Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 15:04
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Cronaca

Le tre fasi del Coronavirus: come capire la pandemia

In questo grafico si evidenzia come esistono tre forme progressive nella malattia da Covid19 (COronaVIrus Disease 19). La prima è una forma simile all’influenza o debolmente sintomatica o addirittura asintomatica. La maggioranza delle persone guarisce e non progredisce nelle forme successive. In questo caso il tampone nasale e faringeo, se fatto correttamente e durante i sintomi, evidenzia la presenza del virus.

La seconda fase è una forma più grave con coinvolgimento polmonare (polmonite provocata dal virus), da cui le persone possono guarire autonomamente o con l’aiuto di farmaci non impegnativi quali clorochina e azitromicina. Da notare che il virus presente al tampone nelle vie aeree superiori progressivamente è sempre meno rilevabile fino a scomparire con l’arrivo della polmonite. Questo è dovuto all’azione del nostro sistema immunitario che sta debellando il virus o alla discesa dello stesso nei polmoni. In questa fase il tampone serve a poco perché il virus non è quasi più rilevabile nel naso e nella gola e ci vogliono metodi più invasivi per rilevarlo, come il lavaggio bronchiolo alveolare. La diagnosi è quindi prettamente radiografia con caratteristiche specifiche per polmonite interstiziale bilaterale.

In alcuni limitati casi (probabilmente 1% degli infettati) la malattia progredisce nella terza fase: la SARS-cov2 (Severe acute respiratory syndrome, CoV-2 identifica il virus che ha causato la pandemia di COVID-19). Questa è una grave malattia polmonare con distress respiratorio che necessita di ricovero in reparti ospedalieri che abbiano possibilità di macchine per la ventilazione assistita. Questa grave perdita della funzione polmonare è dovuta ad una reazione infiammatoria che aggredisce i polmoni, che inizia durante la fase della polmonite virale ma che poi, indipendentemente dal virus, progredisce eccessivamente a causa di una tempesta di citochine, le molecole con cui parlano i globuli bianchi.

La causa di questo aggravamento è un “disorientamento” del sistema immunitario e non più il virus. Siamo di fronte quindi ad una grave malattia autoimmunitaria che aggredisce i polmoni probabilmente tramite i macrofagi che può essere paragonata alla sindrome emofagocitica acuta (una rara malattia del sistema immunitario).  In questa fase sono utili farmaci immunosopressori come il Ruxolitinib o il tocilizumab in associazione ad antivirali come il Remdesivir per agire sul virus rimasto nei polmoni. Sarebbe importante identificare quali soggetti possono essere predisposti a questa disfunzione immunitaria e quindi alla perdita della ventilazione polmonare.

Purtroppo nelle varie malattie autoimmuni sono coinvolti molti geni e difficilmente la Sars-CoV-2 potrebbe essere legata ad un solo marcatore genico. Si potrebbe studiare il gene HLAb27 e varie popolazioni di autoanticorpi che compaiono in altre malattie autoimmuni quali la sindrome di Guillain-Barré, Addison, celiachia, tiroiditi, miastenia gravis, sclerosi multipla, artrite reumatoide, la sindrome di Sjogren, il lupus eritematoso sistemico e il diabete di tipo1. Da segnalare infine il limite diagnostico dei tamponi nasali e orali.

I tamponi (e solo se ben fatti) visualizzano la fotografia del momento, cioè solo quando il virus è nelle vie aeree superiori. Non risultano positivi se il virus è stato contratto e debellato ma neanche se il virus è sceso nei polmoni, quindi è un metodo che ha molte carenze per definire il quadro completo epidemiologico di un territorio. Bisogna arrivare prima possibile ad un valido test anticorpale su sangue che permetta di capire chi ha contratto il coronavirus e chi è protetto, chi ha la malattia in corso ed è contagiante. Questo potrebbe sviluppare metodi di prevenzione più efficaci e meno deprimenti l’economia dei presidi attualmente in vigore. Tutto questo naturalmente in attesa del vaccino.

 

Ti potrebbe interessare
Cronaca / Famiglia nel bosco, la relazione dei servizi sociali: "I bambini hanno paura della doccia"
Cronaca / Milano, 21enne accoltellato per strada: è grave
Cronaca / Taranto, ha una forte emicrania e va in ospedale: muore a 19 anni
Ti potrebbe interessare
Cronaca / Famiglia nel bosco, la relazione dei servizi sociali: "I bambini hanno paura della doccia"
Cronaca / Milano, 21enne accoltellato per strada: è grave
Cronaca / Taranto, ha una forte emicrania e va in ospedale: muore a 19 anni
Cronaca / Aosta, chiede aiuto ai carabinieri poi li investe più volte: ferito gravemente un appuntato di 41 anni
Cronaca / Famiglia nel bosco, la figlia Utopia Rose: "Ci piace stare insieme"
Cronaca / Savona, camion la investe e la trascina per 60 metri: muore studentessa di 22 anni
Cronaca / Firenze, trovato morto nel baule di casa: era lì da due anni. Indagati madre e fratelli
Cronaca / Gruppo Fs presentati i risultati del primo anno di piano strategico: nel 2025 18 mld investiti, 241 mezzi consegnati e 35mila treni riportati in orario
Cronaca / Tatiana Tramacere: "Non ero lucida, mi sono nascosta perché non riesco a nominare ciò che ho"
Cronaca / Buffon e Ilaria D'Amico ospiti ad Atreju: "Meloni? Rivoluzionaria"