Coronavirus, lo studio sull’efficacia della chiusura delle scuole nel limitare i contagi
La chiusura delle scuole è stata ampiamente adottata in precedenza per controllare i focolai di influenza e le pandemie, ed è stato dimostrato che riduce e ritarda i picchi di epidemie. A sostenerlo è uno studio pubblicato su Lancet e rilanciato in Italia da medicalfacts.it, il sito di Roberto Burioni, immunologo, accademico e divulgatore scientifico italiano. Per SARS-CoV-2, il ruolo dei bambini nella trasmissione non è ancora chiaro. Uno studio cinese ha mostrato che la chiusura delle scuole da sola non potrebbe interrompere la trasmissione, ma potrebbe potenzialmente ridurre il picco di incidenza del 40-60 per cento e ritardare l’epidemia di COVID-19. In questo studio – si legge su Lancet – abbiamo dimostrato che la chiusura delle scuole da sola potrebbe ridurre la trasmissione del 15 per cento dopo 28 giorni e la riapertura delle scuole potrebbe aumentare la trasmissione del 24 per cento dopo 28 giorni.
Bisogna fare notare che nella nostra analisi non siamo stati in grado di tenere conto delle diverse precauzioni relative alla riapertura della scuola che sono state adottate da alcuni Paesi, come la distanza fisica all’interno delle classi (per esempio, limitare le dimensioni delle classi e posizionare divisori trasparenti tra gli studenti) e al di fuori delle aule (per esempio, distanza fisica durante i pasti, la ricreazione e il trasporto), igiene migliorata (pulizia profonda di routine, lavaggio delle mani e maschere per il viso) e altri (per esempio, controlli della temperatura termica all’arrivo). Tali precauzioni sono indispensabili per riaprire la scuola in sicurezza.
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