L’anno che cambiò il mondo per sempre: il 2020 nelle inchieste di TPI sul Covid
Dalla mancata zona rossa di Alzano e Nembro, alla truffa dei tamponi in Campania: come TPI ha coperto la pandemia
Il 2020 verrà ricordato nei libri di storia per essere stato l’anno della pandemia globale di Covid-19. Immagini che resteranno nella mente di generazioni e generazioni: le bare portate via dai camion militari a Bergamo, gli ospedali in affanno, gli abbracci mancati, i medici e gli infermieri stremati in corsia.
Noi di TPI ce l’abbiamo messa tutta per raccontare cause e effetti del Coronavirus da vicino: con interviste a politici e a chi è stato in prima linea e con reportage e inchieste esclusive. Abbiamo fatto delle battaglie per portare alla luce la verità sulla gestione di questa emergenza. Con il nuovo anno alle porte vogliamo ripercorrere le storie sulla pandemia negli articoli dei nostri giornalisti e inviati e nelle opinioni delle nostre firme.
Codogno: dove tutto è iniziato
Con lo scoppio dell’emergenza Covid in Italia, abbiamo seguito sul campo cosa stava succedendo nella prima zona rossa con i reportage di Giulio Cavalli e di Selvaggia Lucarelli da Codogno. A marzo 2020 abbiamo continuato a seguire gli sviluppi della pandemia nel Nord Italia, con le vicende delle famiglie rimaste senza assistenza e dei pazienti curati nei corridoi ma anche quelle degli italiani rimasti bloccati a bordo delle navi da crociera. Il direttore di TPI Giulio Gambino ha firmato un editoriale sulla critica ai giornali, poi rivelatasi ridicola, per l’eccessivo allarmismo sul Covid.
La mancata zona rossa ad Alzano e Nembro
A marzo 2020 è uscita su TPI la prima parte dell’inchiesta di Francesca Nava sulla mancata zona rossa nella bergamasca, sviluppata nei mesi successivi, che è valsa alla testata il premio Ischia internazionale di giornalismo 2020, sezione web e che è stata raccolta in un e-book insieme ai contributi di altri autori. Tra il materiale pubblicato in esclusiva, anche la nota riservata dell’Iss che rivela che il 2 marzo era stata chiesta la chiusura di Alzano Lombardo e Nembro.
Quello tra il 23 febbraio e il 23 marzo è un mese cruciale per la pandemia in Italia. Di mala gestione sanitaria, di responsabilità politiche venute meno, di pressioni da parte delle imprese. Trenta giorni che hanno contribuito a trasformare la Lombardia nel focolaio numero uno d’Italia. La storia di un contagio che, con la sua propagazione, ha pesantemente contribuito a fermare l’Italia intera per oltre due mesi. Ecco l’inchiesta per punti:
- Quel 23 febbraio ad Alzano Lombardo: così Bergamo è diventato il lazzaretto d’Italia (Parte I inchiesta di Francesca Nava su TPI)
- ESCLUSIVO TPI: Una nota riservata dell’Iss rivela che il 2 marzo era stata chiesta la chiusura di Alzano Lombardo e Nembro. Cronaca di un’epidemia annunciata (Parte II inchiesta di Francesca Nava su TPI)
- Il dirigente condannato, l’assessore incompetente, il direttore pentito. La catena di comando che poteva fermare il virus all’ospedale di Alzano Lombardo ma non l’ha fatto (Parte III inchiesta di Francesca Nava su TPI)
- Quel decreto del 23 febbraio ignorato da tutti: Alzano e Nembro dovevano essere chiusi anche con un solo positivo
- “In Lombardia non si potevano fare zone rosse, non si poteva fermare la produzione”: parla a TPI il presidente di Confindustria Lombardia
- Coronavirus all’ospedale di Alzano: dopo l’inchiesta di TPI la Procura di Bergamo indaga per epidemia colposa
- Quelle migliaia di vittime che potevamo risparmiarci con la zona rossa ad Alzano e Nembro: i dati che certificano una tragedia
- ”Quel 7 marzo a Bergamo: strade affollate e tutto aperto”: videoreportage di Selvaggia Lucarelli alla vigilia dell’inferno
- Bergamo, così vengono curati i pazienti da Coronavirus: sistemati anche nei corridoi. Il video dentro il Pronto Soccorso
