Coronavirus, dalla Cina un test da 25 euro che verifica la positività in 15 minuti
Il test, prodotto da un'azienda cinese e commercializzato dalla pugliese Alpha Pharma, sarebbe molto affidabile nel determinare la negatività al Covid-19 attraverso l'analisi di alcuni specifici anticorpi presenti nel sangue
Coronavirus, un nuovo test verifica la positività in 15 minuti
Una società pugliese specializzata in biotecnologie, Alpha Pharma, sta commercializzando un test per il Coronavirus realizzato nei laboratori della VivaCheck, a Hangzhou, in Cina. Si tratta di un test del sangue che consente di determinare la quantità di alcuni specifici anticorpi nel siero o nel neoplasma in soli 15 minuti, e al costo di 25 euro.
Secondo alcuni studi, il test di Alpha Pharma sarebbe molto affidabile soprattutto nel determinare la “non positività” al Coronavirus: stando a quelli già effettuati, il risultato negativo nei soggetti che utilizzano il kit è sicuro al 100 per cento, mentre l’esito positivo è altamente affidabile. La Regione Campania avrebbe già deciso di prenotarne un milione, e altre richieste sono arrivate da Calabria, Basilicata, Sicilia, Liguria e Lombardia. Secondo quanto riporta il sito Fanpage.it, qualche giorno fa la VivaCheck avrebbe donato oltre 2mila test all’Unità di crisi della Lombardia, destinati all’ospedale Sacco e al Niguarda di Milano, tra i più colpiti dall’emergenza sanitaria a causa delle terapie intensive quasi al collasso.
“Al momento abbiamo fatto le prime consegne, ma le spedizioni più consistenti ci saranno verso la fine di questa settimana”, ha spiegato Michele Cassese, amministratore delegato di Alpha Pharma, a Fanpage.it. “Ci stiamo lavorando da oltre un mese: abbiamo chiesto diversi pareri ad alcuni degli esperti più importanti, del nord e del sud del Paese, i quali hanno tutti rassicurato sulla bontà del sistema”, ha aggiunto l’ad, spiegando che per salvaguardare la salute dei cittadini e la reputazione dell’azienda, hanno chiesto il parere di studi legali per mettersi al riparo da attacchi di sciacallaggio.
Maurizio Cipolla, patologo clinico che ha effettuato le verifiche di validità scientifica del test, invita alla cautela, perché si tratta di un test sul sangue e non molecolare (come invece sono i tamponi). Eppure il nuovo strumento potrebbe essere utile soprattutto per riconoscere i pazienti asintomatici, che secondo alcuni studi potrebbero essere più contagiosi di coloro che hanno sviluppato i sintomi del Covid-19.
Secondo una ricerca scientifica pubblicata dal sito The Guardian, potrebbe essere questo il motivo per cui il virus è così infettivo: perché presente in molte persone che, ignare del fatto di essere state contagiate, prendono meno precauzioni rispetto agli altri, anche nei confronti dei contatti con cui condividono la quarantena. Lo studio, realizzato da scienziati belgi e olandesi su dati di Singapore e Tianjin, non è ancora stato validato in via definitiva, ma intanto sempre più persone, tra cui lo stesso governatore del Veneto, Luca Zaia, e quello della Toscana, Enrico Rossi, invitano allo screening di massa perché credono sia importante mappare anche gli asintomatici, e disporre per loro l’isolamento totale e altre misure preventive.
Sembra che anche l’Organizzazione Mondiale della Sanità, che in un primo momento ha consigliato di effettuare i tamponi solo su soggetti sintomatici, stia cambiando orientamento rispetto alla quantità di test da effettuare, anche se per adesso invita a concentrarsi solo su “casi sospetti”. Ma avere a disposizione più strumenti per verificare chi è positivo e chi no in poco tempo, senza essere limitati da costi e disponibilità dei tamponi e quindi costretti a escludere gli asintomatici, potrebbe essere una buona misura per ridurre il contagio, e evitare che un piccolo cluster possa ingrandirsi. “Siamo convinti che immettere sul mercato il maggior numero possibile, e a prezzi calmierati, di strumenti diagnostici rapidi e affidabili, sia un’urgenza per poter decongestionare il sistema di cura e aumentare gli standard di sicurezza in questo momento nel quale fronteggiamo l’emergenza”, ha concluso Cassese.
Il test, in confezione singola, notificata al ministero della Salute, è iscritto al registro Farmadati, viene venduto al pubblico prezzo di 25 euro e distribuito direttamente ai presidi medici e ospedalieri, ai soggetti privati e alle farmacie. Il kit è composto di pungidito e cassettina reagente, e si può effettuare anche da soli, ma è consigliato l’accompagnamento di un medico o di un operatore sanitario esperto, soprattutto nella fase di lettura dei risultati.
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