Covid, il piano del governo per salvare il Natale. Ipotesi terza dose per tutti da febbraio
Salvare il Natale ed evitare nuove chiusure. Questo l’obiettivo del governo in vista delle prossime festività, tenendo conto delle maggiori occasioni di contatto interpersonale, soprattutto al chiuso. E facendo i conti con l’aumento dei contagi che si registra negli ultimi giorni, anche se al momento in Italia la situazione non appare critica come in altri Paesi.
L’arma a disposizione per sconfiggere il virus è sempre la stessa: il vaccino. L’esecutivo e gli esperti sono dunque a lavoro per garantire un Natale sicuro, senza lockdown o chiusure, come invece avvenuto lo scorso anno. Se non saranno feste in lockdown, ricordano gli scienziati, è proprio merito dei vaccini. Anche se una parte della popolazione è ancora restia a immunizzarsi.
La roadmap appare chiara, e prevede appunto un allargamento della popolazione vaccinata, anche attraverso la terza dose, ed eventualmente un ampliamento delle attività per cui è necessario il Green pass. La campagna vaccinale d’altronde al momento è rallentata, come evidenziato dal fatto che non si riesce a superare lo scoglio dei 2,7 milioni di over 50 che ancora non hanno ricevuto la prima dose.
L’obiettivo del governo è di estendere entro Natale la platea di chi riceve la cosiddetta “dose booster” almeno agli ultracinquantenni (oggi è prevista dai 60 in su), ma anche al personale sanitario. Probabile poi che entro febbraio la vaccinazione con la terza dose venga estesa a tutta la popolazione. Inoltre si attende il via libera di Ema al vaccino anti-Covid ai bambini: la somministrazione di Pfizer è stata già autorizzata negli Stati Uniti per la fascia 5-11 e presto potrebbe arrivare l’ok anche in Europa. Il governo conta di vaccinare, almeno con una dose, la metà dei bambini in quella fascia d’età entro Natale.
Come vi abbiamo raccontato, si va verso la proroga dello stato d’emergenza, che il governo dovrebbe estendere con un decreto legge fino a marzo 2022. Al momento la scadenza è a fine anno, ma nelle prossime settimane dovrà essere presa una decisione in tal senso, anche se la proroga è molto probabile. Stesso discorso vale per l’uso del Green Pass, il quale – nonostante le proteste che continuano a interessare molte città – dovrebbe essere prolungato fino all’inizio della prossima estate. Draghi dunque tira dritto, consapevole che vaccini e certificato verde sono le chiavi per uscire dalla pandemia.
“In una fase di recrudescenza del virus come quella a cui stiamo assistendo a livello europeo in questo momento, è giusto accelerare sulla somministrazione dei richiami. Ieri sono state superati i 2 milioni di terze dosi somministrate”, ha dichiarato il ministro della Salute, Roberto Speranza. “Abbiamo evitato grazie alle misure di prevenzione e adesso ai vaccini la grande ondata, quella che avrebbe saturato gli ospedali, li avrebbe congestionati, avrebbe fatto molti morti non solo a causa del Covid direttamente”, ha detto Giovanni Rezza, direttore generale della prevenzione al ministero della Salute.
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