Corridoi umanitari, 54 siriani arrivati a Fiumicino via aereo: “Così si smonta la retorica sui migranti”
“Mio marito è andato via senza dirmi nulla, sono rimasta sola con i miei figli e da quel momento ho vissuto con un’amica. Poi siamo scappate dalla guerra e siamo andate in Libano. Sono una cuoca ma senza un uomo la vita è stata difficile, spesso ero vittima di molestie”.
Questa è una delle tante storie che le persone atterrate a Fiumicino si portano dietro. Prima la guerra, poi la vita nei campi profughi in Libano, una vita sospesa dove è impossibile tornare indietro ed è difficile andare avanti. Tra questa storie c’è anche chi ha provato la via del mare, verso Cipro, ma loro figlio è annegato e loro sono stati riportati indietro.
Invece stavolta, grazie al progetto dei Corridoi Umanitari, si viaggia in sicurezza con un aereo di linea da Beirut a Roma. Il progetto è della Federazione delle Chiese Evangeliche Italiane e della Comunità di Sant’Egidio ed è finanziato interamente da loro.
(Videoriprese di Giulia Salvatori)
Corridoi umanitari: cosa sono e come funzionano