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Home » Cronaca

Coronavirus in Italia, ultime notizie. Governo pronto a varare nuove restrizioni dal 7 al 15 gennaio, il Veneto chiude le scuole superiori fino al 31 gennaio

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Coronavirus Italia, le ultime notizie di oggi

CORONAVIRUS ITALIA, ULTIME NOTIZIE – Superate le 75mila vittime dall’inizio della pandemia nel nostro Paese. Intanto oggi l’Italia ritorna, solo per un giorno, in zona arancione. Qui tutte le notizie sul Covid-19 nel mondo. Di seguito tutte le ultime news sul Coronavirus in Italia di oggi, lunedì 4 gennaio 2021, aggiornate in tempo reale.

CORONAVIRUS IN ITALIA: LA DIRETTA

Ore 22,31 – In Italia oltre 150mila vaccinati, usate 30% dosi – Sono 150.245 le persone a cui finora è stato somministrato il vaccino in Italia, pari al 31,3% rispetto alle dosi ad oggi arrivate. La Regioni con la percentuale più alta sono il Lazio (61,4%), la Toscana (56%) e il Veneto (55,5%). In coda alla classifica ci sono invece Lombardia (7,9%), Calabria (5,2%), Valle d’Aosta (4,4%), Sardegna (3,7%) Molise (1,7%).

Ore 21,54 – Gestione Covid, Renzi: in termini tecnici è un disastro – “Noi in Italia abbiamo qualche problema in più, la maglia nera del rapporto fra morti e popolazione, con un livello di decessi inaccettabile, non andiamo benissimo con i vaccini. In termini tecnici la situazione è un disastro”. Lo ha detto il leader di Iv, Matteo Renzi, a Quarta Repubblica, su Rete 4.

Ore 19,00 – Marche, ordinanza di Acquaroli: scuole chiuse fino al 31 gennaio – La giunta regionale delle Marche si è confrontata questo pomeriggio sull’andamento epidemiologico nella Regione e, anche a seguito della concertazione avuta dall’assessore all’Istruzione con il mondo della scuola, ha deciso di far proseguire la didattica a distanza per le scuole secondarie di secondo grado, statali e paritarie, al 100 per cento fino al 31 gennaio.

Ore 17,16 – Bollettino del 4 gennaio: i decessi registrati in un giorno sono 348 – Secondo il bollettino di oggi, lunedì 4 gennaio, sul Coronavirus in Italia pubblicato dal Ministero della Salute e dalla Protezione Civile, sono 10.800 i nuovi casi, contro i 14.345 di ieri, e 348 i morti (ieri erano stati 347), a fronte di  tamponi effettuati (ieri erano stati 102.974). Il rapporto positivi/tamponi è al 13,8%. Qui il bollettino completo.

Ore 15,00 – Sileri: “Usare ogni settimana tutte le dosi è un dovere” – “Se ogni settimana nel nostro Paese arrivano quasi 500mila dosi, è un dovere utilizzarle tutte entro la stessa settimana ed essere pronti a fare altrettanto in quella successiva. Non entro nelle polemiche sui presunti ritardi e aspetto che trascorra l’epifania per giudicare l’avvio della campagna, ma di certo non abbiamo un minuto da perdere e dobbiamo andare avanti senza sosta con le vaccinazioni, anche il sabato e la domenica”, lo ha detto il viceministro della Salute Pierpaolo Sileri nel corso della trasmissione “I fatti vostri”. “Attendiamo nei prossimi giorni i dati del contagio, che potrebbero risentire dei contatti cresciuti nel periodo delle feste. Laddove l’andamento del virus si dimostrerà sotto controllo e gli ospedali non saranno sotto pressione, non solo è auspicabile, ma è necessario ritornare a una vita quanto più vicina alla normalità, sempre adottando la dovuta moderazione. La scuola, come tutti i luoghi in cui i protocolli sono seguiti, è un luogo in cui il rischio di contagio è basso. La sua riapertura è dunque auspicabile, applicando un monitoraggio costante e prestando maggiore attenzione a ciò che c’è intorno ad essa, come il trasporto pubblico e la mobilità in generale”.

Ore 14,50 – Su misure governo verso nuovo Dl, Cdm in serata – Si va verso un decreto ad hoc – e non un’ordinanza del ministero della Salute – per stabilire le nuove misure restrittive per i giorni successivi all’Epifania. Un Consiglio dei ministri, a quanto si apprende, è previsto per questa sera: la convocazione potrebbe essere alle 21.