- “Non vogliamo leggere le tue cazzate”: così rispose la Regione Lombardia, il 22 febbraio, alla segnalazione di creare ospedali ad hoc da Covid-19 per isolare i pazienti e fermare il contagio
- Gallera: “Il 22 febbraio già sapevamo dei casi di Coronavirus ad Alzano Lombardo” | VIDEO
- Dopo l’inchiesta di TPI sulla mancata chiusura di Alzano e Nembro, dalla Protezione Civile una prima conferma: la nota riservata dell’Iss era stata letta e valutata dal comitato scientifico
- Alzano, dopo l’inchiesta di TPI la Procura di Bergamo indaga per epidemia colposa
- Gallera ai pm: “Non sapevo che potevamo essere noi a chiudere”
- No Conte, i giornalisti fanno domande, criticano e controllano, non devono “scrivere decreti”
- “Quel voto di sfiducia contro Gallera è stato falsato”: parla la consigliera regionale Carmela Rozza
- Esclusivo TPI – Com’è andato davvero il turbolento Consiglio regionale della Lombardia che non ha sfiduciato Gallera: il verbale
- Esclusivo TPI: Covid, i soldi per la ripartenza? Il comune di Bergamo li assegna a chi produce armi, ma non alle piccole imprese
- “L’Istituto Superiore di Sanità ha raccomandato al governo la chiusura di Nembro e Alzano Lombardo”: così Gallera il 6 marzo scorso confermava la nota dell’Iss emersa grazie all’inchiesta di TPI | VIDEO
- Conte risponde a TPI e scarica Fontana: “Se la Lombardia avesse voluto, avrebbe potuto tranquillamente fare la Zona Rossa ad Alzano e Nembro”
- Conte risponde in conferenza stampa a TPI su Alzano e Nembro: “Mi assumo le mie responsabilità”
- La Regione Lombardia risponde a Conte: “Zona Rossa ad Alzano e Nembro chiesta il 3 marzo”
- Ecco quanto ci è costato non chiudere subito Alzano e Nembro: il confronto rispetto a Codogno
- Mancata zona rossa nella bergamasca: storia di un contagio intercontinentale, da Alzano Lombardo a Cuba, passando per Madrid
- Uno scudo penale per il Coronavirus: nel decreto Cura Italia spunta l’emendamento PD per sanare le responsabilità politiche
- Coronavirus, anche Salvini vuole lo scudo penale per i politici. Poi la retromarcia
- Lavoratori finiti in terapia intensiva e giovani ricattati: così la Dalmine in Lombardia ha tenuto aperte anche le attività produttive non essenziali
- Galli a TPI: “La Lombardia ha fallito. Riaprire le aziende? Rischioso, ancora un mese di stop”
La bomba epidemiologica nelle Rsa
Gli anziani sono stati i più colpiti da questa pandemia. Un punto cruciale da raccontare è stato quindi la gestione delle RSA. I dati dell’Osservatorio sulle Rsa promosso dall’Istituto Superiore di Sanità (Iss) indicano un vero e proprio bollettino di guerra a livello nazionale: sono stati oltre 9mila i decessi avvenuti nelle strutture di ricovero per anziani a partire dal primo febbraio in Italia. E i sintomi da Coronavirus sono stati individuati in oltre il 40 per cento dei deceduti. Da Villa Torano in Calabria, al Pio Trivulzio di Milano, ecco le inchieste di TPI sulle Rsa:
- Rsa Palazzolo di Milano: “Sua madre è peggiorata, anzi è stabile, anzi è morta”
- Cosa è successo veramente a Villa Torano, il caso che preoccupa la Calabria
- Trivulzio, il Presidente delle vittime a TPI: “Aiutateci, vogliamo la verità sui contagi e i morti nella RSA”
- Don Gnocchi di Monza, 54 contagi e un morto: il caso finisce in Procura
- Rocca di Papa, il direttore della Rsa era senza titoli
- RSA Accorsi di Legnano: “Censurano le morti e non rispondono da giorni”
- Torino, l’RSA più prestigiosa: “Quel cimitero di convitto deve chiudere” (di Selvaggia Lucarelli)
La truffa dei tamponi in Campania
L’emergenza Covid è stata segnata da un caos nel tracciamento dei nuovi casi che ha portato alla seconda ondata della pandemia. Sui tamponi noi di TPI abbiamo pubblicato un‘inchiesta esclusiva a puntate, firmata da Amalia De Simone, svelando la truffa dei test falsi che ha fatto circolare migliaia di positivi in Campania, pubblicando clamorose intercettazioni. Nelle settimane successive, De Simone è riuscita a intervistare il principale indagato e ha dato conto della risposta della Asl competente, che aveva interpellato. Lara Tomasetta, invece, ne ha parlato col governatore della Campania Vincenzo De Luca. Ecco l’inchiesta per punti:
