Coronavirus: “Sesto morto in Italia. È una donna di Crema”, ma la Regione smentisce
Coronavirus, chi è il sesto morto in Italia: è una donna di Crema, paziente oncologica
+++ La notizia in questione è stata smentita dalla regione Lombardia con il seguente comunicato: “In merito alla notizia diffusa dagli organi di stampa in relazione ad una morte agli Spedali Civili di Brescia – si legge -, sentita la Direzione Sanitaria dell’Azienda Socio Sanitaria Territoriale, Regione Lombardia smentisce tale informazione, precisando che in tale struttura non si è verificato alcun decesso” +++
C’è un sesto morto in Italia a causa del Coronavirus: si tratta di una donna, residente a Crema, che era ricoverata agli Spedali Civili di Brescia. La signora era stata trasferita a Brescia dopo essere risultata positiva al tampone per il Covid-19. La donna, però, aveva ricevuto anche una diagnosi di tumore e, secondo quanto trapela, il suo quadro clinico era già piuttosto compromesso.
In un primo momento, quindi, la sesta vittima del Coronavirus era stata ricoverata nell’ospedale di Crema e solo dopo è stata trasferita a Brescia. Qui, è morta nel reparto di malattie infettive.
Oltre alle sei vittime, il numero dei contagiati dal coronavirus in Italia è salito al momento a 229.
Chi sono le altre vittime italiane del Coronavirus
La prima vittima di coronavirus sul territorio nazionale si chiama Adriano Trevisan, muratore in pensione di 68 anni (qui un suo profilo). La seconda vittima è una donna di 75 anni residente in Lombardia (qui un suo profilo). La terza a Cremona, Angela Denti Tarzia, 68 anni, ricoverata da giorni in ospedale, in oncologia, e risultata poi anche positiva al coronavirus (qui un suo profilo). La quarta vittima è un uomo di Bergamo di 84 anni, morto presso l’ospedale Giovanni XXIII (qui un suo profilo). La quinta vittima invece è un uomo di 88 anni di Caselle Landi, in provincia di Lodi (qui un suo profilo).
Emergenza Italia
L’Italia è il terzo Paese al mondo per numero di contagi, dopo Cina e Corea del Sud. Secondo gli esperti tale primato è da attribuire a un controllo più capillare su pazienti che presentavano sintomi di influenza. Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, nel commentare le misure straordinarie varate dal Governo (il decreto è stato firmato ieri dal presidente Mattarella), ha detto che il numero dei contagi potrebbe crescere.