Coronavirus in Italia, ultime notizie. Vaccino, Conte: “Italia prima in UE”. Il bollettino di oggi: 19.978 nuovi casi e 483 morti
CORONAVIRUS ITALIA, ULTIME NOTIZIE – L’Italia è in zona arancione per l’intero weekend, mentre a partire da lunedì 11 gennaio tornerà in vigore la differenziazione delle restrizioni regionali in base alle fasce di rischio: Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna, Calabria e Sicilia saranno in zona arancione, mentre tutte le altre in zona gialla. Intanto prosegue la campagna di vaccinazione, ormai entrata nel vivo con oltre mezzo milioni di dosi somministrate. Di seguito le ultime news sul Coronavirus in Italia di oggi, sabato 9 gennaio 2021, aggiornate in tempo reale (qui invece tutte le notizie sul Covid dal mondo).
Ore 20,43 – Vaccino, Conte: “Italia prima in Ue, ottimo risultato” – “Il Paese sta attraversando un periodo difficilissimo. L’intera comunità nazionale appare sfibrata da questo lungo periodo (ormai quasi un anno) di pandemia, che sta mettendo a dura prova la nostra economia, la nostra tenuta sociale, persino la nostra tenuta psicologica”. Lo ha scritto su Facebook il presidente del consiglio dei ministri Giuseppe Conte. “Mai come in questo momento abbiamo bisogno di concentrarci, con la massima attenzione, alla realizzazione del piano di vaccinazione”, ha aggiunto Conte. “A proposito, oggi – con circa 550.000 vaccinazioni effettuate – siamo il primo Paese dell’Unione europea per numero di persone vaccinate (la Germania ci segue con circa 500.000 persone vaccinate). È un ottimo risultato che in questa fase iniziale ci conforta e ci deve spingere a continuare su questa strada per essere all’altezza di una sfida che anche nei prossimi mesi si annuncia complessa”
Ore 17,30 – Papa: “Vaccinarsi è etico, io lo farò, negazionismio suicida” – “Eticamente tutti debbano prendere il vaccino: è un’opzione etica, perché tu ti giochi la salute, la vita, ma ti giochi anche la vita di altri”. Lo dice Papa Francesco nell’intervista che sarà trasmessa domani da Canale 5. “La settimana prossima“inizieremo a farlo qui ed io mi sono prenotato, si deve fare”, spiega, “! Quando ero bambino ricordo che c’è stata la crisi della poliomelite e tanti bambini sono poi rimasti paralitici per questo e c’era la disperazione per fare il vaccino. Quando è uscito il vaccino te lo davano con lo zucchero e c’erano tante mamme disperate… poi noi siamo cresciuti all’ombra dei vaccini, per il morbillo, per quello, per quell’altro, vaccini che ci davano da bambini… Non so perché qualcuno dice: ‘no, il vaccino è pericoloso’, ma se te lo presentano i medici come una cosa che può andare bene, che non ha dei pericoli speciali, perché non prenderlo? C’è un negazionismo suicida che io non saprei spiegare, ma oggi si deve prendere il vaccino”. (Qui l’articolo completo)
Ore 17,00 – Il bollettino della Protezione Civile del 9 gennaio – Secondo il bollettino di oggi, sabato 9 gennaio, sul Coronavirus in Italia pubblicato dal Ministero della Salute e dalla Protezione Civile, sono 19.978 i nuovi casi, contro i 17.533 di ieri, e 483 i morti (ieri erano stati 620), a fronte di 172.119 tamponi effettuati (ieri erano stati 140.267). Il rapporto positivi-tamponi delle ultime 24 ore cala dal 12,5 di ieri all’11,6 per cento di oggi. (Qui il bilancio completo)
Ore 12,00 – Speranza: “Le restrizioni sono l’arma fondamentale” – “Questa è la prima grande sfida: non pensare di aver vinto, tenere altissimo il livello di attenzione e continuare con comportamenti corretti e misure restrittive che sono l’arma fondamentale per la nostra battaglia contro il virus ancora per qualche mese”. Lo ha detto il ministro della Salute Roberto Speranza durante il webinar `”A me il braccio please. Vaccinare contro il Covid-19 gli operatori sanitari”, organizzato dalla Federazione italiana medici pediatri (Fimp).
