anche ai mezzi di trasporto, prosegue la somministrazione dei vaccini anti-Coronavirus nel nostro Paese [qui i dati in tempo reale sull’andamento della campagna vaccinale in Italia]. Di seguito tutte le ultime notizie sul Covid-19 di oggi, venerdì 30 luglio 2021.
Ore 18,30 – Brusaferro: “Vaccinati? Pochi rischi ma possono contagiare” – “La vaccinazione con ciclo completo riduce dell’88% il rischio di infezione e di oltre il 95% l’ospedalizzazione. Significa che chi è vaccinato ha un 10-15% di rischio di infettarsi ma in modo molto meno grave, certo non tale da dover ricorrere a cure ospedaliere”. Lo ha dichiarato Silvio Brusaferro, presidente dell’Istituto superiore di sanità e portavoce del Cts. “Naturalmente, il vaccinato che contrae il virus può trasmetterlo a chi gli sta intorno. Da qui l’invito anche ai vaccinati a usare in determinati contesti quelle precauzioni che ben conosciamo, a partire da mascherine e distanziamento”.
Ore 17,20 – Il bollettino di oggi – In Italia oggi, venerdì 30 luglio 2021, si sono registrati 6.619 nuovi casi di Covid-19 e 18 persone morte con il virus. Ieri erano stati segnalati 6.171 contagi e 19 morti. I dati sui contagi si basano su 247.486 tamponi effettuati nelle ultime 24 ore. Ieri erano stati 224.790. Il tasso di positività è stabile al 2,7 per cento. È quanto emerge dal consueto bollettino quotidiano sulla diffusione del Covid-19 in Italia, rilasciato dal Ministero della Salute e dall’Istituto Superiore della Sanità sulla base delle cifre fornite dalle Regioni. Le persone attualmente positive al Covid sono 82.962, mentre si contano 201 ricoveri (+7) per Covid in terapia intensiva (con 20 nuovi ingressi nelle ultime 24 ore). I ricoveri ordinari, invece, sono in totale 1.812 (+82). Dall’inizio della pandemia si contano 4.343.519 contagi nel nostro Paese. Il bilancio complessivo delle vittime ammonta a 128.047, mentre i guariti fin qui sono 4.132.510 (+2.117 nelle ultime 24 ore). Il bollettino.
Ore 16,00 – Brusaferro (Iss) chiede prudenza: “Virus circola tra 10 e 29 anni, Rt verso stabilizzazione” – L’Indice Rt proiettato per la prossima settimana mostra una stabilizzazione, mentre il nuovo Coronavirus circola “soprattutto nelle fasce più giovani tra 10 e 29 anni”. La rassicurazione arriva direttamente dal presidente dell’Istituto superiore di Sanità, Silvio Brusaferro, nel corso della conferenza stampa sull’analisi dei dati del Monitoraggio Regionale della Cabina di Regia. “L’infezione sta crescendo in molti Paesi europei e anche nel contesto italiano. Sono 3.845 i comuni in cui si rileva almeno un caso, quasi 900 in più rispetto alla scorsa settimana”, ha notato l’esperto. “La circolazione del virus è soprattutto nelle fasce più giovani tra 10 e 29 anni”. Secondo Brusaferro, siamo ancora sotto la soglia di rischio ma dobbiamo fare attenzione. “L’occupazione dei posti letto ospedalieri segna una crescita ma contenuta, mentre l’incidenza in molte aree è sopra i 50 casi per 100mila abitanti, critica per il tracciamento”, ha detto il presidente dell’Iss. “Inoltre l’Rt proiettato per la prossima settimana mostra una stabilizzazione: è un dato da confermare ma siamo comunque sopra la soglia epidemica, e cresce l’indice Rt ospedaliero: siamo in una fase in cui dobbiamo muoverci con grande prudenza”.
Ore 14,30 – Zaia: “Su terza dose decida la scienza, non la politica” – “Dobbiamo avere delle indicazioni scientifiche: il mondo scientifico allora si chiuda in una stanza, decida e ci dica che cosa dobbiamo farla, basta che poi non venga fuori che la politica decide se farla o no”: lo ha dichiarato il governatore del Veneto, Luca Zaia, nel corso della consueta conferenza stampa sulla situazione epidemiologica nella Regione. “Il mondo scientifico deve dirci quanto durano anticorpi, se il guarito deve rifarsi davvero il vaccino o no, ci dicano in maniera univoca se serve o no”.
