Covid, ultime notizie. Ema: “AstraZeneca è sicuro ed efficace”, domani ripartono le vaccinazioni. Il bollettino: 24.935 nuovi casi, 423 morti. Biden: “100 milioni di dosi entro domani”
Covid, le ultime notizie di oggi (18 marzo 2021) in Italia e nel mondo
COVID ULTIME NOTIZIE OGGI – Oggi è la giornata nazionale dedicata alle vittime del Covid-19. Intanto, sono più di 7 milioni le persone che hanno ricevuto almeno una dose di vaccino [qui i dati in tempo reale] e due milioni i cittadini che hanno ricevuto anche la seconda dose. Di seguito tutte le ultime notizie di oggi, giovedì 18 marzo, sul Covid-19 in Italia e nel mondo, aggiornate in tempo reale.
COVID, ULTIME NOTIZIE: LA DIRETTA
Ore 20,30 – Biden: “Domani arriveremo a 100 milioni di dosi in 58 giorni” – Il presidente americano, Joe Biden, ha annunciato che entro domani gli Usa arriveranno a 100 milioni di dosi di vaccino somministrate, in anticipo di 42 giorni rispetto all’obiettivo posto all’inizio del mandato. “Sono orgoglioso di annunciare che domani, 58 giorni dopo l’insediamento, arriveremo all’obiettivo di inoculare 100 milioni di dosi agli americani”, ha affermato il capo della Casa Bianca che aveva promesso 100 milioni di dosi nei primi 100 giorni.
Ore 20,20 – AstraZeneca, Ue: “Garantire rapida somministrazione” – “Come ha chiaramente affermato oggi l’Agenzia europea per i medicinali, i benefici del vaccino nella lotta contro il COVID-19 continuano a superare i rischi degli effetti collaterali. È un vaccino efficace e sicuro che contribuisce notevolmente agli sforzi per affrontare l’impatto del Covid-19 e i rischi per la salute molto gravi di un’infezione”. Lo ha dichiarato la commissarie Ue alla Salute, Stella Kyriakides, in seguito il via libera dell’Ema al vaccino AstraZeneca dopo una revisione. “La vaccinazione è uno dei nostri mezzi più efficaci per porre fine in modo duraturo alla pandemia e dobbiamo tutti continuare i nostri sforzi per garantire che la somministrazione proceda il più rapidamente possibile, assicurando nel contempo che il rigoroso monitoraggio della sicurezza continui come parte del processo di farmacovigilanza dell’Ue”, ha spiegato.
Ore 20,10 – AstraZeneca, Ue: “Sicurezza mai stata negoziabile” – “La sicurezza e la fiducia nei vaccini sono fondamentali per le vaccinazioni. La priorità della Commissione è sempre stata la sicurezza e l’efficacia di qualsiasi vaccino contro il Covid-19 autorizzato per l’uso nell’Ue”. Lo dichiara la commissaria Ue alla Salute, Stella Kyriakides, in seguito al via libera dell’Ema dopo la revisione del vaccino di AstraZeneca. “È il motivo per cui ci siamo accertati che tutti i vaccini, prima di essere somministrati, passassero attraverso il controllo di sicurezza rigoroso e indipendente dell’Agenzia europea per i medicinali. Questo è sempre stato non negoziabile per noi. L’autorizzazione all’immissione in commercio condizionale dell’Ue richiede anche un solido sistema di farmacovigilanza per garantire che ogni possibile problema correlato al medicinale, per quanto raro sia, non passa inosservato”, ha aggiunto.
Ore 18,35 – Astrazeneca: Boris Johnson: “Confermati benefici, domani mi vaccino” – Il premier britannico Boris Johnson ha annunciato che si vaccinerà domani con il siero Oxford/AstraZeneca. “È molto importante che tutti noi ci vacciniamo appena arriva il nostro turno. Il mio arriverà domani”, ha detto nel corso di una conferenza stampa, ricordando che “sono stati confermati i benefici del siero.
Ore 18,25 – AstraZeneca: Aifa, domani ripartono vaccinazioni – Ripartono domani le vaccinazioni con AstraZeneca in Italia. Dopo la raccomandazione del Comitato di Farmacovigilanza (PRAC) di Ema, che ha confermato il favorevole rapporto beneficio/rischio del vaccino anti Covid-19 AstraZeneca, escludendo una associazione tra i casi di trombosi e il vaccino Covid 19 e ha escluso, sulla base dei dati disponibili, problematiche legate alla qualità e alla produzione, sentito il ministro della Salute, la Direzione generale della Prevenzione e il Consiglio Superiore di Sanità, Aifa rende noto che sono venute meno le ragioni alla base del divieto d’uso in via precauzionale dei lotti del vaccino, emanato il 15 marzo. Pertanto, domani, non appena il Comitato per i farmaci ad uso umano (CHMP) rilascerà il proprio parere, Aifa procederà a revocare il divieto d’uso del vaccino AstraZeneca, consentendo così una completa ripresa della campagna vaccinale a partire dalle ore 15.00.
