Coronavirus, ora la Sardegna fa paura. Un ragazzo di Roma: “Io positivo, ma non sono mai andato in discoteca”
Coronavirus Sardegna, un ragazzo di Roma: “Positivo, ma mai andato in discoteca”
Mentre a Bracciano proseguono i tamponi su tutti coloro che sono rientrati dalle vacanze in Sardegna, Regione divenuta nelle ultime settimane un vero e proprio incubo per quanto riguarda i nuovi contagi da Coronavirus, continuano ad arrivare le testimonianze dei ragazzi che negli ultimi tempi sono andati in vacanza in Costa Smeralda e che hanno partecipato alle serate in discoteca nelle quali, con ogni probabilità, si sono originati i nuovi focolai di Covid-19. Eppure, nel coro di persone che hanno fatto serata e che sono involontariamente entrati a contatto con gli infetti – spingendo le autorità sanitarie a tracciare la rete di tutti i loro contatti e dei familiari, per cercare di fermare la catena del contagio -, c’è anche qualcuno che afferma di non aver mai partecipato alle serate in discoteca. Ma di essersi comunque ammalato.
E’ il caso di Claudio (nome di fantasia), un ragazzo che ha raccontato la propria vicenda al Corriere della Sera: “Io ero in Sardegna – ha dichiarato – ma non sono mai andato in discoteca, eppure mi sono ammalato lo stesso. Quel posto è una bomba”. Il giovane non ci sta a farsi definire un “untore da movida” e spiega per bene il momento in cui, secondo lui, è stato infettato: sul traghetto. “File per salire sulla barca – ha detto – e poi stavamo tutti ammassati. Non tutti portavano la mascherina, ce l’hanno fatta indossare in coda e poi molti la toglievano a bordo. Sono tornato tre giorni fa scoprendo che la Sardegna era l’epicentro del virus, poi avevo qualche linea di febbre, ma i miei amici stavano bene. Sono stato quasi sempre in spiaggia, al massimo nei ristoranti, come potevo pensare di essermi preso il virus?”.
Eppure, dopo i primi sintomi, il tampone non ha lasciato spazio a dubbi: Claudio ha il Coronavirus. “È stato uno choc, non ho idea di come possa averlo preso e questo non è rassicurante. I miei datori di lavoro sono stati comprensivi, ma è comunque un disastro per me. A saperlo non sarei mai partito, indossavo la mascherina, sono stato attento ed ecco il risultato. Se non era sicuro dovevano bloccare i viaggi tra le regioni o isolare i luoghi a rischio”. Nei prossimi giorni anche la sua fidanzata e i familiari dovranno fare il tampone.
Leggi anche: 1. Cosa cambia con le linee guida dell’ISS per la riapertura delle scuole / 2. Esclusivo TPI: “La scuola così non è sicura”. Le lettere di diffida degli insegnanti ai presidi / 3. Fontana: “Il Covid? Con l’autonomia la Lombardia avrebbe evitato molti errori” / 4. “Ha la febbre? Prenda una Tachipirina e vada comunque a fare il test”: l’assurda storia di una milanese / 5. Coronavirus, in Italia contagi aumentati del 141% nell’ultimo mese. Cartabellotta (Gimbe): “Preoccupati” / 6. Antonelli (Cts): “Le terapie intensive reggono bene. L’età media dei contagiati si è abbassata”