- Esclusivo TPI: “Che me ne fotte, io gli facevo il tampone già usato e gli dicevo… è negativo guagliò”. La truffa dei test falsi che ha fatto circolare migliaia di positivi in Campania
- “Non aspettavo neanche i 20 minuti e dicevo: il tampone è negativo guagliò, tutto a posto”: le intercettazioni
- Il documento che smaschera la banda
- “Io truffato con un tampone falso negativo, ho scoperto alla Asl di avere il Covid”: la testimonianza
- “Tua zia non ha niente”. Ma dopo il falso tampone in Campania Maria finisce all’ospedale
- Tamponi truffa in Campania, tutte le reazioni all’inchiesta di TPI
- Esclusivo TPI: La notte dei tamponi che imbarazza la sanità campana: in quella RSA test ogni due minuti senza cambiare guanti fatti dal medico indagato
- “Non si cambiava i guanti e non si disinfettava le mani, quel medico (indagato) ha messo in pericolo 100 anziani”: parla il priore della RSA
- Quella notte nella RSA focolaio della Campania: la testimonianza dell’assistente sociale di Madonna dell’Arco
- L’Asl Napoli 3 ammette: “L’uomo che ha fatto tamponi nella RSA è lo stesso indagato nell’inchiesta per tamponi falsi. Ma era solo un sub-appalto”
- Campania, il colmo per un’Asl? I tamponi Covid al personale li fa una società privata esterna
La parola agli esperti
Noi di TPI abbiamo sempre scelto di far parlare le persone più competenti sul tema, per dare una corretta informazione ai nostri lettori in un periodo di caos e infodemia. Ad aprile, in un momento molto duro per il Paese, Luca Telese ha parlato dell’emergenza con la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina e con il ministro degli Affari Regionali Francesco Boccia.
Per dare conto ai nostri lettori degli sviluppi della pandemia, in questi mesi abbiamo interpellato alcuni tra gli esperti più importanti, tra cui il microbiologo Andrea Crisanti, i virologi Fabrizio Pregliasco, Giulio Tarro e Massimo Clementi, l’epidemiologo Alessandro Vespignani, il direttore del Sacco di Milano Massimo Galli, il primario di Anestesia e Rianimazione al San Raffaele di Milano Alberto Zangrillo. Angelica Pansa ha raccontato invece il viaggio con gli infermieri volontari nelle “zone rosse”.
Dopo l’inizio della seconda ondata di Covid, Veronica Di Benedetto Montaccini, ha intervistato Nino Cartabellotta, medico e presidente della Fondazione Gimbe, mentre Niccolò Di Francesco ne ha parlato con Massimo Galli.
Un barlume di speranza: il vaccino
Bisogna parlare dei due tipi di vaccino: quello antifluenzale per scongiurare malati con sintomi simili al Covid e quello contro il Covid-19. Per il primo TPI ha lanciato a settembre una campagna per chiedere vaccinazioni di massa contro l’influenza in vista dell’autunno. E abbiamo svelato in esclusiva che la Lombardia aveva esaurito in anticipo le dosi del vaccino antinfluenzale spray offerto gratuitamente dalla Regione ai bambini dai 2 a 6 anni, necessario per i richiami previsti.
Per quanto riguarda il vaccino anti-Covid, l’unica vera speranza per la fine della pandemia nel 2021, abbiamo sottolineato le disuguaglianze che si stanno creando e come 67 nazioni povere rischiano di restare senza vaccino. Abbiamo scoperto, grazie a una domanda del direttore di TPI Giulio Gambino al premier Giuseppe Conte, che non c’è l’intenzione da parte del governo italiano di rendere il vaccino obbligatorio.
In occasione del V-Day, il giorno di partenza della campagna vaccinale in tutta Europa, abbiamo intervistato due dei primi vaccinati in tutta Italia: la dottoressa pugliese Lidia Dalfino e l’infermiera Lucia Premoli a Codogno.
Il vaccino è l’arma che abbiamo al momento per combattere questo virus che ha sconvolto le vite di tutti e noi di TPI continueremo a raccontare questa emergenza sul territorio ripartendo proprio da qui. Sempre vicini ai nostri lettori.