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Coronavirus in Italia, ultime notizie. Conte firma il nuovo Dpcm. Arcuri: “Un italiano su 36 è stato contagiato”. Aumentano i nuovi contagi (+24.099), 814 morti nell’ultimo giorno

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Coronavirus in Italia, le ultime notizie di oggi

CORONAVIRUS ITALIA ULTIME NOTIZIE – Mentre la curva epidemica è in calo, il governo si appresta a varare il nuovo Dpcm con le misure anti-Covid che entreranno in vigore a partire da oggi, venerdì 4 dicembre. Qui le ultime notizie sul Covid-19 nel mondo. Di seguito tutte le ultime notizie sul Coronavirus in Italia di oggi, venerdì 4 dicembre 2020, aggiornate in tempo reale.

Ore 20,00 – Morto medico ad Avellino, totale vittime sale a 230 – Un altro medico ucciso dal Covid in Italia. È morto ieri, infatti, Mario Claudio Magliocca, specialista in malattie infettive al San Giuseppe Moscati di Avellino. Il totale delle vittime tra i camici bianchi sale così a 230. È quanto rende la Fnomceo, che sul suo portale listato a lutto tiene l’elenco aggiornato dei colleghi uccisi dal Covid.

Ore 19,00 – Nove Regioni cambiano colore – Nove Regioni cambiano colore sulla base degli ultimi dati della Cabina di Regia che analizza l’andamento dell’epidemia di Covid in Italia. Si tratta di Campania, Toscana, Valle d’Aosta e la Provincia autonoma di Bolzano, che passano da zona rossa a zona arancione, e di Umbria, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Puglia e Marche, che da arancioni diventano gialle. Il ministro Speranza firmerà l’ordinanza nelle prossime ore con le misure che entreranno in vigore a partire da domenica 6 dicembre. Qui l’articolo completo.

Ore 17,30 – Il bollettino di oggi – Le persone attualmente positive al Covid sono 757.702 (-2.280), 58.852 i morti (+814) e 872.385 i guariti (+25.576), per un totale di 1.688.939 casi (+24.099): questi i dati completi resi noti oggi nel bilancio sull’epidemia di Covid in Italia. Dei 757.702 attualmente positivi, 31.200(-572) sono ricoverati in ospedale, 3.567 (-30) necessitano di terapia intensiva, mentre 722.935(-1.678) si trovano in isolamento domiciliare. Aumentano i nuovi casi di Coronavirus (24.099 contro i 23.225 di ieri) nonostante una lieve diminuzione dei tamponi effettuati nell’ultimo giorno: 212.741 contro i 226.729 di ieri. Diminuisce il numero dei morti (814, ieri erano stati 993), mentre si conferma il trend negativo per quanto riguarda i ricoveri ospedalieri. I ricoveri ordinari, infatti, calano di 572 unità (ieri era -682), mentre le terapie intensive diminuiscono di 30 unità (il dato di ieri era di -19). Per quanto riguarda le Regioni, quella che registra il maggior incremento dei casi è la Lombardia con 4.533 nuovi contagi, seguita dal Veneto con 3.708, dall’Emilia-Romagna con 2.143 e dal Piemonte con 2.132 nuovi contagi. Il bollettino.

Ore 16,20 – Iss: massima attenzione, stare a casa più possibile – L’epidemia è in calo ma con un numero di contagi ancora molto, troppo, elevati: serve “cautela mantenendo elevata l’attenzione nei comportamenti”. Lo sottolinea il report settimanale di monitoraggio del ministero della Salute e Iss. Questo andamento “deve portare alla massima attenzione nella adozione e rispetto delle misure, evitarne un rilassamento prematuro e mantenere elevata l’attenzione nei comportamenti. Si conferma pertanto la necessità di mantenere la drastica riduzione delle interazioni fisiche tra le persone. È fondamentale che la popolazione eviti tutte le occasioni di contatto con persone al di fuori del proprio nucleo abitativo che non siano strettamente necessarie e di rimanere a casa il più possibile”.

