Covid, approvato il nuovo decreto sulle riaperture. Stop coprifuoco dal 21 giugno, bar, ristoranti, palestre: ecco cosa prevede
Covid, il nuovo decreto sulle riaperture: ecco cosa prevede
Nella serata di lunedì 17 maggio il Consiglio dei ministri ha approvato il nuovo decreto anti-Covid sulle riaperture: ecco cosa prevede nel dettaglio la nuova norma, che entrerà in vigore subito dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale prevista per domani, martedì 18 maggio.
Il coprifuoco slitta alle 23 da subito, poi alle 24, abolito dal 21 giugno
Da domani, 18 maggio, nelle Regioni che si trovano in zona gialla l’inizio dell’orario del coprifuoco slitta di un’ora, ovvero dalle 22 attuali alle 23. L’obbligo di rientro a casa, sempre in zona gialla, slitterà alle 24 a partire dal 7 giugno per poi essere definitivamente eliminato il 21 giugno. Dal 22 giugno, quindi, la circolazione tornerà a essere libera.
Sei regioni in zona bianca nelle prossime settimane
Dal 1 giugno Friuli-Venezia Giulia, Sardegna e Molise saranno in zona bianca. Dal 7 giugno, invece, toccherà ad Abruzzo, Veneto e Liguria. Nelle regioni in zona bianca valgono solo le regole di comportamento (mascherina, distanziamenti) e non c’è coprifuoco (Qui l’articolo completo).
Riapertura dei centri commerciali già da questo weekend
Riaprono anche i centri commerciali, fino ad ora chiusi nei giorni festivi e prefestivi. Già dal prossimo weekend, sabato 22 e domenica 23 maggio, dunque, i centri commerciali potranno riaprire al pubblico.
Decreto Covid: via libera a ristoranti e bar al chiuso dal 1 giugno
Fissata per il 1 giugno la riapertura di bar e ristoranti al chiuso per i locali che si trovano in una Regione in zona gialla. Via libera, sempre dal 1 giugno, anche al consumo al bancone dei bar dalle 5 alle 18: dopo questo orario i bar potranno restare aperti per l’asporto o per servire ai tavoli solo ed esclusivamente all’esterno. I ristoranti che hanno locali al chiuso, invece, potranno restare aperti anche a cena.
Green pass ai matrimoni
Dal 15 giugno si potrà tornare a organizzare banchetti e ricevimenti per feste e matrimoni. Oltre a rispettare le regole previste dal protocollo anti-Covid, però, agli invitati sarà richiesto il green pass (leggi qui come funziona). Ovvero ciascuno degli invitati dovrà aver ricevuto entrambe le dosi del vaccino, oppure dimostrare, attraverso un certificato rilasciato dalla Asl o dal medico di base, di aver contratto ed essere guariti dal Covid negli ultimi sei mesi, o effettuare un tampone, molecolare, antigenico o salivare, nelle 48 ore precedenti alla festa.
Palestre e piscine al chiuso
Confermata la riapertura delle palestre(già prevista dal precedente decreto). La data di ripartenza, però, potrebbe essere anticipata già dal 24 maggio, anziché al 1 giugno come inizialmente previsto. Dal 1 luglio, invece, potrebbero riaprire le piscine al chiuso (all’aperto sono già aperte dallo scorso 15 maggio) e i centri benessere.
Presenza di pubblico in eventi e competizioni sportive
La presenza di pubblico è autorizzata per tutti gli eventi e competizioni sportive dal 1 giugno all’aperto e dal 1 luglio al chiuso nei limiti già fissati (capienza non superiore al 25% di quella massima e comunque non superiore a 1000 persone all’aperto e 500 al chiuso), e non più limitatamente alle competizioni di interesse nazionale.
Anticipata la riapertura dei parchi tematici, restano chiuse le discoteche
La riapertura di parchi tematici e di divertimento è stata anticipata al 15 giugno, mentre restano sospese le attività in sale da ballo, discoteche e simili, all’aperto o al chiuso. Sale giochi, sale scommesse, sale bingo e casinò, invece, riaprono a partire dal 1 luglio, così come le attività di centri culturali, centri sociali e centri ricreativi.
Riaprono gli impianti di risalita
Dal 22 maggio, inoltre, è prevista la riapertura degli impianti alle condizioni indicate dalle linee guida.
Decreto Covid: cambiano i criteri per i colori delle Regioni
Nel nuovo decreto Covid sulle riaperture dovrebbero essere modificati anche i criteri per la valutazione dell’incidenza dell’epidemia nelle singole Regioni. Nella nuova norma varrà il tasso di ospedalizzazione nell’area medica e in terapia intensiva, mentre non varrà più l’indice Rt. I criteri, inoltre, passeranno da 21 a 12.
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