Covid Calabria, Occhiuto: “Voglio un lockdown selettivo. I no vax stiano casa”
Un lockdown selettivo, solo per i no vax. Questa la richiesta al governo del presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, che ha istituito la zona rossa a Platì (Rc), comune che conta meno del 30% di vaccinati, per un periodo di sette giorni: dal 10 al 16 gennaio. “Qualche settimana fa sono andato in questa cittadina reggina, ho fatto aprire un centro vaccinale e ho detto agli abitanti: vaccinatevi o vi metto in zona rossa. Il primo giorno si sono vaccinai in 40, il secondo in 20, poi sempre meno. E adesso sono in zona rossa e resteranno a casa”, ha detto Occhiuto in un’intervista a Radio24. Ha aggiunto, poi, che è contrario a ogni tipo di restrizione di libertà per i vaccinati. “Chi sceglie la scienza non può pagare per i comportamenti altrui”, ha sottolineato.
“Non vaccinarsi è una libera scelta, che giudico irresponsabile, ma questa libera scelta ha delle conseguenze”, ha detto spiegando i motivi che l’hanno portato a chiedere il lockdown per i no vax. “Non possiamo correre rischi a causa di una minoranza: i non vaccinati stiano a casa”, ha ribadito Occhiuto. A preoccupare, infatti, è la pressione sugli ospedali. “La Calabria è una regione che ha la sanità commissariata – ha specificato – quindi evidentemente abbiamo problemi superiori rispetto ad altre realtà. E la pressione sulla rete ospedaliera sta aumentando in queste settimane, soprattutto per i ricoveri che interessano coloro che non si sono vaccinati”.
La regione italiana con il maggior numero di persone non vaccinate è la Sicilia (13,71%), a seguire c’è proprio la Calabria che conta il 12,9% di no vax ed è al primo posto per percentuale più alta di ultra ottantenni che non hanno ricevuto alcuna dose di vaccino (16,5%).