Ore 14,00 – Campania, ritorno graduale in presenza dall’11 gennaio – Le scuole in Campania riapriranno lunedì 11 gennaio quando potranno tornare in classe gli alunni della scuola dell’infanzia e delle prime due classi della scuola primaria, esattamente com’era prima della chiusura per la pausa natalizia. E’ il frutto della riunione dell’Unità di Crisi della Regione che ha valutato i dati epidemiologici in relazione alla possibilità di un ritorno in presenza; ci sarà un’ordinanza entro domani. A partire dal 18 gennaio sarà valutata dal punto di vista epidemiologico generale, la possibilità del ritorno in presenza per l’intera scuola primaria e dal 25 gennaio, per la secondaria di primo e secondo grado.

Ore 13,45 – Scuola, Cts: “Problema non è riaprirle ma tenerle aperte” – La cosa più importante “non è tanto riaprire le scuole, ma cercare di tenerle aperte. Rischiare di riaprire le scuole e doverle poi richiudere tra una decina di giorni o tra due settimane. È una cosa che il Paese non si può permettere perché sarebbe la testimonianza provata del fatto che i numeri stanno riaumentando”. Così il segretario del Cts, il Comitato tecnico-scientifico, Fabio Siciliano, in un’intervista a InBlu Radio.

Ore 13,15 – In Veneto superiori chiuse fino al 31 gennaio – In Veneto le scuole superiori non apriranno il 7 gennaio così come deciso dal governo, ma resteranno chiuse fino al 31 gennaio. Lo ha annunciato in una conferenza stampa il governatore del Veneto, Luca Zaia, che ha firmato un’ordinanza in questo senso. “Non ci sembra prudente – ha dichiarato Zaia – nell’attuale situazione epidemiologica riaprire le scuole. Questo è ciò che dobbiamo fare per il bene della comunità oggi”.

Ore 12,45 – Franco Marini positivo al Covid – L’ex presidente del Senato Franco Marini è risultato positivo al Covid: è quanto riferisce il Corriere dell’Umbria, secondo cui l’87enne è ricoverato presso l’ospedale San Camillo de Lellis. L’esponente del Pd, in ospedale da due giorni dopo essere risultato positivo ed aver accusato sintomi, è in condizioni stabili ed è tenuto in respirazione assistita.

Ore 11,00 – Friuli Venezia Giulia: studenti superiori in classe a fine mese – Il presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, “ha immaginato un’ordinanza che sposti dopo il 31 gennaio il rientro in classe dei ragazzi delle secondarie di secondo grado”. Lo ha annunciato l’assessore regionale all’Istruzione, Alessia Rosolen, durante una conferenza stampa che si è tenuta nella sede della Regione. “Ovviamente – ha aggiunto – ci sono possibilità di intervenire da qui al 31 gennaio, a seconda di come la curva epidemiologica si modificherà nelle prossime settimane”.

Ore 10,00 – Sileri: “Al lavoro su ordinanza, parametri più restrittivi” – “In queste ore si sta lavorando all’ordinanza che stabilirà la tabella di marcia per i prossimi giorni. La settimana che ci attende rappresenta un momento importante, perché potremmo iniziare a osservare un aumento dei contagi connessi al periodo delle feste che, nonostante le misure prese, hanno determinato un maggior rischio di esposizione. La valutazione del colore da assegnare alle Regioni seguirà dunque parametri più restrittivi per limitare la diffusione del numero dei contagi”.

Ore 9,00 – Villani (Cts): “Italia tra primi Paesi Ue per vaccinazioni” – “L’Italia è tra i primi Paesi Ue per vaccinazioni anti-Covid. Il modello italiano sta funzionando bene e sono fiducioso che le cose andranno ancora meglio tra qualche settimana”. Lo ha dichiarato Alberto Villani, presidente della Società Italiana di Pediatria e componente del Comitato tecnico scientifico (Cts), ad Agorà.

