Covid, boom di contagi e ospedale in crisi a Trieste: è l’effetto dei cortei no green pass
A Trieste i posti letto Covid nei reparti non intensivi sono finiti. Il direttore del Pronto soccorso Franco Cominotto ha lanciato l’allarme: “Gli accessi stanno aumentando ogni giorno”. Il vicegovernatore del Friuli Venezia Giulia Riccardo Riccardi si è detto “molto preoccupato”. Il 90% dei ricoverati non è vaccinato.
Nel pomeriggio Riccardo Ricciardi ha comunicato i dati aggiornati del focolaio nella regione: “Oggi in Friuli Venezia Giulia su 6.036 tamponi molecolari sono stati rilevati 248 nuovi contagi con una percentuale di positività del 4,11%. Nella giornata odierna si registra un decesso, una donna di 90 anni di Trieste. 13 persone sono ricoverate in terapia intensiva. I pazienti ospedalizzati in altri reparti sono 61”.
Al momento dodici persone con polmonite da Covid sono in attesa di un letto che non c’è. Per far fronte all’emergenza e alla carenza di posti letto la SC Malattie Infettive ha dovuto riattivare i posti letto di degenza che si trovano al terzo piano della Palazzina infettivi dell’Ospedale Maggiore di Trieste. “Purtroppo – ha aggiunto Riccardi – il virus ha ripreso a correre e le notizie che giungono dal Pronto soccorso non sono certo confortanti. Oltre il 90 per cento dei pazienti ricoverati non risulta vaccinato. Il rimanente è composto da persone molto anziane o fragili che sono ancora in attesa della terza dose del vaccino o l’hanno fatta da poco tempo”.
Trieste registra il focolaio Covid-19 più importante in Friuli Venezia Giulia. La regione ha così un dato di incidenza di casi su numero di abitanti che, dopo la provincia di Bolzano, è il più alto d’Italia.