Morta Lea Vergine. La critica d’arte scompare il giorno dopo suo marito Enzo Mari: entrambi erano ricoverati in ospedale per Covid
Morta la critica d’arte Lea Vergine: era ricoverata per Covid al S. Raffaele
È morta in seguito alle complicazioni dovute al Covid la critica d’arte Lea Vergine: la donna, 82enne, è deceduta all’ospedale San Raffaele di Milano il giorno successivo al marito Enzo Mari, noto designer, anche lui ricoverato dopo aver contratto il Coronavirus. Nata a Napoli il 5 marzo 1936, Lea Vergine, al secolo Lea Buoncristiano, è stata una delle figure principali dell’arte dell’ultimo mezzo secolo. Nella sua lunga carriera, ha curato e organizzato numerose mostre e collaborato con alcuni dei principali quotidiani italiani, tra cui il Corriere della Sera e Il Manifesto, pubblicando anche diversi saggi sull’arte contemporanea.
Lea Vergine ed Enzo Mari erano sposati dal 1978. I due si erano conosciuti a Napoli, ma, essendo entrambi coniugati, vennero accusati di concubinaggio e furono costretti a lasciare la città partenopea per trasferirsi a Milano. Tra le sue pubblicazioni più importanti, Il corpo come linguaggio, dove analizzava la nascita della body art, e L’altra metà dell’avanguardia 1910-1940. Pittrici e scultrici nei movimenti delle avanguardie storiche in cui sottolineava l’importante contributo che le donne avevano dato ai principali movimenti del Novecento.
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