Coronavirus, Orazio Uboldi è la seconda vittima tra i dipendenti del Comune di Milano
Il 57enne lavorava presso il settore Urbanistica ed Edilizia in via Bernina e il 6 marzo aveva accusato i primi sintomi febbrili. E' deceduto in Germania, dove era stato trasferito per le cure
Coronavirus, secondo lutto al Comune di Milano: è Orazio Uboldi, 57 anni
Dopo Massimiliano Dell’Aera, si registra una seconda vittima tra i dipendenti del Comune di Milano. Orazio Uboldi era andato a lavorare presso gli uffici del settore Urbanistica ed Edilizia in via Bernina 12 fino al 6 marzo, quando ha manifestato i primi sintomi febbrili. Il 15 marzo, a causa dell’asma, era stato ricoverato all’ospedale San Carlo e due giorni dopo era stato intubato per permettergli di respirare. All’inizio di aprile è stato trasferito al Sant Marien Hospital di Erftstadt, in Germania, dove le cure sono proseguite fino al peggioramento dello scorso weekend e al drammatico esito.
Orazio Uboldi lascia la compagna e una figlia di 26 anni, oltre ai numerosi amici della zona San Siro che ne piangono la scomparsa sui social. Duro l’attacco da parte sindacale. Stefano Mansi, rappresentante per la sicurezza, afferma: “Si lavora in ambienti pericolosi, affollati, senza dispositivi di sicurezza, senza mascherine e distanziatori. Gli sportelli dell’Urbanistica e dell’Edilizia, al piano terra di via Bernina 12, sono rimasti aperti al pubblico fino al 20 marzo. Martedì 12 marzo erano stati staccati ben 151 biglietti al totem che registra gli ingressi, con decine di architetti e ingegneri esterni: protocolli, servizi, sportelli spesso privi di vetri di protezione”.
1. ESCLUSIVO TPI – Parla la gola profonda dell’ospedale di Alzano: “Ordini dall’alto per rimanere aperti coi pazienti Covid stipati nei corridoi” 2.“Chiudere solo Codogno non è stato sufficiente, eravamo tutti concentrati su quello, ma i buoi erano già scappati dal recinto”: parla Rezza (ISS) 3. Lazio, 129 contagiati al Nomentana Hospital di Fonte Nuova: “Hanno spostato qui il focolaio di Nerola” 4. Calderoli a TPI: “La mancata zona rossa ad Alzano e Nembro ha determinato il disastro di così tante vittime in Italia”