De Luca: “Non escludo lockdown in Campania”. De Magistris: “Fammi vedere i dati di Napoli”
“Credo sia opportuno che governo nazionale si prepari, anche usando fondi europei, a preparare un piano B. Le imprese non possono morire e le famiglie e i lavoratori hanno bisogno del pane a fine mese”. Lo ha detto il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca a margine dell’assemblea Anita a Napoli. “Il governo – ha detto – deve prepararsi da subito a un piano di sostegno alle imprese, perché é prevedibile che avremo mesi difficili. Noi lo abbiamo fatto in primavera con un piano socio economico da un miliardo e 17 milioni, ci siamo dissanguati. Ora prepariamoci senza drammatizzazione e angosce ma guardando in faccia problemi. Dobbiamo avere fiducia nel futuro ma una fiducia rafforzata dalla capacità di prevedere in anticipo quello che sarà tra qualche mese”.
Il governatore non esclude la possibilità, nelle prossime settimane, di chiedere al governo la chiusura della Campania, considerando che – come ha annunciato – anche i dati di oggi parlano di oltre 700 casi solo in Campania. “Si prenderanno tutte le decisioni necessarie, non le più comode – avverte – Ma quelle più necessarie per tutelare la sicurezza delle nostre famiglie. Per adesso abbiamo una situazione che mi pare sotto controllo. Tutto dipende dall’evoluzione del contagio”.
“Con l’incremento di 800 positivi al giorno è lockdown in Campania. Voglio essere chiaro su questo: arriviamo alla chiusura di tutto”, ha aggiunto De Luca durante la sua settimanale diretta Facebook per fare il punto sulla pademia da Coronavirus. “Entriamo nella fase D, quella del contagio elevato o elevatissimo, perché se abbiamo 750 contagi il quadro cambia. L’obiettivo a cui puntiamo è avere più o meno un equilibrio tra nuovi contagi e persone dichiarate guarite. Ma, se questo equilibrio salta, cioè se dovessimo avere mille contagi e 200 guariti al giorno è lockdown. Se, in termini assoluti, hai 800 positivi al giorno arriviamo alla chiusura di tutto”.
Sulla situazione Covid è intervenuto anche Luigi De Magistris, sindaco di Napoli, che ha assunto un ruolo di netta contrapposizione rispetto a governatore campano. Ospite di Tiziana Panella a Tagadà su La7, il sindaco partenopeo picchia durissimo contro De Luca: “Ha usato il Covid-19 per la sua campagna elettorale”. E ancora: “La pandemia è stata la sua fortuna politica”.
Questa mattina De Magistris ha inviato a De Luca una lettera incentrata sulla situazione Covid in città. Dopo aver ricordato in premessa che “nel mio ruolo di sindaco di Napoli, rappresento la massima autorità sanitaria” cittadina, il primo cittadino ritiene “necessario, urgente e indispensabile che tutti i dati, sull’andamento del virus, mi siano comunicati costantemente e in modo dettagliato, perché rappresentano lo strumento principale che consente di poter analizzare il contagio sul territorio e, in particolare, la sua diffusione all’interno di ogni Municipalità”.
“Vedere De Luca che corre a Roma a chiedere soccorso dopo aver detto, fino a prima del voto, che la situazione era sotto controllo, mi preoccupa soprattutto alla luce di tutti i soldi che sono stati impegnati in Italia e con procedure straordinarie”, ha infine commentato De Magistris gli incontri che ha avuto ieri nella Capitale il presidente della Regione Campania.
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