Ore 14,00 – Green pass, Sileri: “Può essere modulabile” – “È possibile per il Green pass una modulazione nella sua applicazione”. Lo dichiara il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri. “Tutto dipenderà dall’andamento che sta andando bene e dalla circolazione del virus. Il Green pass deve essere visto come qualcosa di modulabile a seconda della circolazione del virus”.
Ore 13.30 – Green pass, Lamorgese: “Al via intensificazione controlli” – “I controlli ci sono sempre stati ma ora verranno implementati”. L’annuncio alla stampa arriva dalla ministra dell’Interno Luciana Lamorgese al termine di un vertice organizzato oggi in Prefettura a Venezia in materia di Green pass. “Stamattina alle 9.30 abbiamo organizzato un incontro a livello di gabinetti dei ministeri di Interno, Salute e Difesa proprio per cercare di capire come organizzare controlli più precisi del Green pass, soprattutto negli aeroporti. Ci saranno e verranno rafforzati tenendo conto delle casistiche differenti legati ai Paesi di provenienza”. “Le regole vanno rispettate”, ha detto Lamorgese rispondendo a una domanda sulle manifestazioni non autorizzate dei no-vax previste in questi giorni. “Il governo non può che essere per le regole e per le manifestazioni autorizzate, anche per gestire piazze che possono creare problemi di ordine pubblico. Ovvio che, diversamente, i manifestanti vengono identificati e denunciati, anche per il rispetto delle regole sanitarie”.
Ore 11.30 – Sicilia, Sardegna e Lazio rischiano di entrare in Zona gialla entro fine agosto – Sicilia, Sardegna e Lazio, rischiano di tornare in fascia gialla entro fine agosto. È quanto emerge dai dati contenuti nella bozza di monitoraggio settimanale del ministero della Salute e dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss), oggi al vaglio della Cabina di regia, dove vengono presentati i parametri su cui il Governo valuta il possibile cambio di fascia di rischio delle Regioni e le relative restrizioni. Il report non si limita a sottolineare l’aumento dell’indice Rt nazionale e dell’incidenza settimanale dei contagi ogni 100mila abitanti in tutta Italia, ma evidenzia anche la crescita dei ricoveri Covid nei reparti di terapie intensiva e di area medica. Al momento, a livello nazionale, resta ancora lontana la soglia critica di occupazione dei posti letto nelle terapie intensive (al 2,2% rispetto a una soglia del 10%) e nei reparti d’emergenza (al 2,9% rispetto a una soglia del 15%), ma i valori salgono soprattutto soprattutto nel Lazio e nelle isole maggiori. A rischio in particolare la Sicilia, dove il tasso di occupazione dei posti letto in terapia intensiva è salito al 4,7%, la Sardegna (al 4,2%) e il Lazio (al 3,7%). Se il trend dovesse continuare, le tre Regioni rischiano di tornare in zona gialla entro la fine del prossimo mese.
Ore 9.45 – Bozza monitoraggio Iss: crescono ricoveri, lontana soglia critica posti letto – Nessuna Regione e Provincia autonoma in Italia supera la soglia critica di occupazione dei posti letto in terapia intensiva o in area medica, nonostante crescano i ricoveri, l’indice Rt (salito a 1,57 rispetto all’1,26 della settimana scorsa) e l’incidenza dei nuovi casi (arrivata da 41 a 58 ogni 100 mila abitanti). È quanto emerge dai dati contenuti nella bozza di monitoraggio settimanale del ministero della Salute e dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss) sull’andamento dei casi di Covid, oggi all’esame della Cabina di regia del Governo, come ogni venerdì. È su questi parametri che il Governo valuta il possibile cambio di fascia di rischio delle regioni e le relative restrizioni. Il tasso di occupazione dei posti letto in terapia intensiva è stabile al 2%, con un lieve aumento nel numero di ricoverati che passa dai 165 del 20 luglio ai 189 del 27 luglio. Il tasso di occupazione nelle aree mediche a livello nazionale aumenta invece al 3% rispetto al 2% della scorsa settimana. Il numero di ricoverati in questi reparti è in aumento da 1.194 a 1.611.