Ore 18,20 – Il commento del premier Draghi dopo l’ok dell’Ema ad AstraZeneca – “Il governo italiano accoglie con soddisfazione il pronunciamento dell’Ema sul vaccino di AstraZeneca. La somministrazione del vaccino Astrazeneca riprenderà già da domani. La priorità del Governo rimane quella di realizzare il maggior numero di vaccinazioni nel più breve tempo possibile”, ha dichiarato il premier Mario Draghi dopo il via libera dell’Ema all’utilizzo del vaccino AstraZeneca. (I dettagli)
Ore 18 – Vaccino: al via studio di fase 2/3 per l’italiano ReiThera – Entra oggi in fase avanzata di sperimentazione clinica il vaccino anti-COVID 19 di ReiThera, società italiana con sede a Castel Romano. Lo studio di Fase 2/3, denominato COVITAR, ha già ricevuto l’autorizzazione dell’Agenzia Italiana del Farmaco ed è stato valutato positivamente dal Comitato etico dell’INMI Spallanzani. La Fase 2/3 prende il via grazie ai risultati della Fase 1 che hanno dimostrato che una singola somministrazione di GRAd-COV2 è stata ben tollerata e ha generato anticorpi neutralizzanti e linfociti T contro la proteina spike in maniera paragonabile nelle due coorti di adulti e anziani. La prima parte dello studio prevede una Fase 2 su circa 900 soggetti, randomizzata contro placebo per confermare il profilo di sicurezza e la risposta immunitaria indotta dal vaccino. In particolare, lo studio prevede la comparazione di un regime a singola dose – proprio come avvenuto nella Fase 1 – e un regime a doppia dose, con somministrazione di due dosi del vaccino a tre settimane di distanza. Lo studio è quindi suddiviso in tre bracci: singola dose; doppia dose; placebo. La sperimentazione sarà condotta in 26 centri clinici su tutto il territorio italiano ed uno ad Hannover, in Germania. Un comitato indipendente, il cosiddetto Data Safety Monitoring Board, e un comitato di vigilanza, lo Steering Committee, analizzeranno congiuntamente i dati preliminari di sicurezza ed immunogenicità generati nelle prime settimane dopo l’arruolamento, al fine di valutare l’espansione alla successiva Fase 3 in cui verranno arruolati e vaccinati migliaia di volontari.
Il disegno dello studio di Fase 3 dovrà adattarsi ad un contesto sanitario, epidemiologico e sociale in rapida evoluzione, ed alla eventuale impossibilità di condurre studi randomizzati con placebo su grandi numeri a fronte dell’avanzamento della campagna vaccinale con vaccini già autorizzati. Per questa scelta, ReiThera si avvarrà del parere e delle linee guida dettate dalle agenzie regolatorie. “Siamo molto orgogliosi di portare il nostro candidato vaccino in una Fase avanzata di sperimentazione clinica. Per affrontare la portata mondiale di quest’emergenza sanitaria c’è ancora necessità di nuovi vaccini sicuri ed efficaci che si aggiungano all’arsenale di quelli già approvati in Italia e nel resto del mondo – ha dichiarato la Presidente di ReiThera, Antonella Folgori – Il lavoro svolto per lo sviluppo dei vaccini contro COVID-19 è stato straordinario. Siamo onorati di partecipare a questo sforzo collettivo e globale. Siamo grati alle Istituzioni pubbliche e a tutti coloro che hanno riposto la loro fiducia nel nostro lavoro in questi mesi di emergenza sanitaria”. “Siamo entusiasti di entrare nella Fase avanzata di sviluppo clinico con l’obiettivo di rendere il vaccino GRAd-COV2 disponibile il più presto possibile. In stretta collaborazione con l’INMI Spallanzani, abbiamo implementato uno studio clinico che si avvale di avanzati sistemi digitali e di piattaforme di telemedicina. Vorrei ringraziare il Coordinatore dello studio Dr. Lanini dell’INMI, i siti clinici che hanno accettato di far parte del programma con grande motivazione nonché migliaia di volontari che hanno già presentato domanda di partecipazione allo studio” – ha concluso il Dr. Roberto Camerini, Direttore Medico di ReiThera.
Ore 17,30 – Il bollettino di oggi – Secondo il bollettino di oggi, 18 marzo, sono 24.935 i nuovi casi, contro i 23.059 di ieri, e 423 i morti (ieri erano stati 431), 353.737 tamponi effettuati (ieri erano stati 369.084). Il tasso di positività è al 7%. (I dati completi)
Ore 17,15 – Alberto Gerli rinuncia all’incarico nel nuovo Cts – Alberto Giovanni Gerli, uno dei 12 membri nominati nel nuovo Comitato tecnico scientifico (Cts) del governo, ha comunicato la rinuncia all’incarico. Domani si riunirà per la prima volta l’organismo rinnovato, ma senza di lui. Gerli, quarantenne, padovano, fondator di una startup di illuminazione, appassionato di bridge, aveva iniziato ad applicare i suoi modelli matematici anche allo studio del coronavirus. Lo comunica una nota della Protezione Civile. (Qui la notizia completa)
Ore 17,05 – Via libera dell’Ema: “AstraZeneca è sicuro ed efficace” – L’agenzia europea del farmaco: “Il vaccino AstraZeneca è sicuro ed efficace. “I benefici – dice la direttrice Emer Cooke – sono superiori ai rischi. Il vaccino non è legato a rischio trombosi”. Il Comitato per la valutazione dei rischi per la farmacovigilanza dell’Ema “è giunto a una chiara conclusione scientifica che questo è un vaccino sicuro ed efficace e i suoi benefici e la protezione delle persone dal Covid-19 e dai rischi associati e ospedalizzazioni superano i possibili rischi”. Lo ha detto Emer Cooke, direttrice esecutiva Ema, le corso della conferenza stampa sul vaccino AstraZeneca. Gli esperti hanno anche concluso che “il vaccino non è associato a un aumento del rischio di trombosi o coaguli di sangue”. “Il numero dei casi di trombosi riscontrati nei vaccinati con AstraZeneca è sotto la media dei casi riscontrati normalmente nella popolazione”. Lo ha dichiarato Sabine Straus, capo del Comitato per la farmacovigilanza dell’Ema. “Fino a ieri sono stati segnalati sette casi di coagulazione intravascolare e 18 casi di trombosi su quasi 20 milioni di persone vaccinate”, ha aggiunto.
