Covid, casi in calo ma sale l’allerta in vista dell’autunno: “A settembre attesi 20 milioni di contagi”
Covid, casi in calo ma sale l’allerta in vista dell’autunno
Mentre la sesta ondata di Covid è in fase calante, sale l’allerta in vista dell’autunno dove, secondo i dati forniti da La Repubblica, potrebbero arrivare a registrarsi fino a 20 milioni di contagi.
“I nuovi vaccini faranno il loro lavoro, tuttavia è probabile che, se le persone non capiranno che occorre comunque schermarsi dal virus con un comportamento virtuoso, una nuova ondata ci sarà, e anche seria” dichiara al quotidiano il direttore del Cnr di Pavia, Giovanni Maga.
Se nelle ultime settimane si sono contati un milione e mezzo di contagi ufficiali, che potrebbero arrivare fino a 4 e mezzo considerando anche coloro che non hanno mai effettuato un test, a settembre una nuova ondata di Omicron 5 potrebbe interessare tra i 10 e i 20 milioni di italiani.
L’influenza, infatti, ogni anno colpisce tra 5 e 10 milioni di italiani. La variante Omicron, che risulta 5 volte più contagiosa dell’influenza, potrebbe quindi colpire fino a 50 milioni di italiani da cui vanno però sottratte quelle persone che si sono ammalate contro il virus in queste ultime settimane e che hanno quindi sviluppato anticorpi a sufficienza per evitare una nuova infezione, almeno nel breve periodo.
“Anche se siamo in una fase calante della pandemia, dobbiamo considerare le peculiarità di quest’ultima ondata di contagi, trainata soprattutto dalla sottovariante Omicron BA.5, che ha due caratteristiche principali: è altamente contagiosa – si trasmette facilmente e reinfetta vaccinati e guariti – e quindi fa aumentare il numero dei casi” aggiunge Maga.
A rassicurare il virologo è “il fatto che l’immunità acquisita, sia con vaccinazione che con guarigione, si sia dimostrata in grado di limitare i danni, perché in generale le fome virali sono rimaste sotto una soglia accettabile. La nostra difesa per ora ha tenuto, ma la circolazione virale proseguirà”.
“Se nel mese di agosto – spiega ancora l’esperto – mese in cui la circolazione del virus è normalmente più bassa, avremo dinamiche sociali tali da mantenere comunque una circolazione attiva, ossia uno ‘zoccolo duro’ di contagiati prodotto dalla mancata osservanza delle normali precauzioni anti-pandemia, questo sarà sufficiente a fare da base alla ripartenza autunnale. Da settembre, quando si inizierà a stare più al chiuso, così, vedremo una nuova crescita del numero dei positivi al Covid”.
“Tutto dipende da come ci comportiamo: se riusciamo a mantenere alta la nostra immunità e se non si verificheranno mutazioni del virus, può darsi che il numero dei contagi non si traduca in situazione seria”.
Secondo l’esperto, quindi, oltre alle vaccinazioni, alle quali dovrebbero sottoporsi tutti gli over 60 con un nuovo booster, “non ci si dovrebbe allontanare dall’abitudine di prendere le precauzioni necessarie per minimizzarlo: indossare le mascherine nei luoghi chiusi e affollati, anche all’aperto se a stretto contatto con altre persone”.