Covid, Ricciardi: “Il virus non scomparirà. Green Pass resti obbligatorio fino alla fine dell’anno”
Covid, Ricciardi: “Il virus non scomparirà. Green Pass resti obbligatorio fino alla fine dell’anno”
L’obbligo di green pass dovrà rimanere in vigore per tutto il 2022. A dirlo è Walter Ricciardi, consulente del ministero della Salute sull’emergenza Covid, che in un’intervista a La Repubblica ha respinto l’ipotesi di far decadere le misure anti-Covid con la fine dello stato d’emergenza, prevista per il 31 marzo. “Per tutto questo 2022 obbligo e Green Pass vanno mantenuti. Siamo ancora in un anno di passaggio”, ha detto l’igienista, fino al 2020 rappresentante dell’Italia nel consiglio d’amministrazione dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms). “Va visto cosa succederà ad ottobre per capire se il virus si ripresenterà e con quale veemenza, così è fondamentale avere già attivi gli strumenti che ci permettono di combatterlo nel modo più efficace”.
Ricciardi ha difeso il ricorso del green pass invitando a non pensare “che sia tutto finito”. “Serve ancora. Insieme alla vaccinazione deve diventare uno dei due perni della nuova normalità. Se li togliamo siamo a rischio. Sarebbe la terza volta che facciamo lo stesso errore, il terzo anno in cui pensiamo che tutto sia finito e poi ci troviamo con la curva che risale. Deve essere chiaro a tutti: il virus circola ed è temibile. C’è un’altra malattia che si aggiunge a quelle che già conosciamo, è molto più pericolosa dell’influenza e dobbiamo gestirla”, ha detto Ricciardi, alla vigilia dell’entrata in vigore del “super” green pass obbligatorio per tutti i lavoratori che hanno più di 50 anni, che da domani limiterà l’accesso ai posti di lavoro solo a chi è vaccinato o guarito da Covid-19. Un obbligo “funzionale” a evitare un “ritorno di fiamma dell’epidemia”. “Non dobbiamo pensare che sia tutto finito. Certo, i risultati raggiunti devono soddisfarci, ma il virus continua a circolare e ci vuole ancora attenzione”, ha detto, ricordando che ci sono ancora 5 milioni di non vaccinati che tengono alto il numero dei morti. Per loro il virus resta molto temibile”. “Deve essere chiaro, il virus non scomparirà: una nuova malattia si è aggiunta a quelle che già conoscevamo. Ed è molto più grave dell’influenza”, ha sottolineato l’esperto, che ritiene “plausibile” un’attenuazione della protezione nei vaccinati, che renda necessari richiami periodici. “Non è detto che debba avvenire con cadenza annuale, bisogna aspettare i dati. Sicuramente si dovrà partire dai fragili ma poi, con ogni probabilità, lo dovremo fare tutti”.