“Sulla base delle evidenze disponibili e dopo giorni di analisi approfondita dei report clinici dei risultati in laboratorio, delle autopsie e di ulteriori informazioni dagli studi clinici, non possiamo ancora escludere definitivamente un legame tra questi casi” di trombosi e effetti indesiderati “e il vaccino”. Lo ha detto Emer Cooke, direttrice esecutiva Ema, nella conferenza stampa sul vaccino AstraZeneca. “Ciò che il Comitato (per la valutazione dei rischi per la farmacovigilanza, ndr) ha raccomandato è di aumentare la consapevolezza di questi possibili rischi assicurandosi che siano inclusi nelle informazioni sul prodotto attirando l’attenzione su queste possibili condizioni rare e fornendo informazioni agli operatori sanitari”. Il che “aiuterà a individuare e mitigare ogni possibile effetto collaterale”, ha aggiunto. (QUI tutti i dettagli)
Ore 16,45 – AstraZeneca: Regno Unito, da medico chi ha mal di testa oltre 4 giorni – Chiunque abbia un mal di testa che dura più di quattro giorni dopo aver avuto il vaccino dovrebbe cercare aiuto medico. È l’avvertimento dell’authority britannica sul farmaco, MHRA citato dal Guardian. La direttrice operativa dell’ente di controllo, June Raine, ha detto: “Mentre continuiamo a indagare su questi casi, come misura precauzionale consigliamo a chiunque abbia un mal di testa che dura per più di quattro giorni dopo la vaccinazione, o lividi oltre il punto di vaccinazione dopo alcuni giorni, di consultare un medico”. “Tuttavia, si prega di ricordare che lievi sintomi influenzali rimangono uno degli effetti collaterali più comuni di qualsiasi vaccino Covid-19, tra cui mal di testa, brividi e febbre. Questi generalmente appaiono entro poche ore e si risolvono entro un giorno o due, ma non tutti li hanno”.
Ore 16,20 – AstraZeneca: Authority inglese, ancora indagini su 5 trombosi rare – “È in corso un’ulteriore e dettagliata revisione di cinque rapporti britannici su un tipo molto raro e specifico di coagulo di sangue nelle vene cerebrali che si verifica insieme a piastrine abbassate”, afferma l’MHRA, l’ente regolatore britannico per i medicinali. “Le prove disponibili non suggeriscono che i coaguli di sangue nelle vene siano causati dal vaccino Covid-19 AstraZeneca”. In Gran Bretagna sono stati registrati cinque casi di un raro tipo di coagulo di sangue nel cervello tra i destinatari del vaccino AstraZeneca. Tuttavia, i responsabili dell’MHRA hanno aggiunto che i benefici del vaccino contro il coronavirus superano di gran lunga i rischi, e che le prove non suggeriscono che il vaccino AstraZeneca causi coaguli. Hanno aggiunto che i casi del raro e specifico tipo di coagulo di sangue sono in fase di studio. Finora, in Gran Bretagna sono state somministrate 11 milioni di dosi del vaccino AstraZeneca.
Ore 16,10 – AstraZeneca: Authority inglese, nessuna prova di legami con trombi – La Britain’s Medicines and Healthcare products Regulatory Agency (MHRA) ha detto di non aver trovato alcun legame diretto tra i vaccini anti-Covid di AstraZeneca/Oxford e Pfizer/BioNTech e la formazione di trombi. “La nostra revisione approfondita, insieme alla valutazione chiave di importanti scienziati indipendenti, mostra che non ci sono prove che i coaguli di sangue nelle vene si verifichino più di quanto ci si aspetterebbe in assenza di vaccinazione, per entrambi i vaccini”, ha detto il direttore esecutivo della MHRA June Raine.
Ore 15,55 – La conferenza stampa dell’Ema sul vaccino AstraZeneca rinviata alle 17 – La decisione dell’agenzia europea del farmaco sul vaccino AstraZeneca slitta di un’ora. La conferenza stampa, inizialmente prevista per oggi alle 16, si terrà alle 17.
Ore 15 – Variante inglese su un gatto, no rischi contagio per l’uomo – Primo caso di variante inglese di SARS-CoV-2 in un gatto. Ad identificarlo laboratori dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte Liguria e Valle d’Aosta. La scoperta però secondo gli esperti non deve generare allarmi, perché come spiega Bartolomeo Griglio, responsabile della Prevenzione della regione Piemonte, “a causa della malattia dei loro proprietari, gli animali d’affezione si ritrovano a vivere in ambienti a forte circolazione virale. Non è dunque inatteso che anch’essi possano contrarre l’infezione, ma non esiste evidenza scientifica sul fatto che giochino un ruolo nella diffusione del Covid-19. Il contagio interumano rimane la principale via di diffusione della malattia”. È la prima segnalazione a livello nazionale. Si tratta di un gatto maschio castrato di razza europea, otto anni, che vive nel novarese in un contesto domestico. I sintomi respiratori nel gatto sono comparsi una decina di giorni dopo l’insorgenza della malattia e dall’isolamento domiciliare dei suoi conviventi. Grazie al tempestivo intervento del Servizio Veterinario della Asl di Novara, che ha seguito con scrupolo le linee guida del Ministro della Salute, i campioni del test sono stati trasmessi all’IZSPLV dove è stata diagnosticata la positività al Covid-19, e dove, a seguito di ulteriori accertamenti, è stata riscontrata la presenza della variante inglese. Il gatto, come i suoi proprietari, ora sono in via di guarigione.
