La Lombardia chiede al governo il coprifuoco dalle 23 alle 5 del mattino e la chiusura dei centri commerciali nel weekend. Sì di Speranza
Coronavirus, la Lombardia chiede al governo il coprifuoco
La Lombardia chiede al governo di applicare il coprifuoco dalle 23 alle 5 del mattino a partire da giovedì 22 ottobre al fine di contrastare l’epidemia di Coronavirus nella Regione. I sindaci di tutti i Comuni capoluogo della Lombardia, il presidente dell’Anci, Mauro Guerra, i capigruppo di maggioranza e di opposizione e il governatore Attilio Fontana, infatti, hanno deciso all’unanimità di chiedere di condividere al Governo, nella persona del ministro della Salute, Roberto Speranza, lo stop di tutte le attività e degli spostamenti, ad esclusione dei casi “eccezionali” (motivi di salute, lavoro e comprovata necessità), nell’intera Lombardia dalle ore 23 alle 5 del mattino a partire da giovedì 22 ottobre. Poco dopo, il ministro Speranza ha accolto la richiesta dichiarando: “Sono d’accordo sull’ipotesi di misure più restrittive in Lombardia. Ho sentito il governatore Fontana e il sindaco Sala e lavoreremo assieme in tal senso nelle prossime ore”.
Nel vertice tra Regione e sindaci, inoltre, “tutte le parti intervenute hanno condiviso l’opportunità della chiusura, nelle giornate di sabato e domenica, della media e grande distribuzione commerciale, tranne che per gli esercizi di generi alimentari e di prima necessità”. La richiesta di coprifuoco nasce dalla previsione della “Commissione indicatori”, istituita dalla DG Welfare, secondo cui, al 31 ottobre, potrebbero esserci circa 600 ricoverati in terapia intensiva e fino a 4.000 in terapia non intensiva. Anche oggi, la Lombardia è la Regione che registra il maggior incremento di nuovi casi con 1.687 contagi e con una percentuale rispetto ai positivi pari all’11,5%. Dei 1.687 nuovi casi, 814 sono stati registrati nel milanese, di cui 436 nel capoluogo. Nelle altre province lombarde, il numero maggiore si registra a Monza e Brianza con 265 e a Varese con 206.
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