Ore 9.30 – Israele riconosce Pass sanitario nella striscia di Gaza – Il ministero della Salute israeliano riconoscerà i certificati vaccinali contro la Covid-19 emessi dall’Autorità nazionale palestinese e consentirà il trasporto dei pazienti positivi dalla Striscia di Gaza alla Cisgiordania. L’annuncio arriva dopo gli accordi preliminari raggiunti ieri sera tra i ministeri di Tel Aviv e Ramallah, come reso noto dal ministro della Sanità palestinese Mai Al-Kaila, che in una dichiarazione all’agenzia di stampa Wafa ha spiegato come il proprio governo “riconosca tutti i vaccini contro il Coronavirus”. Secondo Al-Kaila, sarà consentito “il trasferimento dei pazienti in ambulanza dalla Striscia di Gaza agli ospedali della Cisgiordania attraverso il valico di Beit Hanoun”.
Ore 9.00 – Rt Italia sale a 1,57 – L’indice Rt in Italia è salito a 1,57 rispetto all’1,26 della settimana scorsa, mentre cresce ancora l’incidenza dei casi di Covid a livello nazionale attestandosi a 58 casi ogni 100 mila abitanti rispetto ai 41 di una settimana fa. È quanto emerge dai dati contenuti nella bozza di monitoraggio settimanale elaborata dall’Istituto superiore di Sanità e dal Ministero della Salute sull’andamento dei contagi da Coronavirus in Italia, oggi all’esame della cabina di regia e che saranno presentati in giornata.
Ore 8.45 – Vaccini, Crisanti: copertura più efficace da Pfizer e Moderna, su terza dose vedremo – Il microbiologo Andrea Crisanti ha tenuto oggi a precisare che “nessun vaccino” anti-Covid “copre al 100%, ma i più efficaci sono quelli a mRna, tipo Pfizer e Moderna”. “I dati di Israele, se confermati, dicono che contro la variante Delta anche nel migliore dei casi abbiamo una protezione al 70%”, ha dichiarato stamattina Crisanti intervenendo ad Agorà Estate su Rai 3. Sul vaccino russo Sputnik, l’esperto ha sottolineato: “Le autorità scientifiche russe dicono che copre al 90% ma i dati in Europa sono ancora frammentari”. Il ricercatore dell’Università di Padova è poi intervenuto anche sull’ipotesi di una terza dose di vaccino anti-Covid: “È giusto che sia iniziato il dibattito”. “Israele ha iniziato con la terza dose e noi tra 1 mese e mezzo avremo abbastanza dati per capirne l’impatto”, ha detto Crisanti, sottolineando che “siamo su un terno sconosciuto” e che “non possiamo inventarci nulla”. “I dati – ha spiegato il microbiologo – sono la cosa più importante per tracciare la strada altrimenti si improvvisa, e io non penso che in sanità pubblica si possa improvvisare”.
Ore 8.30 – Australia schiera l’esercito a Sydney per far rispettare il lockdown – Il governo dell’Australia ha deciso di schierare centinaia di soldati a Sydney per far rispettare il lockdown: i 300 militari dell’Australian Defence Force sosterranno un addestramento nel fine settimana e poi da lunedì 2 agosto cominceranno a pattugliare le strade, seppur disarmati, insieme alla polizia. Secondo l’emittente australiana Abc News, il ministro della polizia dello stato federato del Nuovo Galles del Sud, David Elliott, ha spiegato che il dispiegamento si è reso necessario perché un piccolo numero di persone ritiene che “le regole non si applichino a loro”.