L’Istituto zooprofilattico sta lavorando all’approfondimento del caso in stretta connessione con la Regione Piemonte e il Ministero della Salute. Sul piano della gestione sanitaria degli animali di pazienti infetti, la raccomandazione generale è di adottare comportamenti utili a ridurre quanto più possibile l’esposizione degli animali al contagio, evitando, ad esempio, i contatti ravvicinati con il paziente, così come si richiede agli altri membri del nucleo familiare. “Gli organismi internazionali che si sono occupati dell’argomento – rileva Griglio – consigliano di evitare effusioni e di mantenere le misure igieniche di base che andrebbero sempre tenute come il lavaggio delle mani prima e dopo essere stati a contatto con gli animali, con la lettiera o la scodella del cibo”. “La diagnosi di Covid-19 su un gatto e l’identificazione della variante inglese effettuate presso il nostro Istituto – dichiara il direttore generale dell’IZSPLV, Angelo Ferrari – dimostrano quanto il sistema dei controlli e la gestione integrata della pandemia siano efficaci e pronti ad agire tempestivamente rispetto a quanto accade sul territorio”. L’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi si è complimentato con l’Istituto Zooprofilattico “Mi congratulo – afferma – per il lavoro di alta professionalità che l’istituto sta svolgendo, nell’emergenza pandemica il sequenziamento dei virus è un’attività strategica. Anche in questo caso, l’Istituto si conferma un’eccellenza scientifica di livello nazionale”.
Ore 14,15 – Vaccino: modello Lazio ispirato da Israele, 740mila vaccinati – Prenotazioni veloci e semplici, nessuno spreco delle dosi residue, rigoroso rispetto di categorie e fasce d’età per le vaccinazioni. Questa la chiave adottata nel Lazio che l’ha portata a essere una delle regioni più virtuose tanto da trovarsi in testa per somministrazioni agli over 80 con oltre 260mila dosi già inoculate. Un metodo che è stato fortemente ispirato dai successi sulle vaccinazioni ottenuti in Israele. L’Unità di Crisi Covid-19 della Regione Lazio, prima dell’avvio della campagna in Italia, si è infatti confrontata con il centro Maccabi israeliano e ne ha studiato i metodi con diverse riunioni in streaming. Ad oggi il Lazio ha vaccinato oltre 740mila persone e quelle che hanno ricevuto anche la seconda dose sono oltre 217mila.”Lo stop di AstraZeneca – ha spiegato l’assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato – ha comportato un freno di 7.500 vaccinazioni in meno al giorno. Uno stop importante che rappresenta il 45% del totale e in una fase in cui dovevamo accelerare per arrivare a 60mila dosi al giorno, ovvero 1 milione e 800mila al mese”. Il freno rappresentato dalla sospensione precauzionale del vaccino AstraZeneca da parte dell’Aifa al momento ha portato nel Lazio alla chiusura di 35 punti vaccinali. Parliamo di hub importanti come il centro allestito nel parcheggio lunga sosta dell’aeroporto di Fiumicino o il centro all’interno della Nuvola dell’Eur. Fermi anche i 2mila medici di medicina generale che sono a disposizione della campagna di vaccinazione sin dal primo marzo. Dalla Regione Lazio sono convinti però di poter recuperare il tempo perso in questi giorni di stop di AstraZeneca in poco, circa una settimana, non appena si avrà il via libera alle somministrazioni dall’Ema. Per fare questo la macchina organizzativa regionale è pronta ad ampliare gli slot vaccinali e allungare gli orari di vaccinazione in modo da andare avanti con le nuove prenotazioni e recuperare le 8mila persone che si erano prenotate per ricevere AstraZeneca e che non hanno più ricevuto la dose. A loro dopo il via arriverà un sms con la nuova data per la vaccinazione. Nel Lazio, inoltre, è stata da subito applicata la prassi della cosiddetta ‘panchina’ al fine di evitare sprechi delle dosi e che a fine giornata finissero nella spazzatura i vaccini o venissero inoculati a parenti e amici.
