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A Verona riparte la movida, il sindaco: “Sono incazzato, divieto di bere all’aperto”

Immagine di copertina

A Verona riprende la movida, il sindaco: “Sono incazzato”

Primo weekend dopo la fine del lockdown e a Verona riparte la movida. Fanno molto discutere e a tratti indignare le immagini registrate ieri sera, 22 maggio 2020, in piazza Erbe, una delle zone della città più frequentate dai giovani. Nelle foto e nei video, che hanno fatto il giro del web in poco tempo, appare evidente come la piazza sia tornata ad essere gremita, nonostante il divieto di assembramento.

 

 

Distanze di sicurezza non rispettate, tanta gente senza mascherina o con la mascherina abbassata. Alcuni addirittura che si abbracciavano. Un ritorno alla normalità a dir poco prematuro, e che non teneva conto né dell’ultimo Dpcm del governo del 17 maggio, né dell’ordinanza regionale firmata dal presidente Zaia.

Le immagini, come si dice in questi casi, parlano da sole. Il ritorno alla movida non è stato di certo apprezzato, per usare un eufemismo, dal sindaco di Verona Federico Sboarina: “Sono veramente incazzato per quello che è successo in piazza Erbe venerdì sera. Avevo chiesto buon senso e responsabilità: avevo chiesto di sparpagliarsi nel caso ci fossero stati assembramenti. Le foto e i video che ho visto parlano da soli. Molti erano senza mascherina e tanti addirittura si abbracciavano. Diciamo sempre “siamo i migliori al mondo” e poi abbiamo trattato piazza Erbe come una discarica. La veronesità non è su una tastiera di un computer ma dimostrando buon senso e responsabilità. Questo è uno schifo”, ha detto il primo cittadino, visibilmente contrariato, questa mattina in conferenza stampa.

Così Sboarina ha deciso di vietare la possibilità di bere alcolici all’aperto: “Abbiamo centinaia di persone che sono morte, che sono state ricoverate e che hanno perso il lavoro e noi con questi comportamenti non rispettiamo la nostra salute e quella degli altri. Si può andare a bere una birra ma bisogna evitare assembramenti. Non volevo prendere provvedimenti più restrittivi ma l’amore per la propria comunità si dimostra coi fatti. Oggi firmo una nuova ordinanza: verrà vietato bere alcolici all’aperto in piedi fuori dai locali. Ringrazio gli esercenti perché sono stati i primi a segnalare le cose che non andavano alle forze dell’Ordine”.

“Non pongo limite alla chiusura dei locali. Ma da qui fino al 2 giugno non c’è la possibilità di bere all’aperto. Se uno vuole consumare si siede sui tavolini disponibili o va a casa, non si ferma a gruppi fuori dai locali. Verona ha tantissimi bar: non solamente in piazza Erbe. Ci sono tanti locali a Verona, quando si vede troppa gente in una zona bisogna spostarsi in un’altra. Serve responsabilità. Chi trasgredisce da questa sera paga caro: da 400 a 3 mila euro”, ha concluso il sindaco.

C’è da dire che scene simili a quelle di piazza Erbe sono state registrate ieri anche in altre zone d’Italia, come a Milano e Brescia, tanto che il sindaco di quest’ultima città ha annunciato un’ordinanza che prevederà la chiusura di piazzale Arnaldo. Gli inevitabili effetti della ripartenza della movida in questo primo venerdì sera (a tratti folle) dopo le riaperture del 18 maggio.

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Leggi anche: 1. Aperitivi e piazze affollate, movida senza mascherina. I sindaci minacciano multe e chiusure / 2. Zaia spiega alla Lombardia come potrebbe fare i tamponi risparmiando / 3. Autoritarismo, feeling con Salvini e dubbi sulla sperimentazione: chi è davvero Giuseppe De Donno (di Selvaggia Lucarelli)

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