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Green pass, Stato di emergenza e colori delle Regioni: ecco cosa prevede il nuovo decreto Covid

Immagine di copertina
Credit: EPA/ETTORE FERRARI / ANSA

Il Governo ha disposto l’introduzione del Green pass obbligatorio per accedere a tutti i luoghi in cui si rischia l’assembramento, la proroga dello Stato di emergenza e la revisione dei parametri per il passaggio delle Regioni dalla zona bianca alla zona gialla.

È quanto prevede il nuovo decreto legge Covid approvato oggi, giovedì 22 luglio 2021, dal Consiglio dei Ministri.

Il provvedimento contiene “Misure urgenti per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da Covid 19 e per l’esercizio in sicurezza di attività sociali ed economiche“.

Green pass obbligatorio

Il decreto Covid prevede che il Green pass sarà obbligatorio ovunque ci sia rischio di assembramenti e dovrà essere mostrato per poter accedere a determinati luoghi e attività a partire da giovedì 5 agosto. Pena, multe salate fino a 400 euro per chi viola le regole.

Secondo il provvedimento, il certificato sarà indispensabile per accedere agli spazi al chiuso di bar e ristoranti, ma solo al tavolo, e per partecipare a eventi (anche sportivi) con un gran numero di partecipanti. Per ora resteranno chiuse le discoteche, anche in Zona bianca.

Il decreto impone di esibire il Green pass all’ingresso del locale indicato e ne dispone l’obbligo anche per entrare in teatri, cinema, stadi, palestre, centri sportivi, concerti, convegni e locali di intrattenimento spettacolo.

Secondo quanto riporta AGI, l’elenco completo è contenuto all’interno del decreto approvato oggi dal Governo. “A far data dal 6 agosto 2021, è consentito in zona bianca esclusivamente ai soggetti muniti di una delle certificazioni verdi COVID-19, l’accesso ai seguenti servizi e attività: a) servizi di ristorazione svolti da qualsiasi esercizio” per il consumo al tavolo, al chiuso; b) spettacoli aperti al pubblico, eventi e competizioni sportivi c) musei, altri istituti e luoghi della cultura e mostre; d) piscine, centri natatori, palestre, sport di squadra, centri benessere, anche all’interno di strutture ricettive, limitatamente alle attività al chiuso; e) sagre e fiere, convegni e congressi di cui all’articolo 7; f) centri termali, parchi tematici e di divertimento; g) centri culturali, centri sociali e ricreativi, limitatamente alle attività al chiuso e con esclusione dei centri educativi per l’infanzia, compresi i centri estivi, e le relative attività di ristorazione; h) attività di sale gioco, sale scommesse, sale bingo e casinò, di cui all’articolo 8-ter; i) concorsi pubblici”. Le stesse disposizioni si applicano anche nelle Zone gialla, arancione e rossa.

La nuove disposizioni modificano anche la capienza consentita per spettacoli e manifestazioni sportive. Per quanto riguarda “gli spettacoli aperti al pubblico in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche, locali di intrattenimento e musica dal vivo e in altri locali o spazi anche all’aperto”, come citati nel decreto, in fascia bianca “la capienza consentita” non potrà “essere superiore al 30/50 per cento di quella massima autorizzata all’aperto e al 25/30 per cento al chiuso nel caso di eventi con un numero di spettatori superiore rispettivamente a 5.000 all’aperto e 2.500 al chiuso”.

In Zona gialla invece, “la capienza consentita non può essere superiore al 50 per cento di quella massima autorizzata e il numero massimo di spettatori non può comunque essere superiore a 2.500 per gli spettacoli all’aperto e a 1.000 per gli spettacoli in luoghi chiusi, per ogni singola sala”.

Le nuove misure modificano anche le prescrizioni relative alla presenza del pubblico agli eventi sportivi, applicandosi “sia agli eventi e alle competizioni di livello agonistico riconosciuti di preminente interesse nazionale con provvedimento del Comitato olimpico nazionale italiano (CONI) e del Comitato italiano paralimpico (CIP), riguardanti gli sport individuali e di squadra, organizzati dalle rispettive federazioni sportive nazionali, discipline sportive associate, enti di promozione sportiva ovvero da organismi sportivi internazionali sia agli eventi e le competizioni sportivi diversi da quelli sopra richiamati”.

“In Zona bianca, la capienza consentita non può essere superiore 30/50 per cento di quella massima autorizzata all’aperto e al 25/30 per cento al chiuso“, si legge nel testo come riportato da AGI. “In Zona gialla la capienza consentita non può essere superiore al 25 per cento di quella massima autorizzata e, comunque, il numero massimo di spettatori non può essere superiore a 2.500 per gli impianti all’aperto e a 1.000 per gli impianti al chiuso”.

Proroga dello Stato di emergenza fino al 31 dicembre 2021

Il  decreto Covid prevede un’ulteriore proroga dello Stato d’emergenza fino al 31 dicembre, prolungando l’attuale scadenza fissata al 31 luglio.

Deliberato per la prima volta dal Consiglio dei ministri il 31 gennaio 2020 dal governo dell’allora premier Giuseppe Conte per far fronte alla crisi sanitaria causata dal Covid, successivamente lo Stato d’emergenza è stato sempre prorogato, in ultimo dal decreto Riaperture di aprile.

Come previsto dall’articolo 24 del decreto legislativo n. 1 del 2008, lo Stato d’emergenza non può superare i 12 mesi ed è prorogabile per non più di ulteriori 12 mesi.

Colori delle Regioni: i nuovi parametri

Il nuovo decreto Covid prevede nuovi parametri, in vigore dal 1 agosto, con cui saranno attribuiti i colori alle Regioni e in particolare stabilisce una serie di soglie di occupazione dei posti letto nei reparti d’emergenza delle strutture sanitarie per il cambio di fascia di rischio dei vari territori.

Resta a 50 casi ogni 100mila abitanti l’incidenza del contagio per passare dalla Zona bianca alla fascia gialla, ma da ora saranno determinanti anche gli indicatori ospedalieri, cioè l’occupazione delle terapie intensive e delle aree mediche.

Sulla base delle indicazioni di esperti e tecnici del ministero della Salute, dell’Istituto Superiore di Sanità e del Comitato tecnico scientifico, approvate dalla Cabina di regia riunitasi oggi, il Governo ha stabilito

una soglia del 10 per cento per le terapie intensive e del 15 per cento per l’area medica, oltre cui scatterà il passaggio dalla Zona bianca in fascia gialla.

Il salto in Zona arancione avverrà invece nel caso si superasse la soglia del 20 per cento in terapia intensiva e del 30 per cento nelle aree mediche. Il passaggio alla Zona rossa si produrrà invece rispettivamente con un’occupazione dei posti letto in terapia intensiva superiore al 30 per cento e oltre il 40 per cento nelle aree mediche.

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