Le Asl mettono in pre-allerta un elenco di persone già regolarmente prenotate alle quali somministrare le dosi in eccesso e quelle che non è stato possibile utilizzare perché qualcuno non si è presentato. Queste dosi vengono somministrate anche agli anziani e ai disabili che hanno diritto alla vaccinazione a domicilio. La prassi contro gli sprechi è stata ora formalizzata con un’ordinanza del Commissario straordinario per l’emergenza Covid-19, il generale Francesco Paolo Figliuolo, che ha disposto di somministrare le dosi residue a coloro che sono disponibili. “Il modello della panchina – ha sottolineato D’Amato – è stato mutuato dalla task force israeliana. Si tratta di fare un check ogni pomeriggio per verificare l’andamento della giornata: se ci sono delle assenze vengono chiamati coloro che sono in lista nei giorni successivi. A fine serata se rimangono delle difficoltà alcune dosi vengono messe a disposizione per le vaccinazioni a domicilio degli anziani. Abbiamo un automatismo della panchina con il quale assicuriamo l’utilizzo di tutte le dosi”. Intanto, in questi giorni, la campagna è andata avanti con le vaccinazioni di anziani e persone fragili mediante la somministrazione di Pfizer e Moderna. “Abbiamo superato la quota delle 260mila vaccinazioni agli over 80 che rappresentano l’80% delle persone prenotate ultraottantenni – ha ricordato D’Amato – e siamo la Regione che ha vaccinato più anziani”. Le prenotazioni sono gestite attraverso il portale salutelazio.it con una procedura snella e intuitiva che permette di avere in pochi secondi – basta avere il codice fiscale – la data dell’appuntamento per la prima e, contemporaneamente, per la seconda dose. Al momento il portale registra circa 685mila prenotazioni. A giorni la Regione Lazio fornirà a chi ha già ricevuto anche la seconda dose un certificato di vaccinazione per il Covid-19 che sarà inserito nel fascicolo sanitario elettronico. Non è escluso che possa essere utilizzato, in seguito, per aprire in sicurezza alcune attività a livello nazionale.
Ore 13,40 – AstraZeneca: riunione straordinaria dell’Ema in corso – Il comitato per la sicurezza dell’Ema (Prac) sta tenendo una riunione straordinaria sull’indagine sul vaccino di AstraZeneca contro il Covid ed eventi tromboembolici. Al termine dell’incontro, comunicheremo le conclusioni sul sito web dell’Agenzia”. Lo rende noto l’Ema.
Ore 12,50 – Calcio, Inter: Vecino e De Vrij positivi, rinviata gara con Sassuolo – Dopo D’Ambrosio e Handanovic, anche De Vrij e Vecino sono risultati positivi al Covid-19 in seguito ai test effettuati nella giornata di ieri. Lo comunica l’Inter aggiungendo che i due nerazzurri sono già in quarantena presso la propria abitazione. La società rende noto che L’ATS di Milano, informata delle nuove positività, ha deciso la “sospensione immediata di qualsiasi tipo di attività della squadra per quattro giorni, domenica 21 marzo compresa; il divieto di disputa di Inter-Sassuolo in programma sabato 20 marzo 2021; divieto di rispondere alle convocazioni per tutti i calciatori convocati dalle rispettive nazionali”. Nella giornata di lunedì 22 marzo, prima della eventuale ripresa delle attività, verranno ripetuti i tamponi molecolari a tutto il gruppo squadra.
Ore 12,35 – Ue, lettera ad AstraZeneca per risoluzione conflitto – La Commissione europea è al lavoro per “inviare una lettera ad AstraZeneca per aprire un dialogo sulla risoluzione del conflitto” contrattuale sulla mancata consegna di dosi di vaccino contro il Covid-19. Lo ha annunciato il portavoce della Commissione europea, Eric Mamer. “Abbiamo consultato gli Stati membri e prenderemo delle misure”, ha aggiunto.
Ore 12,15 – AstraZeneca, Oms: “Ue continui uso, benefici superano rischi” – I Paesi europei dovrebbero continuare a somministrare il vaccino di AstraZeneca contro il Covid-19, in quanto i vantaggi sono molto maggiori dei rischi. E’ l’appello giunto da Hans Kluge, direttore dell’Organizzazione Mondiale per la Sanità (Oms) in Europa, dopo che numerosi nazioni hanno sospeso l’inoculazione in seguito ad alcuni casi di coaguli che si sospetta possano essere legati al siero e nel giorno della decisione dell’Ema. “Al momento, non sappiamo se alcune o tutte queste condizioni siano state causate dal vaccino o da altri fattori coincidenti”, ha dichiarato Kluge, “in questo momento, ad ogni modo, i benefici del vaccino di AstraZeneca superano di gran lunga i suoi rischi e il suo uso dovrebbe proseguire per salvare vite”.
Ore 12,00 – Ue, consegnate 69,5 milioni di dosi; somministrate 51 milioni – “Finora nell’Ue sono state consegnate 69,5 milioni di dosi di vaccino” contro il Covid e “sono state somministrate 51 milioni di dosi”. Lo rende noto la Commissione europea. “Possiamo raggiungere il nostro obiettivo di vaccinare pienamente il 70% degli adulti entro la fine dell’estate”, assicura la Commissione.
Ore 11,45 – Astrazeneca, Draghi: “Sospensione temporanea, campagna proseguirà con stessa intensità” – “La sospensione del vaccino AstraZeneca, attuata lunedì con molti altri Paesi europei, è stata una decisione temporanea e precauzionale. Nella giornata di oggi, l’Agenzia Europea dei Medicinali darà il suo parere definitivo sulla vicenda. Qualunque sia la sua decisione, la campagna vaccinale proseguirà con la stessa intensità, con gli stessi obiettivi”. A dirlo il premier Mario Draghi durante il suo intervento a Bergamo per commemorare la prima Giornata Nazionale in memoria delle vittime dell’epidemia da Coronavirus. “L’incremento nelle forniture di alcuni vaccini”, ha aggiunto Draghi, “aiuterà a compensare i ritardi da parte di altre case farmaceutiche”.
