Coronavirus in Italia, ultime notizie. Conte: “Oggi in Cdm il decreto Ristori bis”. Nuovo incremento dei casi (+37.809) con record di tamponi, 446 morti nell’ultimo giorno
Coronavirus in Italia, le ultime notizie di oggi
CORONAVIRUS ITALIA ULTIME NOTIZIE – Continua a crescere il numero dei contagi di Coronavirus in Italia. Finora l’epidemia ha colpito 862.681 persone, provocando 40.638 morti. Oggi, intanto, entra in vigore l’ultimo Dpcm che divide l’Italia in tre aree a seconda della soglia di criticità. Qui le ultime notizie sul Covid-19 nel mondo. Di seguito tutte le ultime notizie sul Coronavirus in Italia di oggi, venerdì 6 novembre 2020, aggiornate in tempo reale.
Ore 20,25 – Dl ristori bis: congedi e bonus babysitter zone rosse – Bonus babysitter da mille euro e congedi retribuiti al 50% per i genitori che vivono nelle zone rosse “caratterizzate da uno scenario di massima gravità e da un livello di rischio alto” e “nella quali sia stata disposta la chiusura delle scuole secondarie di primo grado, e nelle sole ipotesi in cui la prestazione lavorativa non possa essere svolta in modalità agile”. Lo si legge nella bozza del ristori bis all’articolo 12 e 13.
Ore 17,50 – Roberto Mancini positivo al Covid – L’allenatore della nazionale italiana, Roberto Mancini, è risultato positivo al Coronavirus. La notizia è stata confermata dalla Figc sul proprio sito specificando che “nell’ambito dei controlli periodici effettuati per i componenti degli staff tecnici delle Nazionali in vista dei prossimi impegni, Roberto Mancini è risultato positivo al Covid-19”. L’allenatore è “del tutto asintomatico e si è posto in isolamento fiduciario presso la propria abitazione a Roma”.
Ore 17,15 – Il bollettino di oggi – È di 499.118 persone attualmente positive (+26.770), 40.638 morti (+446), 322.925 guariti (+10.586), per un totale di 862.681 casi (+37.809), il bilancio inerente all’epidemia di Coronavirus in Italia emerso dal consueto bollettino quotidiano diffuso dalla Protezione Civile e dal ministero della Sanità. Dei 499.118 attualmente positivi, 24.005 (+749) sono ricoverati in ospedale, 2.515 (+124) necessitano di terapia intensiva, mentre 472.598 (+25.897) si trovano in isolamento domiciliare. Anche oggi si registra un aumento dei casi: sono 37.809, infatti, i nuovi contagi registrati nell’ultimo giorno a fronte dei 34.505 registrati ieri. Aumenta anche il numero dei tamponi processati: 234.245, nuovo record assoluto, contro i 219.884 di ieri. Stabile, ma sempre alto, il numero dei decessi (oggi 446, ieri 445), mentre diminuisce il numero dei ricoveri ordinari: (+749 contro i +1.140 di ieri). Nuovo balzo, invece, per quanto riguarda il ricoveri nei reparti di terapia intensiva con un incremento di +124 rispetto a ieri, quando era stato registrato un incremento di +99. Per quanto riguarda le Regioni, quella che registra il maggior incremento dei casi è la Lombardia, che sfiora quasi i 10mila casi (9.934 per la precisione), seguita dal Piemonte con 4.878, dalla Campania con 4.508 e dal Veneto con 3.297. Sopra i 2mila casi Lazio e Toscana, rispettivamente con 2.699 e 2.592 nuovi contagi. Il bollettino.
Ore 16,20 – Gallera: “Curioso solo 3-4 Regioni zone rosse” – Sono preoccupato, stiamo assistendo ad una crescita molto forte del contagioo in tutto il Paese, se oggi chiudo la Lombardia e tra due settimane la riapro, poi chiudo l’Emilia-Romagna e il Veneto e poi li riapro, rischiamo di non uscire più. Avrei fatto misure più stringenti in maniera più diffusa. Lo avevano chiesto anche molti governatori”. Lo ha dichiarato l’assessore al Welfare, Giulio Gallera, alla trasmissione radiofonica Un giorno da pecora. “È curioso il fatto che siano stato considerate rosse solo 3-4 Regioni” ha poi aggiunto Gallera.
Ore 15,00 – De Luca: “Linea del governo non efficace, ma dobbiamo restare uniti” – De luca: “Questa linea non è efficace, non fa prevenzione. Era meglio chiudere tutto per un mese, senza distinzioni. Oggi si corre ai ripari ma avendo perso settimane preziose. Bisognava agire prima. Capisco il governo, perché siamo strani, in questi mesi tutta la comunicazione era orientata a minimizzare o ad alimentare il malessere, la protesta. Era difficile per il governo fare scelte rigorose. Oggi, credo che abbiamo il dovere di essere uniti nel nostro Paese e fare tutto quello che è nelle nostre possibilità per vincere battaglia contro Covid”.
