Covid, ultime notizie. Vaccini, rapporto Iss: in Rsa calano morti e contagi. La Germania prolunga il lockdown fino al 18 aprile
Covid, le ultime notizie di oggi (22 marzo 2021) in Italia e nel mondo
COVID ULTIME NOTIZIE OGGI – In Italia sono più di 7,8 milioni le persone che hanno ricevuto almeno una dose di vaccino [qui i dati in tempo reale] e due milioni quelli che hanno ricevuto anche la seconda dose. Di seguito tutte le ultime notizie di oggi, lunedì 22 marzo, sul Covid-19 in Italia e nel mondo, aggiornate in tempo reale.
COVID, ULTIME NOTIZIE: LA DIRETTA
Ore 22.40 – Vaccini, rapporto Iss: in Rsa calano morti e contagi – Uno studio dell’Istituto superiore di sanità sugli effetti del vaccino nelle Rsa mostra una riduzione dei casi e dei decessi. Nelle strutture per anziani, l’incidenza ha raggiunto nell’ultima settimana di febbraio e nelle prime due di marzo valori sovrapponibili o inferiori a quelli di ottobre (0,6 per cento), in controtendenza rispetto all’andamento dell’epidemia, mentre i decessi sono passati dal picco nella settimana 9-15 novembre, con circa l’1.3 per cento dei residenti, allo 0,6 per cento.
Ore 21.25 – Spagna alza a 65 anni limite somministrazione AstraZeneca – La Spagna ha innalzato il limite di età massimo per le persone a ricevere il vaccino AstraZeneca, che ha affrontato battute d’arresto in Europa a causa di problemi di sicurezza, da 55 a 65 anni. “Il limite di età fissato a 55 anni è abolito e il limite è esteso a 65 anni “, ha detto il ministro della Salute Carolina Darias in una conferenza stampa a seguito di un incontro con i dipartimenti sanitari regionali.
Ore 20.10 – Draghi sente Sanchez al telefono – Il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha avuto oggi pomeriggio una conversazione telefonica con il Presidente del Governo di Spagna, Pedro Sanchez. Al centro dei colloqui vi sono stati gli ultimi sviluppi in preparazione del Consiglio Europeo di giovedì e venerdì in cui vi sarà al centro della discussione anche il tema dei vaccini.
Ore 19.30 – Vaccino, Figliuolo a Draghi: “Entro domani 1 milione di dosi Pfizer a regioni – Entro le prossime 24 ore circa un milione di dosi di vaccino Pfizer saranno distribuite alle regioni. Lo ha assicurato il commissario Figliuolo nella riunione odierna con il Presidente del Consiglio Mario Draghi. Qui la notizia completa.
Ore 19.00 – Regno Unito, Johnson: “Terza ondata in arrivo, non illudiamoci” – La terza ondata della pandemia sta per arrivare in Gran Bretagna dall’Europa e farà sentire i suoi effetti in termini di aumento dei nuovi casi. Lo ha dichiarato alla Bbc il primo ministro britannico. Boris Johnson. “Sul continente al momento si può vedere, purtroppo, una terza ondata in corso”, ha affermato Johnson, “e le persone di questo Paese non dovrebbero illudersi, le esperienze precedenti ci hanno insegnato che quando un’ondata colpisce i nostri amici, poi – temo – sbarcherà anche sulle nostre coste”. “Prevedo che avvertiremo questi effetti a tempo debito”, ha aggiunto Johnson, “questo è il motivo per cui stiamo portando avanti il nostro programma di vaccinazioni il più veloce possibile”
Ore 18.45 – Regno Unito, solo 17 morti in 24 ore, minimo da 6 mesi – Nelle ultime 24 ore nel Regno Unito sono stati registrati 5.342 nuovi casi di Covid-19 e appena 17 decessi, il minimo da 6 mesi. Sono gli ultimi dati diffusi dal ministero della Salute. Negli ultimi 7 giorni i decessi sono scesi del 42% rispetto alla settimana precedente mentre i contagi hanno segnato una flessione del 4,7%. In Gran Bretagna 28 milioni di persone, ben oltre la metà della popolazione, hanno ricevuto la prima dose del vaccino contro il Covid-19 e 2,3 milioni di persone hanno ricevuto anche la seconda. Nelle ultime 24 ore nel Regno Unito sono state somministrate 367 mila dosi del siero, dopo il record di 752.308 inoculazioni segnato domenica.