Ore 11,30 – Iss: inchiesta su attentato passa a pm Antiterrorismo – Saranno i pm dell’Antiterrorismo della procura di Roma ad occuparsi dell’atto incendiario avvenuto domenica sera davanti all’Istituto superiore di sanità, nella capitale. A coordinare l’inchiesta, in cui si procede per l’ipotesi di reato di incendio doloso aggravato, è il procuratore capo Michele Prestipino. L’incendio ieri è stato rivendicato con una lettera su un portale vicino alla galassia anarchica. Sulla rivendicazione a piazzale Clodio è arrivata ieri una annotazione dei carabinieri del Ros in cui si fa riferimento anche a minacce giunte nei mesi scorsi all’Iss. Intanto, dall’esame delle telecamere della sede dell’Istituto effettuato nei giorni scorsi dai militari che conducono le indagini, è emersa la presenza di una persona con cappellino, mascherina e un lungo piumino bianco. Dalle immagini la si vede mentre si avvicina al portone principale dell’Iss, in viale Regina Elena, poco prima delle fiamme.
Ore 11,15 – Draghi a Bergamo per commemorare le vittime del Covid – Il Presidente del Consiglio Mario Draghi è a Bergamo per commemorare la prima Giornata Nazionale in memoria delle vittime dell’epidemia da Coronavirus. Qui la diretta di TPI.
Ore 11,00 – Inps: in 2020 attivate 5 mln assunzioni (-31%), effetto Covid – Le assunzioni attivate dai datori di lavoro privati nel corso del 2020 sono state 5.028.000, con una forte contrazione rispetto al 2019 (-31%) determinata dagli effetti dell’emergenza legata alla pandemia da Covid-19. Lo rileva l’Inps nell’Osservatorio sul precariato.
Ore 10,45 – Mattarella promulga legge su Giornata nazionale vittime Covid – Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha promulgato questa mattina la legge approvata ieri dal Parlamento che istituisce la “Giornata nazionale in memoria di tutte le vittime dell’epidemia da Coronavirus” che verrà celebrata il 18 marzo di ogni anno. Lo rende noto il Quirinale.
Ore 10,40 – Regioni, domani si decide il cambio di colori: la Toscana rischia il rosso – Alcune delle Regioni italiane si apprestano a cambiare colore: nella riunione di monitoraggio di venerdì 19 marzo verranno infatti fornite le prime indicazioni sulle nuove zone rosse e arancioni. Qui i dettagli.
Ore 10,30 – Parigi: alle 18 la decisione di Macron sul lockdown – Il governo francese si prepara ad annunciare una stretta sulle regole sanitarie nell’Ile-de-France, la regione di Parigi, dove il tasso di incidenza dei contagi da Covid-19 ha superato quota 400 su 100mila abitanti. Le nuove misure saranno annunciate dal primo ministro Jean Castex e il ministro della Salute, Olivier Véran, alle 18 in conferenza stampa l’ormai sicura.
Ore 8,00 – AstraZeneca, attesa decisione Ema nel pomeriggio – Attesa per le 16 di oggi il parere dell’Ema su sicurezza del farmaco dopo lo stop cautelativo alle somministrazioni in oltre 16 Paesi europei, Italia inclusa, in seguito ai casi sospetti di trombo-embolia registrati in alcuni Stati. Ci si aspetta un parere positivo. In Italia per rilanciare la campagna si pensa all’overbooking e chi rinuncia al vaccino finirà in fondo alla lista. Qui la notizia completa.
Ore 07,00 – In Germania variante inglese al 72% – Aumenta in Germania la presenza di nuovi contagi Covid del tipo della cosiddetta variante inglese: sono il 72% del totale. In altre parole viene rilevata in tre casi su quattro tra quelli diagnosticati, rende noto l’istituto Robert Koch, a quanto riporta Dpa. La variante sudafricana invece registra una leggera flessione, mentre quella brasiliana è ancora poco diffusa. La settimana scorsa la variante inglese del Covid era presente nel 55% dei casi.
COVID, cosa è successo ieri
Istituita la giornata nazionale per le vittime del Covid: sarà il 18 marzo. A partire da domani, il 18 marzo di ogni anno in Italia si celebrerà la giornata nazionale in ricordo delle vittime del Covid. (Qui l’articolo)
Von der Leyen: “A luglio oltre 200 milioni immunizzati in Ue” – La presidente della Commissione Ue, Ursula Von der Leyen, ha dichiarato: “Nel primo trimestre in Ue sono stati distribuiti 100milioni di dosi di vaccino e sono state immunizzate 50 milioni di persone. Nel secondo trimestre saranno distribuite almeno 300 milioni di dosi, anche con Johnson e Johnson che prevede un solo shot, quindi saranno 55 milioni più 125 milioni, questo significa che” alla fine del secondo trimestre “saremo, in totale, già ben al di sopra di 200 milioni di persone immunizzate, e saremo già vicini all’obiettivo di vaccinare il 70% della popolazione adulta al di sopra dei 18 anni entro fine estate”.
AstraZeneca: Oms, “Per ora” continuare somministrazione – L’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms) raccomanda di continuare “per ora” la somministrazione del vaccino AstraZeneca.
Vaccino, von der Leyen: “No a scorciatoie su sicurezza” – Nell’autorizzazione dei vaccini l’Ue ha scelto “il percorso più lungo ma più sicuro” dal momento che “non abbiamo preso scorciatoie, né dato autorizzazioni di emergenza in 24 ore” e “abbiamo aspettato quelle due-tre settimane in più per avere l’autorizzazione all’immissione sul mercato” da parte dell’Ema. Lo ha detto la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, nel corso di una conferenza stampa. Fare un vaccino, ha ricordato la presidente “significa iniettare una sostanza biologicamente attiva in una persona sana”. Quindi “è una buona cosa avere procedure di esame, ma bisogna accettarle per permettere agli scienziati di esprimersi” e “questo è ciò che faranno domani” gli esperti dell’Ema “sugli eventi di trombosi che si sono verificati” dopo le somministrazioni di AstraZeneca.
