Roma: apre il “Columbus Covid 2”, l’ospedale realizzato a tempo di record per combattere il Coronavirus
È operativa dalla mattinata di lunedì 16 marzo, la struttura ospedaliera allestita in una settimana, che dovrà fronteggiare l'epidemia di Covid-19
Coronavirus, Roma: apertura a tempo di record per l’ospedale Columbus Covid 2
È operativo dalla mattinata di lunedì 16 marzo il “Columbus Covid 2 Hospital”, l’ospedale di Roma che si occuperà dell’emergenza Coronavirus, la cui apertura è stata a tempo di record. La nascita del “Columbus Covid2 Hospital” era stata annunciata dal governatore del Lazio Nicola Zingaretti e dall’assessore alla Salute Alessio D’Amato il 6 marzo scorso in una conferenza stampa. La struttura, che è stata completata in poco più di una settimana dalla Fondazione Policlinico Gemelli, che fino allo scorso ottobre ne deteneva la gestione, avrà a disposizione sin da subito 21 posti letto nel reparto di terapia intensiva e 28 posti letto singoli dedicati alle degenze ordinarie.
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Entro dieci giorni, inoltre, il “Columbus Covid2 Hospital” sarà completato con una dotazione complessiva di 74 posti letto singoli e 59 posti letto di terapia intensiva, interamente dedicato ad accogliere e trattare pazienti contagiati dal Covid19. L’ospedale, inoltre, disporrà di 20 medici, 65 infermieri e 22 operatori socio sanitari. I 59 posti letto di terapia intensiva, inoltre, vedranno impegnati 48 anestesisti/rianimatori e 180 infermieri. 12 infermieri e 6 operatori socio sanitari, invece, saranno dedicati all’accoglienza e all’accettazione dei degenti provenienti dal Pronto soccorso del Gemelli.
L’apertura del ” Columbus Covid2 Hospital” è “una risposta eccezionale” secondo l’assessore alla Sanità della regione Lazio Alessio D’Amato, intervistato da Buongiorno Regione Tg3 Lazio. “In una settimana è stato allestito questo Covid 2 Hospital. Io ringrazio il policlinico Gemelli, tutti i loro operatori per la straordinaria generosità e sforzo professionale”. “Noi – ha continuato D’Amato – stiamo reclutando in tutto il sistema oltre 600 operatori tra professionisti medici e infermieri. I cluster nel basso Lazio vengono tenuti sotto controllo ma ci stiamo attrezzando per ogni scenario, siamo in guerra e dobbiamo combattere. E alla fine vinceremo.
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