Ore 18.35 – Mattarella ha firmato il dl Sostegni – Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha firmato il decreto legge Sostegni, varato venerdì dal Consiglio dei ministri.
Ore 18.30 – Oms ribadisce, AstraZeneca è sicuro ed efficace – “Oggi, AstraZeneca ha annunciato i risultati positivi di una sperimentazione del suo vaccino su oltre 32mila persone negli Stati Uniti e in Cile. Il vaccino è stato efficace al 79 per cento nel prevenire il Covid-19 sintomatico ed efficace al 100 per cento nel prevenire il ricovero in ospedale e la morte. Non è stato segnalato nessun problema di sicurezza”. Lo ha detto il direttore generale dell’Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus, sottolineando quanto stabilito venerdì dal team di esperti dell’Agenzia dell’Onu che “questi dati sono un’ulteriore prova che il vaccino Oxford-AstraZeneca è sicuro ed efficace”.
Ore 18.20 – Oms, disuguaglianze tra Paesi sempre più grottesche – Le disuguaglianze tra il numero di vaccini somministrato nei Paesi ricchi e quello somministrato nei Paesi poveri “sta crescendo e diventando ogni giorno più grottesca”. Lo ha dichiarato in conferenza stampa il direttore generale dell’Organizzazione Mondiale per la Sanità (Oms), Tedros Adhanom Ghebreyesus. “A gennaio avevo detto che il mondo era sull’orlo di una catastrofica disfatta morale in assenza di misure urgenti per assicurare un’equa distribuzione dei vaccini”, ha sottolineato Ghebreyesus, “abbiamo gli strumenti per evitare questa disfatta ma è sconvolgente quanto poco sia stato fatto per evitarla”. “L’iniqua distribuzione dei vaccini per il Covid-19 non è solo un oltraggio dal punto di vista morale ma è anche controproducente dal punto di vista economico ed epidemiologico”, ha avvertito il direttore generale dell’Oms.
Ore 17.55 – La Germania prolunga il lockdown fino al 18 aprile – La Germania proroga il lockdown anti-Covid fino al 18 aprile. Lo ha stabilito il vertice tra Angela Merkel e i governatori dei Laender. Lo apprende lo Spiegel da partecipanti alla riunione, che è ancora in corso. I Laender aggiorneranno i relativi regolamenti entro il 29 marzo. La decisione rappresenta un dietrofront rispetto al precedente vertice del 3 marzo, quando era stato varato un piano di progressive riaperture. Ma a causa del nuovo rialzo dei contagi, ulteriori allentamenti non sono più all’ordine del giorno. In pratica, il governo mette in atto il “freno d’emergenza”, che prevede l’automatico ritorno alle chiusure in quei territori nei quali viene superata l’incidenza dei 100 contagi su 100 mila abitanti nei sette giorni.
Ore 17.50 – Il bollettino di oggi: 13.846 casi e 386 morti – Sono 13.846 i nuovi casi di Covid in Italia nelle ultime 24 ore, contro i 20.159 di ieri, ma con molti tamponi in meno, oltre centomila (169.196 i test oggi), come sempre succede dopo il weekend. Il tasso di positività infatti sale di un punto secco, e arriva all’8,2%. Qui il bollettino completo.
