Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 10:41
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Cronaca

Coronavirus, Maurizio a 38 anni è la più giovane vittima italiana. Il padre: “Lui era fragile, ma può colpire chiunque: restate a casa”

Immagine di copertina
Maurizio Pinto Credits: Gaetano Pinto

Non aveva patologie respiratorie pregresse e non era entrato in contatto con le zone focolaio del Nord Italia: la storia di Maurizio è un monito per restare a casa ed evitare il più possibile ulteriori contagi

“Maurizio era infermabile e amava la libertà. Non l’ha fermato un incidente gravissimo, non l’ha fermato la dialisi, né la sedia a rotelle. L’ha ucciso il Coronavirus”. Antonio Pinto è il padre di Maurizio, la più giovane vittima del Covid-19 in Italia: a soli 38 anni è morto nel giro di poche ore nella terapia intensiva del Policlinico di Bari. Tra le lacrime, Antonio racconta a TPI : “Non sappiamo come è stato contagiato. E nemmeno ci interessa. Però tutti devono saperlo: questo è un virus infame, che toglie tutto. Ha tolto la vita a nostro figlio. E a noi, a me e a mia moglie, il diritto di assisterlo, sino all’ultimo minuto. Per questo vi chiedo, vi supplico, questa è una malattia tremendamente seria: restate a casa, per favore. Fatelo voi. Fatelo per chi vi vuole bene”.

Non c’erano sintomi pregressi

Maurizio non camminava più da quando aveva 20 anni, ma era totalmente autonomo e in salute. Ogni giorno andava a lavorare nel settore amministrativo della Residenza per anziani “Mamma Rosa” e aveva un’incredibile voglia di vivere, “non aveva nessuna malattia pregressa che potesse favorire l’aggravarsi del virus, come patologie respiratorie o cardiologiche”. Tutto è successo attorno al 5 marzo, quando una febbre prima a 37°, poi a 38° ha cominciato a debilitare il ragazzo.

Antonio Pinto è un medico radiologo e a quel punto ha insistito per far ricoverare Maurizio ed è stato il primo a leggere i risultati delle radiografie al torace del figlio. La diagnosi è chiara: polmonite. Nel tardo pomeriggio dello stesso giorno sono arrivati i risultati del test, che è risultato positivo al Coronavirus. “Da quel momento non lo abbiamo più visto – spiega il padre –  perché è stato portato in isolamento in terapia intensiva. La cosa più sconcertante è che fino alle 21 Maurizio ancora parlava e stava reagendo bene alla terapia. Alle 23 ci hanno dato la terribile notizia”.

Le condizioni sono precipitate in 3 ore di tempo: “La sera il collega di guardia è entrato per salutarlo e stava ancora bene, poi ha avuto un blocco respiratorio fulminante“, dice Antonio. L’untore in questo caso potrebbe essere davvero chiunque: “Qualcuno ha detto che avrei potuto trasmetterglielo io – racconta il padre – magari dopo qualche convegno. Una bugia inutile. È uno scrupolo che non ho: non mi muovo da Turi da due anni. Maurizio, invece, girava moltissimo”.

Un ricordo di Maurizio, le vittime di Covid non sono numeri

È vero, l’80 per cento dei deceduti di questa pandemia risulta essere sopra i 60 anni, ma il virus può attaccarsi anche ai meno anziani. E si sa così poco sulla storia e sulla vita di queste vittime che sentiamo enumerare ogni giorno dalla Protezione Civile, in quello che sembra ormai un bollettino di guerra. Così, ricordare Maurizio può dare anche un volto a chi lotta contro questa terribile malattia per la quale non esiste ancora una cura.

A 38 anni sei nel pieno delle forze. Maurizio amava i motori e sognava di correre un giorno con la Ferrari. Impavido, anche rispetto alla sua stessa condizione fisica, aveva continuato sempre a guidare e viaggiare. Si schierava contro le ingiustizie: “Quante volte aveva scritto al Governatore Emiliano – spiega il padre – perché trovava gli ascensori fermi presso l’Ospedale di Putignano dove lui dializzava”.  Maurizio combatteva per la fruibilità degli spazi per tutti quelli nelle sue stesse condizioni e per continuare a vivere una vita normale in completa libertà. Mai avrebbe pensato di morire di Coronavirus.

Al momento, l’intero reparto della dialisi e la famiglia di Maurizio hanno tutti effettuato un test, al quale sono risultati negativi. Antonio è in quarantena volontaria con sua moglie, ma il dolore non conosce isolamento: “Che la sua fine prematura e inaspettata a soli 38 anni sia di monito a tutti i giovani che vedo ancora al bar e che sembra non abbiano ancora capito la pericolosità di questo virus”.

Leggi anche: 1. Il paradosso dei tamponi per il Coronavirus: se un calciatore è positivo fanno test a tutta la squadra, ma non ai medici in prima linea /2. Mascherine gratis per tutti: l’azienda italiana tutta al femminile che ha convertito la produzione industriale per il Coronavirus

3. Coronavirus, i ricercatori cinesi in Italia: “Vi abbiamo portato il plasma con gli anticorpi” /4. Coronavirus, Bergamo: così vengono curati i pazienti, sistemati anche nei corridoi

TUTTE LE NOTIZIE SUL CORONAVIRUS IN ITALIA E NEL MONDO
Ti potrebbe interessare
Cronaca / Delitto di Pierina Paganelli, arrestato il vicino di casa Louis Dassilva
Cronaca / Terremoto L’Aquila, niente risarcimenti per i parenti degli studenti morti: “Condotta incauta”
Cronaca / Reggio Calabria, due feti morti trovati in un armadio: 24enne indagata per duplice infanticidio
Ti potrebbe interessare
Cronaca / Delitto di Pierina Paganelli, arrestato il vicino di casa Louis Dassilva
Cronaca / Terremoto L’Aquila, niente risarcimenti per i parenti degli studenti morti: “Condotta incauta”
Cronaca / Reggio Calabria, due feti morti trovati in un armadio: 24enne indagata per duplice infanticidio
Cronaca / Meteo, l’anticiclone africano Caronte arriva sull’Italia: sarà la settimana più calda dell’anno
Cronaca / Ferrovie dello Stato, Donnarumma: “Siamo di fronte a sfide importanti per i servizi ai passeggeri”
Cronaca / Meteo, caldo insopportabile sull’Italia: sarà il weekend più torrido dell’anno
Cronaca / Meteo, Italia divisa in due: temporali al Nord, caldo estremo sul resto della Penisola
Cronaca / Ecco il nascondiglio di Giacomo Bozzoli
Cronaca / Nascosto nel cassettone, l'arresto e le lacrime: così è stato trovato Giacomo Bozzoli
Cronaca / Giacomo Bozzoli è stato arrestato: si trovava nella sua villa di Soiano