Ore 14,00 – Tar sospende ordinanza chiusura scuole Puglia – Il Tar Puglia ha accolto il ricorso del Codacons Lecce, sospendendo in via cautelare l’ordinanza della Regione Puglia che il 28 ottobre ha chiuso le scuole. La vicenda sarà discussa nel merito all’udienza del 3 dicembre.
Ore 11,00 – Conte: “Oggi in Cdm il decreto Ristori bis” – Il premier Conte torna a parlare dell’ultimo Dpcm: “La divisione del Paese in zone gialle, arancioni o rosse è una decisione presa per ridurre la velocità di un treno che sta correndo e che abbiamo già provato a fermare”, ha dichiarato in un’intervista a Corriere Tv. “Se riusciamo a rallentare la curva del contagio – ha continuato – potremo affrontare le prossime settimane con un margine di serenità. Il governo ha investito miliardi per la scuola, i trasporti, le università e i protocolli ma nonostante tutto la pandemia è arrivata e adesso dobbiamo adottare delle misure diversamente graduate per uscirne. Capisco il senso di ingiustizia degli imprenditori, ma non fermiamoci solo ai protocolli”. Poi, il premier annuncia le prossime misure del Governo: “Oggi in consiglio dei ministri approveremo il decreto Ristori bis, mentre nella legge di Bilancio che porteremo in Parlamento con le misure per il 2021 inseriamo una decontribuzione del 100% neo assunti under 35. Una rimodulazione dell’Iva al 4% comporta invece un ammanco di svariati miliardi. Così secca è improbabile. Stiamo imponendo sacrifici economici e contemporaneamente dobbiamo mettere sul tavolo indennizzi e ristori e creare una cintura di protezione dello Stato per affrontare con fiducia e con maggiore serenità il futuro”.
Ore 10.10 – Fontana: “Milano è nella situazione di Bergamo a marzo” – “La situazione che a marzo era concentrata su Bergamo purtroppo ora è concentrata su Milano. La situazione è ancora grave, forse come quella di marzo, anche se bisogna chiederlo ai medici”. Lo ha affermato il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, a Radio anch’io su Rai.
Ore 10.00 – Fontana: “Non contro zona rossa, ho chiesto valutare dati” – “Non ho detto che non volevo accettare la zona rossa, ho detto che tutte le settimane si fanno valutazioni dei dati e pretendevo che si facesse una valutazione anche di questa settimana. Se siamo in un momento drammatico e giusto che si stia in zona rossa”. Lo ha affermato il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, oggi a Radio anch’io. “Noi diamo i dati ma l’elaborazione la fa il Cts – ha aggiunto – io voglio vedere i dati degli ultimi 10 giorni, li valuterei e vedrei se ci sono stati quei miglioramenti che a me sembra ci siano stati. I dati sono stati consegnati dalle regioni martedì ma non li hanno ancora valutati e la convocazione è stata fatta il sabato mattina, di questo mi lamento”.
Ore 09.30 – Speranza: “Le Regioni danno i dati, non ignorino la gravità” – Così si è espresso il ministro della Salute, in risposta alle polemiche scaturite dopo l’ultimo Dpcm firmato dal premier Conte, in cui l’Italia è stata divisa in tre differenti zone di rischio. “Surreale non assumersi la propria responsabilità, serve unità e non polemiche inutili”, ha poi aggiunto Speranza.
Ore 08.15 – Guerra: “Misure Dpcm le più appropriate in questa fase” – “Io credo che le procedure identificate e messe in azione siano quelle più rilevanti e appropriate in questo momento”. Lo ha detto Ranieri Guerra, direttore generale aggiunto Oms, a proposito delle nuove norme del Dpcm che prevede una divisione del Paese in zone rosse, arancioni e gialle. Guerra ha sottolineato la possibilità adesso, rispetto alla fase iniziale di marzo, “di proporre chiusure chirurgiche” locali invece di un lockdown nazionale. E’ “ovvio”, ha concluso, che la riuscita “si basa anche sulla disciplina della gente e sul rispetto di quelle norme basilari che sembrano così facili da seguire ma che evidentemente non lo sono”.
Ore 07.00 – Campania, De Luca conferma stop lezioni in aula e mobilità. Jogging consentito due ore e mezza al giorno – Niente lezioni in presenza in Campania. Con l’ordinanza 897202 in corso di pubblicazione, il presidente della Regione, Vincenzo De Luca, disponendo ulteriori misure di prevenzione e contenimento dell’epidemia da Covid19, conferma quelle adottate nelle settimane scorse sull’attività scolastica e sulla mobilità. Dal 6 al 14 novembre, nidi chiusi e niente studenti in aula dagli asili alle superiori. Confermato anche il blocco della mobilità interprovinciale già vigente, un’unica fascia oraria, tra le 6 e le 8:30 del mattino, in cui è consentita la pratica dello jogging.