Ore 17.00 – Blitz di Morra al centro vaccini di Cosenza: “Incapaci”. Salvini e Meloni: “Si deve dimettere” – Il “blitz” del senatore Nicola Morra, presidente della Commissione parlamentare antimafia, nell’Azienda sanitaria provinciale di Cosenza di Cosenza lo scorso 20 marzo ha provocato una polemica e ha spinto i leader del centrodestra Matteo Salvini e Giorgia Meloni a chiedere le dimissioni dell’ex esponente M5S. Qui la notizia completa.
Ore 16.00 – Scuola, Bonetti: “Dopo Pasqua considerare riapertura anche in zona rossa” – “La scuola è chiusa nelle regioni rosse e mi auguro che in questa settimana ci siano regioni che possono passare nella zona arancione e quindi riaprire le scuole dell’infanzia, i nidi, la primaria e la secondaria di primo grado e 50 e 50 le scuole secondarie di secondo grado. Già dopo Pasqua ritengo che in zona rossa, complice aggiustare delle vaccinazioni, dobbiamo rivalutare la possibilità di riaprire la scuola dell’infanzia e almeno la primaria”. Lo ha detto la ministra per le Pari opportunità e la Famiglia Elena Bonetti a SkyTg24.
Ore 15.30 -Vaccino, Bonaccini: “Regioni non firmano contratti forniture” – “Occorre bussare alla porta” non alle Regioni “ma a chi ha stipulato i contratti cioè all’Unione europea e ai governi nazionali che hanno fatto i piani. Noi abbiamo il compito di vaccinare il più alto numero di persone nel minore tempo possibile sapendo che c’è una percentuale di riserva per evitare guai quando non arrivano i vaccini , come è capitato. Ma non siamo noi che firmiamo contratti per acquistare i vaccini o che facciamo arrivare i vaccini dalle aziende produttrici al Paese e poi dal Paese verso le regioni”: lo ha detto il presidente dell’Emilia Romagna e della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini, riferendosi alle forniture del vaccino anti-Covid. Però “se davvero, e non voglio pensare che non accada, arriveranno, in Italia, oltre 100 milioni di dosi nei prossimi 6 mesi l’Emilia Romagna avrebbe la possibilità di vaccinare l’intera popolazione regionale”. “Mi auguro – ha concluso Bonaccini – che venga confermato il piano che il generale Figliuolo ha presentato a nome del governo” cioè “tra aprile e giugno oltre 50 milioni di dosi per l’Italia e 80 milioni di dosi tra luglio e settembre”.
Ore 15.00 – Vaccino, Letta: “Speranza mi convince, fatte le scelte giuste” – “A me ha convinto molto Roberto Speranza quando diceva: bisogna prendere i dati. La larga maggioranza di chi è morto per il Covid sono le persone anziane, quindi non ho alcun dubbio che quella fatta sia la scelta giusta”. Lo ha detto il segretario Pd, Enrico Letta, a Repubblica Tv. “Vorrei che quando finirà la pandemia non si chiuda il capitolo, ma bisogna andare a vedere cosa è andato male e cosa è andato bene”, ha aggiunto.
Ore 14.20 – Putin: “No Ue a Sputnik? Difende interessi, non persone” – Le dichiarazioni dei funzionari dell’Ue (rese dal commissario per il mercato Interno dell’Ue Thierry Breton, ndr) che non c’è bisogno dello Sputnik V possono indicare la volontà di difendere gli interessi di alcune aziende piuttosto che delle persone. Lo ha detto Vladimir Putin nel corso di un incontro con i rappresentanti dell’industria farmaceutica russa. Vladimir Putin intende vaccinarsi domani. Lo riporta la Tass, citata dall’agenzia Ansa.
