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Covid, dal Lazio alla Lombardia sino all’Emilia-Romagna: ben sei Regioni rischiano l’arancione da venerdì

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Covid, 6 Regioni rischiano l’arancione: ecco quali potrebbero cambiare colore

La situazione epidemiologica in Italia peggiora a causa delle varianti del Covid: se dopo le festività natalizie l’Italia era prevalentemente gialla, ora potrebbe “trasformarsi” in arancione con 6 Regioni che, dopo i nuovi dati attesi per venerdì 19 febbraio, potrebbero cambiare colore (qui le misure in vigore per ogni area).

Sarà il nuovo monitoraggio dell’Iss, che verrà presentato venerdì, quindi, a decretare i nuovi colori delle Regioni. Secondo gli ultimi dati disponibili, relativi al monitoraggio del 12 febbraio, sono ben sei le Regioni che avevano un Rt vicino all’1, la soglia che fa scattare il passaggio da giallo ad arancione.

Se questi dati dovessero essere confermati, quindi, Lombardia, Lazio, Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Marche e Piemonte, che attualmente si trovano tutte in fascia gialla, potrebbero diventare arancioni a partire da domenica 21 o lunedì 22 febbraio, a seconda di quando verrà firmata l’ordinanza del ministro della Salute, Roberto Speranza.

Queste Regioni si aggiungerebbero ad Abruzzo, Liguria, Toscana, Provincia Autonoma di Bolzano, Provincia autonoma di Trento e Umbria, che già si trovano in zona arancione e per le quali le misure restrittive dovrebbero essere confermate per almeno un’altra settimana. In Abruzzo, dove già le province di Pescara e Chieti sono sigillate, si rischia addirittura la fascia rossa, mentre in Umbria, oltre alle misure già previste in provincia di Perugia, se ne valutano altre per Terni.

La Campania dovrebbe restare gialla, ma è già stata individuata una variante autoctona che si affianca all’inglese: la situazione epidemiologica è in peggioramento in alcune città come Castellamare di Stabia e Torre del Greco.

Diversi comuni, dalla Lombardia alle Marche fino all’Umbria, sono in lockdown a causa dell’aumento esponenziale dei contagi causati dalle varianti Covid. Proprio quella delle zone rosse ad hoc, unite alla conferma del sistema a colori, magari con parametri più restrittivi, potrebbe essere la strategia adottata dall’esecutivo per contrastare la diffusione del virus.

Tuttavia, sarebbe pronto anche un piano b da parte del ministero della Salute, che potrebbe ricorrere alle misure già sperimentate durante il periodo natalizio e che hanno permesso di tenere a bada i contagi attraverso un lockdown “soft”.

Nei giorni feriali, quindi, tutte le Regioni sarebbero tutte zona arancione, mentre nei festivi e prefestivi tutta l’Italia si colorerebbe di rosso.

Leggi anche: 1. Napoli, individuata nuova variante del Covid mai descritta in Italia. È quella scoperta nel Regno Unito / 2. La scienza in tempo di pandemia è anche politica, ma Ricciardi sembra ignorarlo / 3. L’improvvisa e insopportabile campagna contro gli scienziati “gufi” (di Selvaggia Lucarelli)

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