Vaccino: von der Leyen, AstraZeneca inaffidabile su consegne, ma mi fido del loro vaccino. Ema chiarirà – Tra le case farmaceutiche con cui l’Ue ha stretto accordi “ci sono diversi livelli di affidabilità nella fornitura” perché “BioNTech/Pfizer e Moderna sono molto affidabili, AstraZeneca no”. Lo ha detto la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, nel corso di una conferenza stampa. La presidente spiega così il diverso ‘mix’ di ordini dei Paesi membri che si è verificato perché “non tutti gli Stati membri hanno comprato le quantità che spettavano” a ciascun Paese in proporzione alla popolazione e dunque alcuni Governi “hanno acquistato più dosi” lasciate sul mercato dagli altri Paesi. “Io mi fido di AstraZeneca, mi fido del loro vaccino. Ema farà un’altra dichiarazione domani e sono convinta che permetterà di chiarire la situazione”, ha detto von der Leyen, in merito alle segnalazioni di casi sospetti di effetti collaterali.
Vaccino: Ue, AstraZeneca consegnerà 70 mln dosi invece di 180 – “AstraZeneca ha annunciato purtroppo che nel secondo trimestre consegnerà all’Unione europea 70 milioni di dosi rispetto ai 180 milioni che aveva contrattualmente promesso di fornire”. Lo ha dichiarato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen. “Purtroppo ne arriveranno soltanto 70”, ha aggiunto.
Vaccino: Ue presenta certificato, in vigore da metà giugno – La Commissione europea ha presentato oggi la sua proposta legislativa di creare un certificato vaccinale, il “Digital Green Certificate”, per facilitare la libera circolazione sicura all’interno dell’Ue in tempi di pandemia di Covid-19. Non si limiterà a dimostrare il vaccino ma fornirà anche dettagli (in assenza della vaccinazione) sul test negativo al Covid (compresi quelli rapidi) oppure sulla presenza di anticorpi da guarigione. In vigore entro metà giugno, sarà disponibile, gratuitamente, in formato digitale o cartaceo. Qui la notizia completa.
Vaccino: esperti Oms, J&J raccomandato in Paesi con varianti – Gli esperti dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) hanno raccomandato l’uso del vaccino anti-Covid di Johnson & Johnson anche nei Paesi dove circolano le varianti.
Vaccini, Occhiuto: “Difetto comunicazione, governo intervenga” – “Sui vaccini c’è stata una comunicazione evidentemente insufficiente. Non si è detto ai cittadini con la necessaria chiarezza che è molto più pericoloso non vaccinarsi che farlo. In Inghilterra su 12 milioni di vaccinati solo qualche decina di decessi, e non è stata per nulla verificata la causalità di queste morti”. Lo ha detto Roberto Occhiuto, capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati, intervenendo a “Studio 24”, su RaiNews24. “C’è stato un difetto di comunicazione. Credo che il governo abbia il compito e il dovere di intervenire e suppongo che il presidente Draghi lo farà già oggi o domani. È un peccato perché eravamo passati da 70 mila vaccinazioni al giorno a 170 mila, in alcuni casi 200 mila, e stavamo lavorando per conseguire l’obiettivo del mezzo milione di vaccinati al giorno. Il generale Figliuolo ha assicurato al presidente del Consiglio e al governo che questo ritardo si potrà colmare in pochi giorni”.
Vaccini, da Oms 60mila dosi per i palestinesi – Una fornitura di oltre 60mila dosi di vaccini contro il coronavirus a beneficio della popolazione palestinese è giunta oggi all’aeroporto di Tel Aviv. Lo riporta l’Ansa citando i media israeliani. I vaccini (Astrazeneca e Pfizer) sono stati subito inoltrati con l’assenso dell’esercito israeliano alle autorità sanitarie palestinesi di Ramallah. Ventimila dosi saranno utilizzate nella Striscia di Gaza. Si tratta, secondo i media, di una donazione della Organizzazione mondiale della sanità (Who), nel contesto del programma Covax.
Cts, Meloni: “Bene cambio, ma coinvolgere rappresentanti tessuto produttivo” – “Bene il cambio del Comitato Tecnico Scientifico con il coinvolgimento finalmente di esperti di materie attinenti con il contrasto alla pandemia. Cambio che certifica l’inadeguatezza del CTS che ha gestito la crisi nell’ultimo anno. Fratelli d’Italia chiede un ulteriore passo avanti con il coinvolgimento anche di rappresentanti del tessuto produttivo per meglio gestire chiusure e protocolli di sicurezza”. Lo ha scritto su Facebook il presidente di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni.
Vaccini, Amendola: “Momento unità paese, recuperare ritardi” – “È un momento di unità del paese, dobbiamo fare di tutto perché si recuperi il tempo perduto, contrattare al livello europeo l’aumento delle dosi e mantenere il tabellino di marcia”. Lo ha detto il sottosegretario agli Affari europei Enzo Amendola a Omnibus. “Ho piena fiducia – ha poi aggiunto rispondendo ad una domanda sulla nuova organizzazione del Cts voluta dal premier Mario Draghi – che le novità introdotte nel Comitato scientifico possano essere utili a rendere tutta la struttura della macchina in moto in maniera più forte e dedicata agli obiettivi”.