Ore 14.00 – Fontana: “Chiesto ai vertici di Aria un passo indietro” – Dopo il caos vaccini, in particolar modo per quello che concerne il sistema di prenotazione, il governatore della Lombardia, Attilio Fontana, ha convocato una conferenza stampa in cui ha rivelato di aver chiesto “un passo indietro ai vertici di Aria”, la società della regione che si occupa delle prenotazioni per la campagna vaccinale. “In caso contrario – ha aggiunto Fontana – disporrò l’azzeramento dello stesso, affidando al direttore generale Lorenzo Gubian la guida della società. Le situazioni che si sono verificate nel fine settimana offrono un’immagine distorta dei risultati che ad oggi abbiamo raggiunto”. Leggi l’articolo completo.
Ore 11.10 – Vaccini, Galli: seguire Germania non è stata prova leadership – “Non è stata una dimostrazione di leadership andare dietro alla Germania in maniera abbastanza acritica bloccando AstraZeneca prima di avere in mano evidenze. Per eventi molto rari prima si fa l’inchiesta e poi eventualmente si sospende il vaccino, facendo viceversa si fa solo danno. Cosa ci sta a fare l’Agenzia Europea dei Medicinali (Ema) se per i governi, quando fa comodo a loro, è come se non ci fosse?”. Lo ha detto Massimo Galli, professore ordinario di Malattie infettive all’Università Statale di Milano e primario all’Ospedale Sacco, intervenuto ad Agorà su Rai 3, sottolineando che in questo modo “la flessibilità degli accordi diventa plasmarli all’emotività o alla necessità politica del momento”.
Ore 10.00 – Sacco, in terapia intensiva mortalità 35-40%, come prima ondata – “La mortalità in terapia intensiva rimane elevata, intorno al 35-40%, non tanto lontano dalla mortalità della prima e della seconda ondata”. Così a Buongiorno, su Sky TG24, Emanuele Catena, primario del reparto di terapia intensiva dell’ospedale Sacco di Milano. “In questa fase si è ridotta la fascia di età: abbiamo pazienti anche di 27 anni, ne abbiamo avuti di 40, 42, 50, senza patologie associate, che sono arrivati in terapia intensiva in condizioni critiche. Le persone che sopravvivono sono mediamente quelle più giovani, intorno ai 60 anni, i decessi si spostano più in una fascia di età intorno ai 70”.
Ore 08.50 – Gimbe, curva rallenta ma ancora in piena terza ondata – “Bisogna avere pazienza e prudenza. Come abbiamo visto con la Sardegna, passata da bianco ad arancione, si tratta di un equilibrio molto fragile, perché il virus sta circolando in maniera ancora importante nel nostro Paese. Si vedono segnali di rallentamento, che non vuol dire che abbiamo scavallato il picco, ma che la curva cresce meno velocemente e i numeri iniziano a ridursi in particolare nelle Regioni dove le restrizioni sono partite per prime. I numeri ci stanno dicendo che siamo ancora nel pieno della terza ondata”. Cosi’ Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe, ai microfoni di Radio Cusano Campus. “L’elemento principale di questa terza ondata – ha sottolineato – è che partivamo da numeri già alti, soprattutto sul fronte ospedaliero. Quando si parte da un livello di contagio molto alto e da un livello di saturazione ospedaliero intermedio, si fa presto a saturare i posti. La vaccinazione dei più fragili faciliterebbe la situazione”.
Ore 08.10 – Vaccino: Salvini, in Lombardia entro settimana arriverà Poste – “L’obiettivo è correre. Entro la settimana dovrebbe arrivare Poste” a gestire le prenotazioni delle vaccinazioni anti-covid in Lombardia al posto di Aria. A dirlo è il segretario della Lega, Matteo Salvini, al suo arrivo nella sede Avis di Lambrate a Milano, rispondendo a una domanda sui disagi nelle prenotazioni in Lombardia. “Ho sentito Bertolaso, Fontana e la Moratti. Già oggi, senza i vaccini promessi e con i problemi informatici segnalati la Lombardia è quella che ha vaccinato piu’ di tutti in Italia. Non sono più ammesse incertezze. Dobbiamo correre, ma in tutta Italia. Noi stiamo correndo per produrre i vaccini in Italia e comprarli all’estero e poi ovunque. Se qualcuno ha sbagliato, ha rallentato o non ha capito, paga, viene licenziato e cambia mestiere, come accade in qualsiasi impresa privata”, ha aggiunto Salvini.
