Decine di pastiere sequestrate a Napoli dalla Guardia di Finanza: andranno in beneficenza
Coronavirus, decine di pastiere sequestrate a Napoli dalla Guardia di Finanza: andranno in beneficenza
La Guardia di Finanza ha scoperto a Pozzuoli (Napoli) un laboratorio di pasticceria che stava preparando pastiere napoletane da vedere ai clienti in occasione della Pasqua. Le torte sono state sequestrate e verranno devolute in beneficenza, hanno detto le fiamme. I titolari invece sono stati multati e la loro attività che produceva le pastiere è stata sospesa in quanto non rispettava le misure anti contagio imposte per il contenimento dell’emergenza di Coronavirus.
La Pasqua è alle porte e in tavola, almeno a Napoli, non può mancare la pastiera napoletana, la torta di ricotta e grano duro tipica di questo periodo di festa. Ma con le misure di contenimento varate dal governo, oggi, l’unica opzione per gustarsi il tipico dolce napoletano è cucinarselo da sé, perché tutte le pasticcerie sono state chiuse. Ma nel quartiere napoletano di Pozzuoli un laboratorio di pasticceria ha pensato bene di trasformare la limitazione in occasione. E così, quando oggi la Guardia di Finanza è andata a controllare quello che ha trovato è stata un’attività in pieno regime: forni caldi, impasti per torte e una trentina di pastiere pronte per essere consegnate ai clienti.
Tutto finito sotto sequestro, l’attività è stata sospesa e i titolari sono stati sanzionati. Ma le pastiere sequestrate non verranno buttate, anzi: le torte verranno date in beneficenza a famiglie in difficoltà. Durante lo stesso controllo la Guardia di Finanza ha anche multato alcuni cittadini che prendevano il sole e altri che pescavano o passeggiavano sul lungomare di Pozzuoli. Le fiamme gialle hanno anche fermato a Bacoli, quartiere limitrofo a Pozzuoli, un 24enne trovato in possesso di 120 grammi tra hashish e marijuana.
Leggi anche: 1. Papà si incontra in segreto con l’amante positiva al Coronavirus e contagia il figlio 13enne/2. Messa di Papa Francesco a Santa Marta streaming e diretta tv: dove vederla/ 3. La strana storia del paziente 1 calabrese: non era né positivo né negativo, ma “indeterminato”. Poi è morto (S. Lucarelli)