Ore 09,00 – Verso un nuovo Dpcm più restrittivo – Secondo indiscrezioni di stampa il Governo è orientato a emanare nei prossimi giorni un nuovo Dpcm più restrittivo rispetto a quello che a dicembre aveva introdotto la suddivisione delle regioni in base alle fasce di rischio. L’impianto delle tre colorazioni – rosso, arancione e giallo – rimarrà in vigore ma sarà reso più stringente con nuove misure, tra cui il divieto di spostamenti anche fra regioni in zona gialla. Ancora da definire le regole per bar e ristoranti, per i quali potrebbe essere disposta la chiusura in tutta Italia nei weekend.
Il bollettino dell’8 gennaio – Nella giornata di ieri, venerdì 8 gennaio, si sono registrati 17.533 nuovi casi di Coronavirus in Italia e 620 morti legati alla pandemia. Sono stati effettuati 140.267 tamponi: il rapporto positivi-tamponi è calato al 12,5%. Il numero dei ricoverati in terapia intensiva è rimasto invariato. È quanto emerso dal consueto bollettino quotidiano diramato da Protezione Civile e Ministero della Salute. Qui il bollettino completo.
Scuole superiori, 14 regioni dicono no alla ripresa lunedì – Veneto, Fvg, Marche e Calabria rinviano a febbraio. Lunedì 11 apre al 50 per cento solo la Toscana. Oggi gli annunci di rinvio per Lombardia, Liguria, Lazio, Umbria e Sicilia. Il Tar dimezza l’ordinanza della Calabria: “Elementari e medie subito in classe”.
Calabria, Emilia, Lombardia, Sicilia e Veneto in zona arancione – Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna, Calabria e Sicilia andranno, da lunedì 11 gennaio, in zona arancione. Le altre regioni dovrebbero rimanere in zona gialla. Non ci saranno invece regioni in zona rossa. Leggi qui la notizia completa.
De Luca: “L’Italia sia tutta arancione, il Governo ci manda al manicomio. Daremo una card ai vaccinati” – “Mi permetto di suggerire al Governo anziché mezze misure, misure semplici che valgono per tutta Italia all’insegna della prudenza fino a fine gennaio», ha detto il governatore campano nella sua consueta diretta Facebook. “Un unico colore per tutta Italia, zona arancione per tutta Italia – ha spiegato – ad eccezione per quelle regioni che sono zona rossa e tenendo presente che siamo circondati da paesi europei rovinati”.
Iss: Indice Rt torna sopra 1, 12 Regioni a rischio alto, 8 moderato – L’indice di contagio Rt torna sopra 1 in Italia dopo sei settimane, mentre ci sono 12 regioni ad alto rischio e 8 a rischio moderato. Lo rileva la bozza del monitoraggio settimanale di ministero della Salute e Iss, riferita alla settimana 28/12-3/1. Leggi qui la notizia completa.
Via libera dell’Aifa a Moderna: indicato per over 18 e richiamo a 28 giorni. Dopo il vaccino di Pfizer, in Italia arriverà anche il siero di Moderna, autorizzato ieri dall’Aifa dopo l’ok dell’Ema. Il vaccino Moderna è indicato a partire dai 18 anni di età, anziché dai 16 anni. Sono previste ugualmente due dosi, ma a distanza di 28 giorni, invece che di almeno 21 giorni come Pfizer. L’immunità si considera pienamente acquisita a partire da 2 settimane dopo la seconda somministrazione, anziché una. Il vaccino Moderna inoltre viene conservato a temperature comprese tra i -15 e -25 , ma è stabile tra +2 e +8 per 30 giorni se in confezione integra: una differenza particolarmente importante a livello logistico.
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