Ore 06.30 – Toti: “Eliminato il divieto di manifestazioni in Liguria” – Decade in Liguria il divieto di organizzare manifestazioni. Lo ha detto il presidente della Regione, Giovanni Toti, che ha firmato oggi un’ordinanza con cui recepisce le disposizioni del nuovo Dpcm. Le manifestazioni potranno essere organizzate “solo in forma statica, mantenendo il distanziamento sociale. Comunque – ha aggiunto Toti – più si è prudenti meglio e'”. Tagliate anche tutte le deroghe sui limiti di capienza per i trasporti, che restano al 50% come deciso dal governo.
Ore 06.00 – Meloni: “Conte finora ha pensato a grande occasione” – “Non serve un’altra commissione, c’è già il Parlamento, ci sono le commissioni permanenti, si convochi la conferenza dei capigruppo. Negli ultimi otto mesi noi a Conte abbiamo portato le nostre proposte e non abbiamo saputo più niente, abbiamo saputo delle misure prese con Dpcm all’ultimo momento. Neanche hanno letto le nostre proposte, le hanno gettate nel cestino. Conte fino a oggi ha pensato che il Covid fosse una grande occasione”. Lo ha detto la leader di FdI Giorgia Meloni a Porta a porta in onda stasera.
Il bollettino di oggi – È di 472.348 persone attualmente positive (+29.113), 40.192 morti (+445), 312.339 guariti (+4.961), per un totale di 824.879 casi (+34.505), il bilancio inerente all’epidemia di Coronavirus in Italia emerso dal consueto bollettino quotidiano diffuso dalla Protezione Civile e dal ministero della Sanità. Dei 472.348 attualmente positivi, 23.256 (+1.140) sono ricoverati in ospedale, 2.391 (+99) necessitano di terapia intensiva, mentre 446.701 (+27.874) si trovano in isolamento domiciliare. Aumenta in modo consistente il numero dei nuovi casi: oggi, infatti, sono stati registrati 34.505 a fronte dei 30.550 di ieri. Cresce anche il numero dei tamponi realizzati nell’ultimo giorno: 219.884, nuovo record assoluto, contro i 211.831 di ieri. Anche oggi si registra purtroppo un aumento dei decessi (445 contro i 352 di ieri), così come dei ricoveri sia ordinari (1.140 contro i 1.002 di ieri), che in terapia intensiva (99 contro i 67 di ieri). Per quanto riguarda le Regioni, quella che registra il maggior incremento di nuovi casi è la Lombardia con 8.822 nuovi casi, seguita dalla Campania con 3.888, dal Piemonte con 3.171 e dal Veneto con 3.264 nuovi contagi. Sopra i 2mila casi anche il Lazio, la Toscana e l’Emilia-Romagna.
Calabria: “Impugneremo l’ordinanza di Speranza” – “Impugneremo la nuova ordinanza del Ministro della Salute che istituisce la zona rossa in Calabria. Questa regione non merita un isolamento che rischia di esserle fatale”. Lo afferma il presidente facente funzioni della Regione Calabria, Nino Spirlì, che annuncia un ricorso contro il provvedimento firmato dal ministro Roberto Speranza. “Le costanti interlocuzioni che ho avuto in questi giorni con i membri del governo e con il commissario Arcuri, al di là della grande disponibilità al dialogo da parte di tutti – aggiunge Spirlì- non hanno prodotto alcuna modifica rispetto alla volontà, evidentemente preconcetta, di “chiudere” una regione i cui dati epidemiologici, di fatto, non giustificano alcun lockdown, soprattutto se confrontati con quelli delle nostre compagne di sventura: Lombardia, Piemonte e Val d’Aosta”.
Speranza: “Regioni danno dati, non ignorino gravità” – “Le Regioni alimentano i dati con cui la cabina di regia effettua il monitoraggio dal mese di maggio. Nella cabina di regia ci sono tre rappresentanti indicati dalle Regioni. È surreale che anziché assumersi la loro parte di responsabilità ci sia chi faccia finta di ignorare la gravità dei dati che riguardano i propri territori. Serve unità e responsabilità. Non polemiche inutili”. Lo dichiara il ministro della Salute Roberto Speranza.
Salvini: “Ci volevano misure omogenee in tutta Italia. Governo si affidi a Zangrillo” – “Ho appena fatto il giro dei governatori. Sono incazzati neri. Un governo che si muove in questo modo è indegno. Hanno toccato il punto più basso degli ultimi nove mesi”. Lo ha detto Matteo Salvini, in un’intervista al Corriere della Sera, commentando l’ultimo Dpcm che prevede la divisione dell’Italia in tre aree di rischio. Per Salvini i dati sulla base dei quali è stata effettuata la divisione delle regioni in zone rosse, arancioni e gialle “risalgono al 24 ottobre. Intanto in alcune regioni la situazione è migliorata, anche grazie ad alcune scelte ad hoc degli amministratori locali, e in altre peggiorata. Ma stiamo scherzando?”. Per il leader leghista il suo partito ha “fatto un sacco di proposte che il governo ha ignorato. A partire da quella di prendere provvedimenti omogenei per tutto il Paese”. Per Salvini il governo dovrebbe “nominare un Comitato tecnico scientifico di sua fiducia. I consulenti del governo non ne hanno azzeccata una. Facciamo spazio ai Palù, Zangrillo, Bassetti”.
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