Covid, concertoni, mercatini e feste in piazza. Le città corrono ai ripari e cancellano gli eventi
I mercatini di Natale con “l’odore di castagne per le strade”, come cantava Domenico Modugno; i concertoni di fine anno dove stretti tra la gente si gridava il conto alla rovescia, qualche secondo prima della mezzanotte; gli aperitivi il giorno della Vigilia di Natale, prima del cenone, con la musica che invade le strade mentre si incontrano gli amici di sempre, per un augurio e per un saluto. Anche quest’anno, questi eventi sembrano figli di un’altra vita. Non in tutte le città, certo, ma alcuni sindaci corrono ai ripari e iniziano e i dietrofront dovuti soprattutto al dilagare della variante Omicron.
A Roma non ci sarà, per il secondo anno consecutivo, il tradizionale mercatino di piazza Navona. Ed è in forse anche il Concertone al Circo Massimo che dovrebbe vedere le esibizioni di Coez, Blanco e Tommaso Paradiso davanti a massimo 15mila persone. “Si attendono gli ultimi dati epidemiologici per decidere” dice il sindaco della Capitale, Roberto Gualtieri.
Anche in Liguria i concerti in piazza iniziano a saltare: “È sicuramente un elemento di prudenza opportuno”, dice il presidente della Liguria, Giovanni Toti.
In Campania vietati gli assembramenti e la vendita di alcolici il 24 dicembre oltre al divieto di organizzare feste in piazza a Capodanno. L’ordinanza del presidente della Regione, Vincenzo De Luca, che blinda le vigilie più attese dell’anno dovrebbe arrivare in questi giorni. “Credo che si debba vietare ogni festa in piazza se vogliamo stare tranquilli nei mesi successivi, perché rischiamo, per la follia di una settimana, di essere chiusi tutti per mesi dopo Capodanno” dice De Luca.
Il Covid cancella anche le feste di Capodanno in Veneto, regione in zona gialla da lunedì 20. Niente primo dell’anno “diffuso” a Treviso, quindi.
La crescita dei contagi annulla gli eventi dell’ultimo dell’anno che qualche tempo fa erano previsti a Olbia, in Sardegna, ma anche a Reggio Emilia, Ravenna e Parma in Emilia-Romagna o a Trieste, in Friuli-Venezia Giulia.
A resistere sono i Concertoni delle dirette televisive: quello di Bari, in onda su Canale 5, e quello di Terni, su Rai Uno.
A rinunciare ai mercatini di Natale poi sono alcune località della Val Gardena come Ortisei. In altre città come Merano e Bolzano ci saranno, ma con ingressi contingentati.
Nonostante gli italiani completamente vaccinati siano sempre di più, la paura del virus e delle sue varianti rimane alta, così come la guardia e la prudenza.