Ore 07.00 – Il commissario Ue Breton: “Il 14 luglio avremo l’immunità di gregge in Europa” – L’Europa potrebbe raggiungere l’immunità di gregge entro il 14 luglio, ha detto il commissario europeo per il mercato interno Thierry Breton, evidenziando un aumento previsto delle consegne di vaccini. “È una data simbolica: il 14 luglio, abbiamo la possibilità di raggiungere l’immunità a livello del continente”, ha detto al canale francese TF1. “È l’ultima via dritta perché sappiamo che per sconfiggere questa pandemia, c’è solo una soluzione: essere vaccinati. I vaccini stanno arrivando, ci saranno”, ha detto Breton. “Tra marzo e giugno, saranno consegnate tra 300 e 350 milioni di dosi di vaccino”, ha detto. Il commissario europeo ha specificato l’aumento del ritmo delle consegne previsto in Europa, con 60 milioni di dosi consegnate a marzo, 100 milioni ad aprile, 120 milioni a maggio e 55 fabbriche stanno producendo vaccini in Europa.
Ore 06.30 – Vaccino, Breton: “L’Europa non ha bisogno dello Sputnik V” – “Priorità ai vaccini prodotti sul territorio europeo. Non abbiamo assolutamente bisogno dello Sputnik V”: lo ha detto al telegiornale di Tf1 il commissario europeo Thierry Breton, incaricato per i vaccini. Breton ha precisato che “i russi hanno difficoltà a produrre il siero e noi li aiuteremo nel secondo semestre se ne avranno bisogno”.
COVID, cosa è successo ieri
Vaccino: Speranza, ripresi da 48 ore, risposta è buona – “Già da 48 ore le vaccinazioni sono riprese in tutta Italia e la risposta risposta è buona”. Lo ha detto il ministro della Salute, Roberto Speranza, intervenuto a Domenica In. “La stragrande maggioranza delle persone – ha aggiunto – è consapevole che e l’unico strumento che abbiamo se vogliamo uscire da questa stagione”.
Speranza: “Il sistema dei colori è confermato dopo 6 aprile” – “So che gli italiani sono provati dalle restrizioni ma con il decreto Sostegni mettiamo in campo oltre 150 mila tra medici di famiglia, odontoiatri, pediatri, specializzandi e specialisti ambulatoriali. In più avremo 19 mila farmacie dove ci si potrà vaccinare e fino a 270 mila infermieri da coinvolgere nella campagna che, appena avremo più dosi, potrà accelerare l’uscita dall’emergenza”. Lo ha detto il ministro Roberto Speranza in una intervista al quotidiano La Stampa. Il ministro ha confermato che la scelta del sistema a colori resterà anche dopo il 6 aprile alla scadenza del dpcm che lo ha reiterato. “La scelta è stata confermata dagli ultimi decreti del governo e credo sia la più efficace a rendere le misure proporzionali alla differente situazione epidemiologica dei territori. Per cui sì, sarà confermata”. Sulla possibilità di tornare a spostarsi liberamente tra le regioni, il responsabile della Salute ha dichiarato che “dipenderà dal quadro epidemiologico, ma i nostri scienziati confidano che le misure adottate e il numero sempre più ampio di persone immunizzate possano migliorare la situazione in tempi non troppo lunghi”.
Covid, ultime notizie – La Germania verso una nuova proroga del lockdown senza scadenza. Il tema sarà discusso domani al vertice tra Merkel con i governatori dei Laender. Secondo una sondaggio della Bild, l’unione tra cristiano-democratici e cristiano-sociali bavaresi ha lasciato sul terreno 4 punti rispetto alla settimana scorsa, crollando al 27% dei consensi.
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