Ore 8.00 – Israele: al via somministrazione terza dose di vaccino agli over 60 – A partire da domenica 1 agosto, in Israele prenderà il via la campagna di somministrazione della terza dose di vaccino anti-Covid ai soggetti ultrasessantenni. Il premier Naftali Bennett ha annunciato la svolta con un annuncio in tv: lo Stato ebraico, che ha puntato soprattutto sul vaccino Pfizer, diventa così il primo Paese al mondo a varare la terza dose nel ciclo di vaccinazione anti-Covid per far fronte alla diffusione della variante Delta, che ha riportato i contagi oltre quota 2mila al giorno. “Chiamate i vostri genitori e i vostri nonni, assicuratevi che ricevano la terza dose”, ha detto premier. “La realtà dimostra che i vaccini sono sani e dimostra che proteggono dalla forma grave della malattia e dalla morte. In questo caso vale ciò che accade per il vaccino contro l’influenza, che va rifatto di volta in volta”.
Ore 7.30 – Tokyo 2020, 27 nuovi contagi legati ai Giochi – Gli organizzatori delle Olimpiadi hanno registrato 27 nuovi casi di Covid-19 riconducibili ai Giochi in corso a Tokyo. Secondo l’ultimo rapporto pubblicato oggi dal Comitato organizzatore, si tratta di un nuovo record di contagi giornalieri legati all’edizione 2020 delle Olimpiadi da quando gli organizzatori hanno iniziato a segnalare le infezioni il 1 luglio. Tra le persone colpite, si legge nel rapporto, figurano tre atleti non identificati e tre persone che risiedono nel villaggio olimpico. Gli ultimi numeri portano a 225 il totale dei test positivi riconducibili alle Olimpiadi. La capitale del Giappone è in stato di emergenza per tutta la durata dei Giochi e la competizione olimpica si svolge a porte chiuse in quasi tutte le sedi.
Ore 7.00 – Usa, variante Delta più pericolosa – La variante Delta del nuovo Coronavirus causa un’infezione più grave dei ceppi scoperti in precedenza e si diffonde facilmente come la varicella. È quanto emerge da un documento ottenuto dal Washington Post ed elaborato dai Centers for Disease Control and Prevention (Cdc), la massima autorità sanitaria federale statunitense, secondo cui i dati mostrano come le persone completamente vaccinate possono trasmetterla così come i non vaccinati. Nella presentazione, redatta dai Cdc sotto forma di slide, si lancia così un appello al governo di Washington: bisogna cambiare messaggio e riconoscere che “la guerra è cambiata”. Nel documento si fa riferimento a una combinazione di dati ottenuti di recente, ancora non pubblicati, che mostrano come gli individui vaccinati contagiati dalla variante Delta presentino una carica virale misurabile simile ai non vaccinati infettati dal nuovo ceppo.
Giappone: oltre 10mila contagi giornalieri, 3.865 solo a Tokyo – I nuovi casi di Covid-19 segnalati nelle ultime 24 ore in Giappone hanno superato per la prima volta quota 10mila. A rivelarlo è l’agenzia di stampa Reuters, che cita quanto riferito oggi dalla Nippon Television. Un nuovo record di 3.865 nuovi contagi sono stati segnalati oggi soltanto nella capitale Tokyo.
Pregliasco, “Quarta ondata? Siamo nella fase crescente” – “Di fatto siamo nella fase crescente dell’epidemia”. A lanciare l’allarme è il virologo Fabrizio Pregliasco, docente dell’Università Statale di Milano e direttore sanitario dell’IRCCS Galeazzi del capoluogo lombardo “Avendo riaperto più tardi siamo un po’ indietro rispetto alla Gran Bretagna e ad altri Paesi europei, ma lo scenario che vedremo sarà il medesimo”, ha detto stamattina Pregliasco ai microfoni di Cusano Italia Tv.
Google e Facebook: obbligo di vaccino nei luoghi di lavoro – I colossi digitali Google e Facebook hanno annunciato ai dipendenti che torneranno a lavorare in presenza che per accedere agli uffici, dovranno essere vaccinati contro la Covid-19. I picchi delle infezioni dovuti alla variante Delta del Coronavirus hanno aumentato le preoccupazioni negli Stati Uniti, dove 611mila persone sono morte a causa della pandemia. Stando a quanto annunciato dall’amministratore delegato Sundar Pichai, Google ha vietato l’accesso nei propri campus ai dipendenti non vaccinati ed estenderà lo smartworking da casa fino al 18 ottobre.