Ore 15,30 – De Luca: “Ci stiamo attrezzando per vaccinazioni” – “Ci stiamo attrezzando per le vaccinazioni anti-Covid. Per la prima decade di gennaio faremo una sorta di esercitazione generale per verificare il piano organizzativo messo in piedi”. Lo annuncia il governatore della Campania De Luca, nel corso della consueta diretta Facebook del venerdì.

Ore 13,45 – Zaia su Dpcm: “Spero governo abbia ravvedimento” – In merito al divieto di uscita dai confini comunali inserito nel Dpcm per i giorni del 25 e 26 dicembre e 1 gennaio, secondo il governatore del Veneto Luca Zaia “non c’è alcuna ratio sostenibile”. “Mi fa piacere che il Cts abbia detto le stesse cose – ha spiegato in una conferenza stampa – spero ci sia un ravvedimento da parte del governo perché non ha alcun supporto scientifico applicare una regola ad un comune piccolo di poche centinaia di abitanti e ad un altro con le dimensioni di uno Stato o del doppio di una Regione”.

Ore 12,40 – D’Amato: “Troppa rilassatezza in giro, segnali preoccupanti” – “L’aggressione ai danni di una pattuglia dei vigili urbani di Roma Capitale avvenuta ai Parioli solo perché chiedeva il rispetto delle norme di sicurezza e la festa organizzata da ben 70 studenti Erasmus in zona piazza Bologna sono dei segnali molto preoccupanti di un clima di rilassatezza che non possiamo permetterci. La battaglia contro il virus non solo non è stata vinta, ma ogni atteggiamento del genere rischia di vanificare gli sforzi compiuti finora”. Lo ha dichiarato l’assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato.

Ore 11,30 – Il bollettino dello Spallanzani – Scende il numero di pazienti positivi al Covid-19 ricoverato presso l’Istituto Spallanzani di Roma. Secondo il bollettino medico quotidiano diffuso dal nosocomio, infatti, sono 225 (ieri erano 227) i pazienti ricoverati per Coronavirus. Di questi, 39 necessitano di terapia intensiva.

Ore 10.30 – Dpcm: Fontana, 19/20 dicembre rischio ‘fuga dal Nord’ – Il 19 e il 20 dicembre, ovvero l’ultimo week end in cui si può partire prima delle festività natalizie “rischiamo di rivivere quello che successe nella notte fra il 7 e l’8 marzo”. Lo ha detto a Mattino 5 il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, rispondendo alla domanda se teme una nuova ‘fuga dal Nord’.

Ore 09.45 -Lavevaz, Valle D’Aosta zona rossa con dati da zona gialla – “La Valle d’Aosta ha dati da zona gialla da un mese, ma siamo ancora una regione rossa. Non vogliamo entrare in lotta contro il governo, ci siamo solo dati le regole di una zona gialla quale tecnicamente siamo. C’e’ qualcosa che stride proprio nel trattamento della nostra regione rispetto alle altre”. Lo ha detto Erik Lavevaz, presidente della Regione Valle d’Aosta a “The Breakfast Club” su Radio Capital, a proposito della decisione di riaprire i negozi e autorizzare gli spostamenti tra comuni. “Le misure nazionali – ha aggiunto – non tengono conto di realtà come la nostra. Abbiamo autorizzato gli spostamenti tra comuni perché abbiamo comuni molto piccoli in cui mancano anche negozi di alimentari. Vogliamo collaborare nel rispetto delle regole, se abbiamo dati da zona gialla vogliamo avere le norme che il dpcm prevede per queste aree. Boccia impugnerà il nostro provvedimento? L’avevamo messo in conto, sappiamo che la nostra norma forza il quadro nazionale, ma ci prendiamo queste responsabilità. Abbiamo agito con buonsenso. Nessuna ha mai pensato di aprire tutto in modo indiscriminato”.

