Coronavirus, primo contagio a Torino: chi è l’uomo che ha contratto la malattia
Il contagiato è un 40enne ricoverato all'ospedale Amedeo di Savoia. L'uomo ha un po' di febbre, ma la sue condizioni sarebbero buone
Coronavirus, primo contagio in Piemonte: è un uomo di 40 anni di Torino
Dopo Veneto e Lombardia, il Coronavirus arriva nel Piemonte.
In Italia il bilancio dell’epidemia di Coronavirus è oltre 50 contagi e due morti. La prima vittima di Coronavirus sul territorio nazionale si chiama Adriano Trevisan (qui un suo profilo). La seconda vittima è una donna residente in Lombardia.
Il numero degli infettati in Lombardia sale a 39, mentre in Veneto sono 11 e 1 in Piemonte.
Il contagiato del Piemonte è un 40enne ricoverato all’ospedale Amedeo di Savoia. L’uomo ha un po’ di febbre, ma la sue condizioni sarebbero buone. L’uomo è venuto in contatto con le persone contagiate in Lombardia. Nei confronti dei suoi familiari e dei medici che lo hanno soccorso sono state applicate le misure di prevenzione previste
La conferma è giunta dal test eseguita all’ospedale Amedeo di Savoia. L’uomo avrebbe per ora solo una blanda febbre e lievi malesseri. L’intera famiglia è stata messa in quarantena.
L’uomo ha accusato i primi sintomi giovedì mattina. Una leggera tosse a cui ha fatto seguito una febbre moderata. Da quanto apprende l’Agi, mercoledì aveva giocato a pallacanestro con alcuni amici. Il ricovero è avvenuta stamattina, quando all’Amedeo di Savoia il test ha dato esito positivo. La moglie e i due bimbi dell’uomo si trovano a casa e saranno sottoposti a breve a test specifici.
Ci sono inoltre altri quindici sospetti nel resto del Piemonte, per i quali si aspetta il responso del tampone.
Il caso è stato confermato anche dal presidente della Regione Alberto Cirio che ha parlato anche di altre 15 persone in Piemonte per cui sono in corso i test di accertamento.
Fino a ieri tutti i test eseguiti al laboratorio di microbiologia delle Molinette e all’Amedeo di Savoia erano risultati negativi. Molti allarmi ma nessun caso confermato.
Una riunione dell’Unità di crisi è in corso alla protezione civile, dove è presente anche il responsabile delle malattie infettive dell’Amedeo di Savoia Giovanni Di Perri. L’ospedale di corso Svizzera è il centro di riferimento regionale.
L’assessore regionale alla Sanità ha illustrato in tempo reale la nuova ordinanza emanata dal ministro della Salute, che prevede misure di isolamento obbligatorio da 40 giorni per i contatti stretti con un caso risultato positivo e dispone la sorveglianza attiva con permanenza domiciliare fiduciaria per chi è stato nelle aree a rischio negli ultimi 14 giorni, con obbligo di segnalazione da parte del soggetto interessato alle autorità sanitarie locali.