Covid, 6 regioni rischiano la zona arancione. Stretta rafforzata per Bologna
Covid, sei Regioni rischiano la zona arancione
I contagi da Covid in Italia aumentano, probabilmente trainati dalle varianti. Specie quella inglese che ha una contagiosità superiore del 36 per cento. E dopo una breve parentesi in zona gialla per la gran parte della penisola ora 6 regioni rischiano di entrare in zona arancione dalla prossima settimana. L’ordinanza per il cambio di colore, come aveva annunciato il ministro della Salute Roberto Speranza e ribadito oggi dal ministro per gli Affari Regionali Mariastella Gelmini, da ora in avanti entrerà in vigore il lunedì e non più la domenica. Il Piemonte ha già annunciato la decisione di applicare misure più restrittive, mentre le altre in Regioni in bilico sono la Lombardia, Lazio, Marche, Puglia e Basilicata.
Covid, stretta rafforzata per Bologna
Nel frattempo la città metropolitana di Bologna è diventa arancione scuro, dopo gli ultimi dati in aumento rilevati sull’epidemia. È quanto è stato deciso nella riunione pomeridiana tra Regione Emilia Romagna, Ausl e città Metropolitana di Bologna: la conferma arriva su Fb dal sindaco di Anzola Emilia Giampiero Veronesi, consigliere delegato della città metropolitana. Il provvedimento decorrerà da lunedì 1 marzo per le scuole e dal 27 febbraio per tutto il resto. A seguito della riunione urgente convocata oggi dal Sindaco Metropolitano Virginio Merola – scrive il sindaco di Anzola Giampiero Veronesi – comunico a tutti i miei concittadini che si è deciso di istituire la zona arancione scuro per tutti i Comuni della Città Metropolitana di Bologna (quindi Anzola compresa). Il provvedimento (che decorrerà da lunedì 1 marzo per le scuole e dal 27 febbraio per tutto il resto) è giustificato dall’aumento esponenziale dei contagi su tutta la provincia di Bologna ed il conseguente probabile collasso, nel breve periodo, delle strutture sanitarie (nella giornata di ieri è stato raggiunto, sulla provincia di Bologna, il picco massimo di contagi dall’inizio della pandemia). Questa decisione comporta, tra le altre, la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado per 15 giorni (ad eccezione della scuola dell’infanzia e dei nidi), la limitazione degli spostamenti sia tra un Comune e l’altro sia all’interno del proprio Comune di residenza, la chiusura degli impianti sportivi (anche all’aperto), ed altre specifiche limitazioni. Seguiranno gli aggiornamenti del caso non appena verranno forniti”, conclude il primo cittadino di Anzola.
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