Ore 09.11 – Censis: flop Dad, ha ampliato il gap tra studenti – L’esperimento della didattica a distanza durante la pandemia sembra non aver funzionato adeguatamente. Secondo il 54/mo rapporto del Censis, infatti, “per il 74,8% dei dirigenti la didattica a distanza ha di fatto ampliato il gap di apprendimento tra gli studenti” anche se “il 95,9% e’ molto o abbastanza d’accordo sul fatto che la Dad è stata una sperimentazione utile per l’insegnamento”

Ore 07.44 – Arcuri: “Un italiano su 36 è stato contagiato. Vaccino? Complicato se terza ondata” – Un italiano ogni 36 è stato contagiato. Lo ha detto il commissario per l’emergenza Domenico Arcuri. Ieri c’è stato il numero quotidiano “massimo di vittime dall’inizio dell’emergenza e risulta che un nostro concittadino ogni 36 è stato contagiato: sono numeri che fanno tremare e che non vanno dimenticati – ha spiegato – Ma la curva si sta congelando, il virus è ancora forte ma siamo in grado di contenerlo”.

Ore 07.00 – Speranza, cuore vaccinazione Italia tra primavera ed estate – “Il piano vaccini sarà centralizzato, cioè gestito dallo Stato che si occuperà anche della fase della loro distribuzione. Sono fiducioso che l’Ema darà entro l’anno la certificazione per uno di questi vaccini (quello di Pfizer-BionTech e poi l’11 gennaio per quello di Moderna), se ciò venisse confermato si potrebbero iniziare a fare le prime vaccinazioni in Italia già alla fine di gennaio. Il vaccino sarà gratuito e in questa fase volontario. Sarà vaccinato subito il personale sanitario in prima linea, cioè chi rischia di essere infettato per primo. Poi passeremo a chi è ospite nelle Rsa.

A seguire seguendo il criterio dell’età anagrafica, partiremo dagli anziani con più patologie pregresse, con una progressione a scendere”. Lo ha spiegato il ministro della Salute Roberto Speranza, ospite di Piazzapulita su La7. “Una volta che l’Ema ci dirà che questi vaccini sono sicuri, da quel momento il cuore della vaccinazione in Italia sarà tra la fine della primavera e l’inizio dell’estate. Quello sarà il momento in cui vorremmo arrivare a un numero altissimo di italiani e dare la possibilità a qualsiasi italiano che voglia vaccinarsi di farlo. A quel punto valuteremo se la vaccinazione volontaria sarà stata sufficiente”, ha concluso Speranza.

Ore 06.30 – Conte firma Dpcm – Il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha firmato il Dpcm di oggi contenente le nuove misure per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da Covid-19.

CORONAVIRUS, COSA È SUCCESSO IERI IN ITALIA

Bonaccini: “Considerare tema persone sole” – Il divieto di spostamento addirittura tra comuni e nemmeno dentro le province rischia di favorire la possibilità di trovarsi a chi vive nelle grandi città e rischia di isolare chi vive in un piccolo comune”. Lo ha detto il presidente della Conferenza delle regioni e dell’Emilia-Romagna Stefano Bonaccini al Tg4. “Siamo d’accordo che non bisogna far circolare troppo le persone per evitare contagi – ha sottolineato – ma va considerato anche il tema sociale. Il Presidente del Consiglio ci ha detto che si farà una valutazione sul tema delle persone sole”.

Il bollettino di oggi – Le persone attualmente positive al Covid sono 759.982 (-1.248), 58.038 i morti (+993) e 846.809 i guariti (+23.474), per un totale di 1.664.829 casi (+23.225): questi i dati completi resi noti oggi nel bilancio sull’epidemia di Covid in Italia. Dei 759.982 attualmente positivi, 31.772 (-682) sono ricoverati in ospedale, 3.597 (-19) necessitano di terapia intensiva, mentre 724.613 (+34.822) si trovano in isolamento domiciliare. Aumentano i nuovi casi (23.225 contro i 20.709 di ieri) a fronte anche di un aumento dei tamponi (226.729 contro i 207.143 di ieri). Aumenta, purtroppo, il numero dei decessi (993 contro i 684 di ieri), mentre si conferma il trend negativo delle ospedalizzazioni. Oggi, infatti, c’è un decremento di 682 unità per quanto riguarda i ricoveri ordinari (ieri il dato era di -357) e di 19 unità per quanto riguarda i ricoveri nelle terapie intensive (ieri era di -47). Per quanto riguarda le Regioni, quella che registra il maggior incremento dei casi è la Lombardia con 3.751 nuovi contagi, seguita dal Veneto con 3.581, dalla Campania con 2.295 e dal Piemonte con 2.230 nuovi casi. Il bollettino.