Speranza: “Infermieri e farmacie somministreranno i vaccini” – Il ministro della Salute Roberto Speranza, in audizione alle Commissioni riunite Affari sociali di Camera e Senato, ha detto che il governo sta lavorando a un intervento normativo “per favorire l’impegno di farmacie e di infermieri nella campagna di vaccinazioni e per favorirne l’accelerazione”. Il ministro ha dichiarato: “Il governo italiano considera i vaccini la prima vera chiave per chiudere questa stagione, quanto avvenuto nelle ultime ore non incrina la nostra fiducia, la campagna di vaccinazione va quindi avanti e dovrà accelerare anche con l’aumento delle dosi che avremo a disposizione, l’auspicio è che già da domani possa arrivare una risposta dall’Ema. Abbiamo massima fiducia e pretendiamo il massimo livello di sicurezza”. Speranza ha aggiunto: “L’auspicio è che già da domani arrivino rassicurazioni per rilanciare la campagna di vaccinazione. Nel secondo trimestre avremo in arrivo oltre 50 milioni di dosi e nel terzo trimestre avremo 80 milioni di dosi attese, questo significa che potremo avere una accelerazione molto significativa”.
Mattarella: “Paese ha dimostrato unità e coesione. Sapremo risollevarci dalla pandemia” – “L’Italia, colpita duramente dall’emergenza sanitaria, ha dimostrato ancora una volta spirito di democrazia, di unità e di coesione. Nel distanziamento imposto dalle misure di contenimento della pandemia ci siamo ritrovati più vicini e consapevoli di appartenere a una comunità capace di risollevarsi dalle avversità e di rinnovarsi”. Lo afferma il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione del 160esimo anniversario dell’Unità d’Italia. “La Repubblica, per scelta degli italiani, è la massima espressione dell’Unità nazionale e l’Inno e la Bandiera sono i simboli più cari e riconosciuti della nostra Patria. La celebrazione odierna ci esorta nuovamente a un impegno comune e condiviso, nel quadro del progetto europeo, per edificare un Paese più unito e solido, condizione necessaria per una rinnovata prosperità e uno sviluppo equo e sostenibile”, aggiunge. Qui la notizia completa.
Vaccini, Coldiretti: per ogni giorno ritardo 350 milioni di mancati consumi – Ogni giorno di ritardo sulle vaccinazioni costa in media all’Italia oltre 350 milioni in mancati consumi, con un drammatico effetto a valanga sull’occupazione che si aggiunge alle sofferenze e alle vittime causate dalla pandemia. Lo rivela un’analisi della Coldiretti sugli effetti provocati dai ritardi nelle vaccinazioni a causa delle troppe incertezze e dei timori sull’efficacia e sicurezza del vaccino AstraZeneca.
Vaccini, l’Ue in affanno: dopo i ritardi nelle consegne, milioni di dosi restano in frigo – Oltre 61,5 milioni di dosi sono state consegnate ai 27 Stati Ue, ma ne sono state somministrate solo 47,5 milioni. Qui tutti i dati.
Il silenzio delle istituzioni in Italia su AstraZeneca. Eppure in Europa tutti hanno motivato lo stop al vaccino – In Italia, a differenza di quanto accaduto negli altri Paesi europei, nessuno ha spiegato lo stop al vaccino di AstraZeneca imposto dall’Aifa nella giornata di lunedì 15 marzo. Qui la notizia completa.
“Pronti a ripartire con AstraZeneca”: intesa tra Italia e Francia sul vaccino. Macron irritato con la Merkel – Italia e Francia sono pronti a ripartire con le somministrazioni del vaccino AstraZeneca non appena l’Ema darà il suo ok: è nel tardo pomeriggio di martedì 16 marzo che Draghi e Macron si sentono al telefono per tentare di sbloccare il pasticcio europeo sul siero dell’azienda anglo-svedese. Qui la notizia completa.
Ore 7,30 – Due metri di distanza quando si mangia e quarantena anche per i vaccinati: le nuove raccomandazioni anti-Covid – Pubblicate da Iss, Inail, Aifa e ministero della Salute le “Indicazioni ad interim sulle misure di prevenzione e controllo delle infezioni da SARS-CoV-2 in tema di varianti e vaccinazione”. Qui la notizia completa.
Ore 07,00 – Vaccini Biden: “Parliamo con diversi Paesi per surplus Usa” – L’amministrazione Usa sta “già parlando con diversi Paesi” della condivisione del surplus americano di vaccini anti-Covid. Lo ha assicurato il presidente, Joe Biden, senza citare alcun Paese. “Ve lo faremo sapere molto presto”, ha detto prima di imbarcarsi per la Pennsylvania, dove si è recato per promuovere il piano di aiuti da 1.900 miliardi di dollari.
Leggi anche: 1. Come cambiano i colori delle Regioni: tutta Italia in rosso o in arancione, Sardegna resta in area bianca; // 2. Draghi: “Nuove restrizioni necessarie per limitare i morti. Per i vaccini attendano tutti il proprio turno”; // 3. Dal 15 marzo scompare l’area gialla, zona rossa nazionale a Pasqua: ecco le restrizioni decise oggi dal governo nel nuovo decreto anti-Covid; // 4. La pandemia economica non ha bollettini quotidiani, ma in Italia ci sono un milione di poveri in più (di Giulio Cavalli)