Covid, le misure al vaglio per il dopo Pasqua: ipotesi “zona gialla rafforzata”
Covid, il decreto al vaglio per il dopo Pasqua
La curva epidemiologica preoccupa il governo: ieri i contagi sono stati 23.696 e i decessi 460, le strutture ospedaliere sono ancora in affanno e il tasso di positività è pari al 6,8 per cento. Intanto il monitoraggio della cabina di Regia in programma per oggi vedrà la maggior parte delle Regioni, ad esclusione di Toscana e Lazio – che dovrebbero essere promosse all’arancione – restare in zona rossa.
Per questo si inizia già a pensare a una strategia per il dopo Pasqua da includere nel decreto che entrerà in vigore il 7 aprile, e cioè una soluzione di compromesso tra la necessità di limitare ancora spostamenti e contatti e quella di dare fiato alle attività che sono più in affanno, come bar e ristoranti, ma anche centri estetici e parrucchieri.
Un intervento in questo senso, nelle Regioni in cui i dati sono più rassicuranti, potrebbe essere quello di istituire una “zona gialla rafforzata” e cioè una fascia che comporti parziali aperture di bar e ristoranti almeno all’ora di pranzo e nel primo pomeriggio, e misure da area arancione nei fine settimana, fermo restando il lockdown per il primo maggio.
Un’ulteriore misura da includere nel prossimo decreto per dare fiato ad alcune attività economiche senza mettere a rischio la sicurezza potrebbe essere quella di riaprire parrucchieri e barbieri anche nelle zone rosse (fatta eccezione per i weekend) perché spesso l’appuntamento a domicilio comporta contatti troppo ravvicinati in casa, mentre nei locali si segue un protocollo più rigido.
Intanto, lo stato d’emergenza potrebbe essere prorogato fino a luglio: è la linea del Ministro Speranza, il quale sostiene che in questo modo il governo avrà facoltà di intervenire con decisioni tempestive in caso di ritardi della campagna vaccinale.
Sul prossimo decreto proprio oggi i governatori parteciperanno all’incontro tra Stato e Regioni, ma l’elaborazione è prevista per la prossima settimana: prima di ogni scelta bisognerà ovviamente valutare con attenzione l’andamento della curva epidemiologica e quindi l’effetto delle chiusure ma anche delle parziali riaperture nelle Regioni che passeranno all’arancione.
Leggi anche: 1. Cosa sappiamo per certo (e cosa ancora non sappiamo) sul vaccino AstraZeneca / 2. Vaccini, Regione Lombardia poteva usare gratis il portale di Poste ma ha deciso di spendere 22 milioni per Aria Spa (di Lorenzo Zacchetti) / 3. Lazio, l’assessore D’Amato a TPI: “Pronti a far produrre qui lo Sputnik. Dopo Pasqua scuole aperte” (di Andrea Lanzetta)