Ore 15.30 – Nuovo Dpcm: conferenza stampa di Conte alle 20.15 – In diretta da Palazzo Chigi si terrà alle 20.15 la conferenza stampa del premier Giuseppe Conte che illustrerà le misure contenute nel nuovo Dpcm per contrastare l’epidemia di Covid-19. Qui la diretta

Vaccino: Arcuri, usciremo da tragedia solo con immunità gregge – “Solo con l’immunità di gregge riusciremo ad uscire in qualche modo da questa tragedia”. Lo ha detto il commissario straordinario per l’emergenza Covid 19 Domenico Arcuri nel corso di una audizione in videoconferenza davanti alle commissioni riunite Trasporti e Affari sociali della Camera dei deputati. “Il mio dovere è di mettere tutti gli italiani nelle condizioni di vaccinarsi – ha spiegato Arcuri – I nostri esperti dicono che dovrebbero farlo almeno il 60% delle persone per raggiungere un livello di contagiosità scarso. Noi auspichiamo che grazie ad una campagna di comunicazione massiva si possano superare le ritrosie a sottoporsi al vaccino che pure ci sono, non so se nella popolazione o in chi ritiene di rappresentarla sui media”.

Fontana: “Lunare vietare spostamenti tra Comuni” – Un “fatto lunare”: così il presidente della regione Lombardia, Attilio Fontana, definisce il divieto di spostamento dei cittadini tra Comuni della stessa Regione. “Leggere un decreto legge a sorpresa che impedirà il 25 e 26 dicembre e l’1 gennaio lo spostamento dei cittadini fra Comuni della stessa Regione anche per andare a visitare genitori e figli, mentre si discute di un Dpcm che non ha recepito nessuna delle indicazioni offerte dalle Regioni, è un fatto lunare ed è in perfetta contraddizione con le dichiarazioni sulla leale collaborazione fra Stato e Regioni”.

Locatelli (Css): “Vaccinazione di massa degli italiani al via a gennaio e conclusa in autunno” – Vaccino anti Covid, si parte nella seconda metà di gennaio. Lo annuncia Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore di sanità (Css) e membro del comitato tecnico scientifico (Cts). “Il 29 dicembre e e 12 gennaio l’Ema si pronuncerà sulla documentazione fornita da Pfizer e Moderna sui vaccini anti Covid. Questo dovrebbe consentire di avere 3,4 milioni di dosi per vaccinare 1,7 milioni di persone. Nella seconda metà di gennaio è previsto l’inizio delle vaccinazioni, poi le dosi disponibili aumenteranno e, entro fine estate o inizio autunno, dovremmo aver completato la somministrazione della più grande campagna di vaccinazione di massa che abbia mai avuto corso nel Paese”, ha detto l’esperto parlando ad Agorà su Rai 3.

Leggi anche: 1. A Natale e Capodanno non si potrà uscire dal proprio Comune, nessuna deroga per i ricongiungimenti: le regole in arrivo / 2. Covid, Speranza presenta al Parlamento il piano vaccini del governo: “Sarà gratuito per tutti gli italiani” / 3. Vaccino Covid, 202 milioni di dosi in arrivo per l’Italia nel primo trimestre 2021

4. Regno Unito, approvato vaccino Pfizer-BioNtech, sarà disponibile in tutto il Paese dalla prossima settimana / 5. Crisanti: “Si parla di sci con 600 morti al giorno. Non siamo un paese normale” / 6. Il matrimonio si trasforma in un incubo a causa del Covid: contagiati 21 invitati su 34. ”È la dimostrazione di quanto sia pericolosa la convivialità in questo periodo”

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