Coronavirus, quanto durerà l’epidemia in Italia? La risposta degli esperti
Quanto durerà il coronavirus in Italia?
Aumenta il numero dei contagi per coronavirus in Italia: il bilancio è al momento di 11 morti e 325 persone contagiate, e in molti si chiedono quanto durerà.
Secondo gli esperti, avremo a che fare con il virus ancora per mesi. È quanto afferma Gianni Rezza, direttore del Dipartimento di Malattie infettive dell’Istituto superiore di sanità, a Repubblica.
“Abbiamo un numero non piccolo di casi. Siamo arrivati alla seconda o terza generazione”, e per questo l’emergenza non è destinata a fermarsi in tempi brevi.
“Il focolaio principale è circoscritto. I nuovi casi sono quasi tutti riconducibili all’epicentro dell’epidemia nel Lodigiano e ai due focolai più piccoli in Veneto. Ci aspettiamo ancora un aumento dei casi, fino a quando le misure adottate non daranno gli effetti sperati”, osserva ancora Rezza.
E sembra che il virus “infetterà ancora tanta gente”, come spiega Guido Silvestri, direttore del dipartimento di Patologia alla Emory University ad Atlanta.
“Lo troviamo un po’ ovunque. Per fortuna non fa troppo male, soprattutto sotto ai 60 anni. I giovani restano in buone condizioni e i bambini sembrano resistenti. Il rischio più grande è per anziani e malati in dialisi, con scompenso cardiaco o insufficienza respiratoria. Dobbiamo prepararci bene per prevenire i contagi soprattutto fra loro”, osserva a Repubblica.
Un rischio per il futuro è che il virus muti geneticamente. Secondo il direttore del campus biomedico di Roma, Massimo Cicozzi, “più circola, più si replica, e più alcune lettere del suo Rna vengono modificate. Sono mutazioni casuali, possono essere dannose per l’ospite o anche no. Ma è comunque un rischio. Per questo le epidemie vanno affrontate di petto sempre, anche quando non sembrano gravi”.
Tutto lascia pensare che la convivenza con il virus è destinata a durare ancora a lungo, ma per capire la direzione che prenderà l’epidemia occorre aspettare e verificare se le prime misure di contenimento e quarantena hanno dato gli effetti sperati, bloccando la prima catena di contagi.