Ore 07.00 – Governo pronto a varare nuove restrizioni dal 7 al 15 gennaio – Il Governo è pronto a varare nuove misure per contenere la pandemia di Coronavirus, e in particolare la tanto temuta e ancor più contagiosa “variante inglese”. È sempre più probabile che l’esecutivo ricorra a un provvedimento ponte dal 7 al 15 gennaio, ovvero tra la data di scadenza del decreto natalizio e quella dell’ultimo Dpcm. Al momento l’esito più probabile è il seguente: il 7 e l’8 gennaio ci sarà un ritorno in zona gialla per le regioni italiane, mentre il weekend del 9 e 10 tutto il Paese sarà in fascia arancione, con la chiusura di bar e ristoranti e spostamenti vietati anche tra Comuni. Dall’11 tornerebbe il sistema di divisione per colori, con diverse regioni che rischiano di essere inserite in fascia arancione e rossa (le più a rischio al momento sono Veneto, Liguria, Calabria, Lombardia e Puglia). Fino al 15, stop allo spostamento tra regioni. Fra le ipotesi sul tavolo c’è anche la proroga del divieto di ospitare a casa più di due parenti o amici, minori di 14 anni esclusi. La misura, già prevista nel decreto natalizio in scadenza il 6 gennaio, sarebbe così prorogata fino al 15 del mese. Lo ha anticipato Repubblica.

CORONAVIRUS: COSA È SUCCESSO IERI IN ITALIA

Il bollettino del 3 gennaio – Sono 14.345 i nuovi casi, contro i 11.831 di ieri, e 347 i morti (ieri erano stati 364), a fronte di 102.974 tamponi effettuati (ieri erano stati 67.174). Il rapporto positivi/tamponi in questo primo giorno del 2021 è al 13,8%, rispetto al 17,1% di ieri. (I dati completi)

Bellanova: “Piano vaccini insufficiente e poco chiaro” – “Ancora una volta di più oggi verifichiamo l’insufficienza del sistema sanitario, sancita dalla necessità di far scattare le Regioni arancioni o rosse con soglie di Rt più basse di quanto indicato in precedenza per evitare ulteriori criticità. E si verifica l’insufficienza e la poca chiarezza sul Piano vaccinale”, lo avrebbe detto secondo fonti di Italia Viva citate dall’Agi la ministra Bellanova durante la capidelegazione ancora in corso. “Se si vuole uscire da questo stallo dando un messaggio chiaro ai cittadini c’è un solo modo: continuare puntuale tracciamento e far chiarezza sul piano vaccinale. Il solo messaggio restate in casa è evidente che psicologicamente ed economicamente ai cittadini non basta più. A fronte di un sacrificio che chiediamo alle persone, dobbiamo dare certezze. E io per i dati che leggo, ancora ne vedo poche”.

Vaccini, Lombardia in ritardo. Gallera: “Non faccio rientrare i medici dalle ferie per le vaccinazioni”. L’assessore al Welfare lombardo in un’intervista a La Stampa assicura: “Da domani 6mila iniezioni al giorno”. Qui la notizia completa.

Governo studia nuova stretta: sei regioni in arancione. Weekend rossi per tutti – Il governo valuta nuove misure per limitare i contagi, dopo i numeri in crescita degli ultimi giorni. Secondo quanto riporta Repubblica ci sono due ipotesi sul tavolo. La prima è di stabilire “nuovi criteri per l’Rt che permettano di decretare con numeri anche meno emergenziali zone arancioni e rosse regionali”. A finire subito in zona arancione, con i nuovi criteri, sarebbero almeno tre Regioni (Calabria Liguria e Veneto) mentre altre tre sarebbero in bilico perché superano l’1 ma non nell’estremo più basso della forchetta (Basilicata, Lombardia e Puglia). La seconda ipotesi è quella di “un nuovo giro di vite nazionale che potrebbe portare a istituire zone rosse nei fine settimana sull’intero territorio italiano”. Nel weekend sarebbero quindi chiusi bar, ristoranti, negozi, centri commerciali e vietati i movimenti non essenziali. Per gli altri giorni, potrebbero essere previste ulteriori limitazioni alla circolazione intercomunale e interregionale. Qui la notizia completa.

Leggi anche: 1. Disuguaglianze: ricorderemo il 2020 come uno degli anni peggiori; // 2. Vaccini, Lombardia in ritardo. Gallera: “Non faccio rientrare i medici dalle ferie per le vaccinazioni” // 3. Vaccino, l’elenco completo dei centri di somministrazione in Italia “è ancora in divenire”. Il documento di Arcuri;

4. Festa di Capodanno nel resort di lusso sul Lago di Garda: multate 126 persone. Locale chiuso // 5. Le regole in vigore dal 7 gennaio 2021: scuole, palestre, bar e ristoranti; // 6. La variante inglese è più diffusa tra i bambini: riaprire le scuole significherebbe favorire il virus (di Selvaggia Lucarelli)

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